Bologna – Atalanta 0-1 (0-1)
BOLOGNA (4-3-2-1): Franzini 6; Mercier 6,5 (40′ st Wallius sv), Stivanello (cap.) 6, Motolese 5,5, Corazza 5,5; Rosetti 7, Urbanski 6,5 (38′ st Diop sv), Bynoe 5,5 (37′ st Busato sv); Anatriello 6, Mazia 6; Raimondo 6. A disp.: Gasperini, Maltoni, Karlsson, Mmaee, Corsi. All.: Luca Vigiani 5,5.
ATALANTA (3-5-2): Bertini 7; Del Lungo 6, Tornaghi 7, Regonesi 6; Palestra 7, Roaldsoy 7 (29′ st Ghezzi 6), Chiwisa 6,5, Riccio 6,5, Muhameti 6,5 (19′ st Mendicino 6); De Nipoti (cap.) 7 (47′ st Tavanti sv), Bevilacqua 7 (29′ st Falleni 6). A disp.: Maglieri, Pardel (p), Bernasconi, Guerini, Stabile, Colombo, Vavassori, Cellerino. All.: Marco Fioretto 6,5.
Arbitro: Arena di Torre del Greco 6 (Rispoli di Locri, Spataro di Rossano).
RETE: 13′ pt Bevilacqua (A).
Note: primo pomeriggio uggioso con terreno di gioco pesante, spettatori 150. Ammoniti Urbanski, Motolese, Rosetti, Mazia, Bevilacqua e Mendicino per gioco scorretto, Falleni e Mercier per reciproche scorrettezze, Fioretto (all. A.) per proteste. Allontanato Roncato (team manager Bologna) per proteste al 48′ st. Tiri totali 13-6, nello specchio 5-3, parati 4-3, respinti/deviati 5-2. Corner 5-4, recupero 1′ e 5’40”.

Bologna – Il primo raggio di luce di Marco Bevilacqua nella porta nemica, il miracolo di Bertini per opporsi ad Anatriello sull’ultima proiezione offensiva di Diop, proprio al gong. Breve storia del ritorno al successo (mancava dall’11 novembre col Sassuolo, all’undicesima), il quinto e il primissimo extra moenia, della Primavera dell’Atalanta, capace di stringere i denti abbassandosi come di consueto un po’ troppo nel finale a protezione del vantaggio, risicato causa mancanza di varietà di soluzioni davanti. E così nel pantano del “Niccolò Galli” il Bologna dei cambi assurdamente tardivi, rincorrendo la zona playoff e aiutando i bergamaschi (17 punti in 15 giornate) a risollevarsi da quella playout, finisce per sbattere contro il serraglio a 5-4-1 piazzato in dirittura d’arrivo da Marco Fioretto, sempre in vena di esperimenti tecnico-tattici, vedi pendolino di turno a sinistra. Domenica prossima la matinée a Zingonia col Lecce, poi l’Udinese il sabato successivo (14.30) per chiudere l’andata, il quarto di Coppa Italia martedì 8 febbraio in casa della Fiorentina e l’Empoli da ricevere oltre il giro di boa domenica 12
Solo un’occasione vera, in attesa del rompighiaccio dell’assisiate, un falco nel tagliare in area piccola accompagnato dalla sovrapposizione di Palestra a Roaldsoy sugli sviluppi della rimessa dall’altro lato di Regonesi per il cross smorzato di Muhameti e la rifinitura di Riccio. Terzultimo passaggio, il suo, di un’azione elaborata quanto decisa e soprattutto veloce, priva di fronzoli. In precedenza (8′), la sgasata di De Nipoti in lungolinea basso col norvegese produce la battuta di dribbling ai danni di Motolese e la palla buona per Bevilacqua, stoppato in corner dalla diagonale di Mercier che fa impennare la chance. L
A tre corsette dal ventesimo, il bis in diagonale della mezzala albanese riciclata a pendolino sinistro viene vanificato dal controllo di mano sullo spiovente dall’out destro, mentre tra l’apripista e la doppietta (25′), in linea con lo scavino del compagno di reparto, l’ostacolo è l’irruzione in uscita di Franzini. Il ritorno di fiamma dei padroni di casa, invece, produce due infornate interessanti a tiretto della mezzora, quando Bertini deve prodursi in un paio di tuffetti in presa bassa per calare la saracinesca sull’ariete che mancherà il pari ai titoli di coda, sinistro e zuccata lemme, rispettivamente in asse alle grandi manovre Mazia-Rosetti-Anatriello e in ascensore chiamato dall’uomo di mezzo a strettissimo giro di posta.
Il bomber di casa fa quasi le basette al secondo legno da calcio franco, guadagnato dal regista rossoblù nell’autoscontro con Regonesi (34′). Verso la pausa, il tiro sporcato di Rosetti dalla lunga. Al rientro dal tunnel di Casteldebole, il triangolo atalantino mezzodestro-laterale sforna un tiro-cross incrociato che costringe il portiere di casa al balzo per scacciare la minaccia in punta di falangi (2′). Una sporca decina più tardi, il lancio di Rosetti per Raimondo viene sventato dall’anticipo dell’estremo baluardo ospite, mentre all’ottavo a risolverla nella situazione era stato il ritorno di Tornaghi. Salvataggio provvidenziale quanto la chiusura in extremis di Chiwisa su Mazia, sbucato dall’ennesima mischia al 22′. La Baby Dea sfiora il 2-0 della sicurezza entro la cinquina d’orologio coi due attaccanti virati a mancina per il gegenpressing alla Klopp sulla difesa locale e stavolta è il match winner a fare l’assistman per il capitano: Franzini si supera. L’angolo produce il gioco delle torri con Tornaghi a caricare Franzini, almeno secondo l’arbitro: gol annullato numero 2. Mani ingoiate per disperazione fino ai gomiti, al contrario, per il terminale bolognese, giratosi loffio oltre la mezzora sul piede debole arpionando il filtrante di Urbanski senza alcun’altra opposizione che i guantoni di Bertini pronti a bloccare. Due muri alle soglie del recupero sulla punizione di Busato (Chiwisa alza di ginocchio) e su Corazza, sbucato dallo schema dalla bandierina.
S.F.