Un derby-salvezza dal sapore di ultima spiaggia e l’immancabile corollario di gare che chiama in causa la fame di punti delle bergamasche più inguaiate, nel programma del venticinquesimo turno, distribuito tra sabato e domenica. Spicca il delicatissimo scontro di Grumello del Monte tra Real Calepina e Tritium, entrambe oggi accomunate da un destino votato alla sofferenza, a fronte di aspettative quanto meno più rosee, come quelle predicate a inizio-stagione. Da una parte, i padroni di casa provano a tenere a debita distanza la zona calda, in un passaggio che rischia di risultare cruciale per la stessa panchina di Simone Carminati: troppo netta l’involuzione occorsa, a dispetto delle incoraggianti avvisaglie emerse, nonostante tutti i patemi legati all’emergenza-Covid, nel girone di andata. Sull’altro fronte, se non è ultima chiamata poco ci manca, per la Tritium, che dopo la sconfitta all’ultimo respiro, nel turno pasquale, contro il Seregno, è sprofondata ulteriormente, precipitando a -3 dalla coppia formata da Scanzo e Caravaggio, con quest’ultimo vittorioso proprio sulla Real Calepina. I biancorossi della Bassa cercano ora altri punti-salvezza, affrontando una realtà che ha dimostrato di saper uscire dalle acque più agitate: il Breno di mister Tacchinardi. I granata, specialmente sul campo amico del “Tassara”, non si precludono mai nulla, facendo leva su un gioco non sempre così redditizio, ma comunque di pregevole fattura tecnica. Ora che il sollievo, per una classifica rinfrancata, è arrivato, i camuni minacciano lotta dura con chiunque e al Caravaggio di mister Terletti servirà una gara pugnace, oltre che accorta: in pratica, perfetta. Match ancor più imprevedibile, pronto per la più classica tripla in schedina, è quello tra Villa Valle e Vis Nova Giussano, con quest’ultima incapace ancora di trovare un minimo di continuità e che, soprattutto, negli ultimi giorni ha registrato una parziale smobilitazione, con Lacchini accasatosi in Eccellenza all’Alcione e l’attaccante Comi a un passo dal seguirne la rotta. I giallorossi ritrovano il campo di via Ronco Basso, dopo l’incredibile harakiri occorso con il Sona, ma potranno contare sulla boccata d’ossigeno scaturita dal successo di Crema. Pronto a carpire ogni minima vibrazione è lo Scanzo di Nicola Valenti, che si giocherà il tutto per tutto sul campo della Casatese, seconda forza del torneo dopo il sorpasso subito la scorsa settimana dal Seregno. Sulla carta, non ci sarebbe partita, ma la voglia di riscatto è tangibile, dopo la sconfitta di misura nel derbissimo con la Virtus Ciserano Bergamo. Da verificare, eventuali nuovi accorgimenti all’impianto di gioco, data l’uscita dall’organico di Zanola, riaccasatosi al Valcalepio e per alcuni mesi il faro indiscusso, insieme a Di Lauri, del centrocampo giallorosso. Il Ponte San Pietro chiede strada al Desenzano Calvina dell’ex Recino, puntando forte su un favore del Brusaporto, peraltro battuto soltanto pochi giorni prima al “Matteo Legler”. I Blues di Giacomo Curioni vogliono verificare l’eventuale appagamento dei gardesani, reduci dall’innesto di un mini-contingente proveniente da Sona: segnale che sa di resa, in considerazione dei dodici punti di distacco dalla vetta. Eppure il Desenzano vince sempre o quasi, quando “Re Giorgio” Recino la scaraventa in fondo al sacco e le speranze sampietrine passeranno anche, inevitabilmente, per la sfida che opporrà il Sona di Maicon al Brusa di “Pippo” Carobbio. Scontro-verità per i gialloblu, che devono assolutamente invertire la rotta, per non incappare nello stesso destino della Real Calepina. Dopo l’emorragia punti seguita ai sei k.o. consecutivi, sono stati inseriti dal diesse Lorenzi prima Draghetti, ex Lecco, atteso alla prima da titolare, e Mattia Iori, ex Ciserano, presentato dalla società nello scorso fine settimana: basteranno per mettere al riparo la creatura della presidentessa Comotti? Chiusura dedicata a chi sta meglio. La Virtus Ciserano Bergamo di Ivan Del Prato affronta il NibionnOggiono, in un match che accompagnerebbe la vincitrice in un finale di stagione avaro di rischi. Dinanzi a una realtà che, attestata in zona-playoff, non ha invero da chiedere molto, dato il platonico valore garantito dalla Serie D alla post season, la Virtus cerca un ulteriore segnale di maturità, tanto più dopo una prova così gagliarda e convincente come quella offerta nel secondo tempo con lo Scanzo. Esposito e “Chupa” Confalonieri si intendono a meraviglia, Careccia appare a proprio agio nelle vesti dell’uomo della provvidenza: da verificare restano soltanto l’attendibilità e la futuribilità dei tanti giovani che plasmati, settimana dopo settimana, dal tecnico di Grassobbio, si sono amalgamati in un collettivo sempre più granitico ed efficace.
Nik
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