Il Paris Saint-Germain aspetta l’Atalanta con la consapevolezza di essere la squadra da battere: “Siamo campioni d’Europa e vogliamo vincere di nuovo la Champions League. Nel primo avversario Gasperini ha lasciato una traccia importante, indelebile, e Juric ha lavorato con lui in passato. Una realtà che sa tenere il possesso palla, sa giocare alta, sa pressare”. La premessa di Luis Enrique parla di una sfida difficile per chi la ospita mercoledì sera al Parco dei Principi: “Lookman o no, di cui non parlo perché posso farlo soltanto per i miei giocatori, con quelli dei bergamaschi è comunque dura giocarci contro. Sono fisici e di qualità”, spiega al Campus PSG l’allenatore spagnolo dei parigini.
“L’Atalanta ha vinto con Gasperini che ha lasciato una traccia importante, mi aspetto continuità tecnica di una squadra aggressiva in una partita complicata. Di fronte avremo undici giocatori duri e fisici. Non possiamo sapere con quale atteggiamento scenderanno in campo domani sera, ma sappiamo come adattarci ai più diversi stili di gioco delle avversarie. Finora l’Atalanta ha affrontato tre squadre molto diverse dalla nostra”, ha proseguito l’ex tecnico romanista.
Out due terzi dell’attacco titolare, Dembelé e Doué, non ci sarà nemmeno il difensore brasiliano Beraldo. Poi c’è un ex del Napoli sul filo del rasoio, dopo aver preso una tacchettata dal Lens al polpaccio sinistro: “Per Kvaratskhelia dobbiamo aspettare la mattina della partita, vedremo come starà dopo l’allenamento. Quando arrivano diversi infortuni è sicuramente un momento difficile, ma l’importante è mantenere la mentalità. La nostra è di chi vuole rivincere la coppa”,
“L’Atalanta ha cambiato allenatore e molti giocatori da quando l’avevamo incontrata, ma abbiamo visto le loro prime partite di campionato e i principi di gioco sono gli stessi. E’ ancora una squadra molto fisica e dura da affrontare. Sono passati tanti anni da quando pareggiai la sfida poi vinta nel recupero del quarto di finale del 12 agosto 2020, ma l’avversario di mercoledì sera non è cambiato come filosofia. Le italiane sono sempre preparate ai grandi match. Può essere già una partita decisiva, abbiamo avversarie molto toste. Non era facile per Chevalier abituarsi subito, arriva dopo un gran portiere come Donnarumma che ha fatto grandi cose ma è già ad alto livello anche se è un profilo diverso”. (Marquinhos).
S.F.


martedì 16 Settembre 2025
