Agnelli Tipiesse Bergamo vs Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia 2-3
(26-28, 25-22, 25-19, 20-25, 14-16)
AGNELLI TIPIESSE BERGAMO: Finoli 4, Terpin 22, Cargioli 10, Santangelo 25, Pierotti 13, Milesi 3, Rota (L), D’Amico (L), Fedrizzi 2, Signorelli 2. N.E. Umek, Ceccato, Sormani. All. Graziosi.
GRUPPO CONSOLI CENTRALE DEL LATTE BRESCIA: Tiberti 3, Galliani 21, Candeli 6, Bisi 27, Cisolla 16, Esposito 7, Crosatti (L), Franzoni (L), Cogliati 0, Tasholli 2, Bergoli 1. N.E. Tonoli, Orlando Boscardini, Ghirardi. All. Zambonardi.
ARBITRI: Cavalieri, Vecchione.
Durata set: 34′, 30′, 31′, 27′, 23′; tot: 145′.

CISANO – Notizia flash: il sogno dell’Agnelli Tipiesse Bergamo finisce qua, solamente ad un passo dalla semifinale dei playoff di Serie A2 maschile. Dopo un match all’insegna del cardiopalma, Bergamo cade in casa contro la vicina Brescia, rinunciando così all’idea di approdare nella terra promessa, in Superlega. È con questa sconfitta per 3-2 che Bergamo chiude definitivamente la stagione 2020-2021, stagione che si è aperta nel migliore dei modi per la squadra orobica: oltre ad essersi aggiudicata la Coppa Italia, Bergamo ha dominato incontrastata per l’intera durata del campionato, chiudendo la regolar season in testa alla classifica con sole 4 partite perse. Sono proprio i successi ottenuti in campionato dalla squadra bergamasco che rendono questa sconfitta così amara… ma si sa, lo sport è così, nulla è mai scontato, soprattutto se si parla di playoff. Dal canto loro, i giocatori bresciani sono arrivati a Bergamo con la consapevolezza che se avessero voluto vincere, avrebbero dovuto mettere in scena la loro migliore performance e così hanno fatto. Ma ora analizziamo nel dettaglio ciò che non è andato per Bergamo in questa gara 3.
Nel primo set Bergamo è stata sconfitta sul parziale di 26-28 per mano di un ace firmato Cisolla. Nel secondo e nel terzo set è, invece, riuscita a spuntarla senza troppe difficoltà rispettivamente sui punteggi di 25-22 e 25-19. Il quarto parziale vede una Brescia vittoriosa sul punteggio di 20-25 e vale lo stesso per l’ultimo e decisivo set, terminato sul punteggio di 14-16.
Per quanto riguarda le formazioni, coach Graziosi e coach Zambonardi non riservano alcuna sorpresa, schierando il loro canonico sestesso titolare: tra i protagonisti di Bergamo troviamo Finoli, Santangelo, Pierotti, Terpin, Cargioli, Milesi e D’Amico, mentre nel campo bresciano abbiamo Tiberti, Bisi, Cisolla, Galliani, Candeli, Esposito e Franzoni. Nel corso del match Zambonardi ricorrerà più volte ad un cambio di regia, probabilmente con l’intento di dare riposo a Tiberti, che verrà sostituito da Cogliati. A metà del terzo set, invece, entrerà dalla panchina bergamasca Signorelli al centro, al posto di un Milesi non particolarmente in forma. Oltre a non aver brillato in attacco, Milesi ha commesso errori fatali nel fondamentale del muro e lo stesso discorso vale anche per Cargioli: più volte i centrali bergamaschi, ingannati dal palleggiatore Tiberti, non sono stati in grado di raddoppiare a muro perché fermi ad aspettare un attacco al centro che, ahimè, non è mai arrivato. Attaccando con muro a 1, Cisolla, Bisi e Galliani hanno messo giù palloni su palloni, mandando in tilt la difesa bergamasca e lasciando attonito anche un fuoriclasse come D’Amico. Come se non bastasse, nel campo della formazione ospite sono arrivate fin troppe palle facili, sintomo di un problema in fase difensiva, gestite egregiamente da Tiberti, che ha distribuito in modo omogeneo il gioco. Non si può dire lo stesso della distribuzione del gioco di Bergamo: nel primo parziale Finoli, da grande palleggiatore quale è, ha cercato nei limiti del possibile di servire palle diverse ad ogni suo attaccante con l’intento di far entrare tutti i suoi giocatori in partita, ma nel secondo parziale ha invece cambiato tattica, puntando tutto, giustamente, su chi gli sembrava più in forma. Così facendo, il gioco bergamasco è risultato piuttosto scontato, con un Finoli che serviva palloni su palloni a Terpin e a Santangelo; quest’ultimo ha saputo gestire bene la partita, realizzando più punti di tutti (25), nonostante abbia subito qualche muro di troppo. C’è anche da dire, però, che il primo tocco bergamasco non ha messo di certo Finoli nella condizione di cambiare continuamente il gioco: quando il palleggiatore ha palla in mano può sbizzarrirsi, se invece deve scattare per prendere ogni palla il gioco è quasi obbligato. In più, giocatori di livello come Milesi e Pierotti, oltre ad avere realizzato pochi punti, hanno commesso errori imperdonabili in fasi delicatissime.
Nella pallavolo è tutto perfettamente collegato: se il muro non è ben piazzato, la difesa ne risente a danni del palleggiatore, che non sempre riesce ad aggiustare ogni palla… poi, soprattutto a questi livelli, è importante che gli attaccanti vengano messi dal palleggiatore nella condizione di tirare a tutto braccio, perché con palla piazzata non si vincono le partite, si strappa solo qualche punticino qua e là. Per concludere, oggi in campo è scesa una Bergamo troppo distratta e negligente che ha pagato a duro prezzo i suoi errori, li ha pagati con l’eliminazione dai playoff. A Brescia ci sentiamo, invece, di dire: “chapeau”.
Simona Imeri