Niente conciliaboli con la stampa e le tv, siamo l’Atalanta. Bergamaschi dentro, lavoratori contrari allo spreco di parole d’indole. Gian Piero Gasperini, con quello in direzione della supersfida all’Inter domenica sera al Gewiss Stadium di Bergamo, spegne i fari alla sua creatura per l’ennesima volta. Forse l’undicesima, mal contata. Bastano i dubbi di formazione e i quattro casi Covid-19 probabilmente più che dimezzati all’atto delle convocazioni, delle quali non ci si aspetta la pubblica diramazione secondo privacy e pretattica, del resto osservate all’atto delle comunicazioni dei positivi nonché dei giocatori a referto per Udine domenica scorsa come col Venezia nell’ottavo di Coppa Italia di mercoledì.

Al cospetto della capolista le incertezze di cui sopra parrebbero investire anche Joakim Maehle, lo scudiero sottoporta del ritrovato Luis Muriel: due di fila in altrettante uscite il danese, che alcune fonti riferiscono acciaccato, tris secco calato dal colombiano, destinato a rimpiazzare ancora Duvan Zapata. In ogni caso il trascinatore ha la bandierina cafetera nel cervello, nel cuore e sul passaporto. Detto che i papabili per la negativizzazione, pure questa non passibile di nota del club per le ragioni sopra esposte, paiono escludere dal recupero per la partitissima il solo Rafael Toloi, l’ultimo della serie, ovvero giro dei tamponi di lunedì, a fronte dei probabili risanati Marco Sportiello, Roberto Piccoli e Davide Zappacosta, siamo comunque ai ballottaggi reparto per reparto.

Perché dietro la tonsillite di Berat Djimsiti si porta in dote il 38 di febbre della mattinata pre lagunari, e Marten de Roon può scalare a terzo di destra per non mandare allo sbaraglio l’appena maggiorenne Giorgio Scalvini, più che discreto al battesimo del fuoco da titolare. Perché Beppone Pezzella a sinistra vuole tenersi il posto ed è sano come un pesce. L’ultimo e forse più importante filo del rasoio è tra l’assetto a tridente, ergo Mario Pasalic a sinistra con Ruslan Malinovsky dall’altro lato alto, o Matteo Pessina (con esclusione di uno dei suddetti) tra le linee investito del compito precipuo di pressare alto il portatore di palla nemico Marcelo Brozovic. La probabile formazione dovrebbe vedere Musso – Djimsiti Demiral Palomino – Hateboer De Roon Freuler Pezzella (Maehle) – Pessina – Malinovskyi Muriel.

Infine, il capitolo ricorsi per le partite disputate o meno durante la bufera Coronavirus allo start di gennaio, a cavallo del protocollo tardivo dell’Epifania coi famosi 13 maggiorenni portiere compreso e in vista dell’attuazione di quello del 35 per cento della lista dei 25 under esclusi. 8 positivi e si scende in campo, 9 e si rinvia. Il Giudice Sportivo deciderà il prossimo venerdì 21 gennaio circa le tre partite non disputate nel primo week-end di campionato del 2022 e sul ricorso dell’Udinese dopo la sfida persa contro l’Atalanta il 9 gennaio scorso. Per Atalanta-Torino del 6 gennaio è dei granata l’appello al dottor Gerardo Mastrandrea per cause di forza maggiore – la decisione Asl sulla quarantena per l’intero gruppo squadra; si punta a rigiocare evitando lo 0-3 a tavolino -; quello stesso giorno, Salernitana-Venezia col ricorso della società campana e per Fiorentina-Udinese (lo chiedono i friulani). Il 25, invece, il pronunciamento su Udinese-Atalanta 2-6: l’unico dei match disputato e non sub iudice, ma le Zebrette non vogliono starci perché domenica scorsa ne avevano fuori 11.