Atalanta – Real Calepina 2-1 (2-1)
ATALANTA (4-2-3-1): Rossi; Palestra (22′ st Regonesi), Okoli (1′ st Toloi), Scalvini (1′ st Palomino), Ruggeri (10′ st Chiwisa); Ederson (1′ st Malinovskyi), Chiwisa (1′ st Muhameti); Soppy, Muriel (1′ st Lookman), Boga; Zapata (1′ st Hojlund). A disp.: 1 Musso, 57 Sportiello, 21 Zortea. All.: Gian Piero Gasperini.
REAL CALEPINA (3-5-2): Fasolini (1′ st Gherardi); Pozzoli (1′ st Bertocchi), Ondei (1′ st Stanzione), Vallisa; Losa (1′ st Quarena), Cattaneo, Pozzoni (1′ st Chiossi), Zappa (26′ st Bakalyar), Lancini (1′ st Aranotu); Bacchin (26′ st Duda), Denis (1′ st D’Amuri). All.: Daniele Capelli.
Arbitro: Pizzi di Bergamo (Riganò di Chiari, Perrella di Crema).
RETI: 11′ e 22′ pt Zapata (A), 33′ pt Denis (RC).
Note: pomeriggio bigiognolo e freddo, spettatori 100 circa. Disputati 2 tempi da 40 minuti. Corner 10-1.

Zingonia – Bacchin dentro per Zappa, il Tanque a rimorchio. Il gol del grande ex, anche se nella Real Calepina ci sarebbero anche mister Capelli e gli ex Primavera Losa e Chiossi. Il duello tra centravanti di sfondamento l’ha comunque vinto Duvan Zapata, tocco di prima sottoporta sulla palla di Ruggeri sovrappostosi a Boga e quindi diagonale mancino grazie allo spazio aperto dal suggeritore diretto Muriel alle sue spalle e Soppy, alzato a destra nel 4-2-3-1 di riserva gasperiniano. A coronare un festoso pomeriggio di sport, sul fango del campo 2 del Centro Sportivo Bortolotti usato abitualmente dall’Under 19 delle partite casalinghe, anche i legni dello stesso doppiettista colombiano scollinata la mezzora in tap-in sul destro secco suggerito al connazionale dall’ivoriano e non trattenuto dall’ottimo Fasolini, e al 19′ della ripresa di Malinovskyi in solitario (palo interno), schierato di nuovo in mediana come nella frazioncina al Trofeo Bortolotti contro l’Eintracht.

La Big Fusion chiudunese-grumellese-telgatese ha divertito il pubblico divertendosi a sua volta a tenere sul chi va là pure i nerazzurri, un po’ contratti, dai ritmi festaioli e privi di parecchi elementi: il lungodegente Zappacosta, gli influenzati Maehle e Djimsiti, Hateboer e Demiral alle prese entrambi con un’infiammazione al ginocchio sinistro più gli olandesi ancora a riposo i nazionali De Roon e Koopmeiners. Pronti, via, al 9′ il sinistro alto di Pozzoni in asse con Lancini e la spalla d’attacco dell’argentino. Cinque minuti e c’è il tiro-cross dello stesso pendolino mancino che attraversa pericolosamente lo specchio, mentre Boga (18′) telefona da 18 metri e il ragazzo ospite in porta compie miracoli sul Ronaldito da fuori (27′) Muriel da fuori, sbarrando il passo al mattatore di giornata (31′) e ancora opponendosi (35′) all’ala ex Sassuolo.

Se di suo Ondei esce soddisfatto dopo aver innalzato la grande muraglia su Zapata, servito da Soppy, nella ripresa è Toloi a salvare sulla new entry D’Amuri prima del tentativo-bis defilato a sinistra ma in piena aerea parato da Rossi. Al 9′ il lob di Palestra che sfiora il gol, poi (13′) Hojlund si gira sul sinistro ricevendo dal rientrato Chiwisa (al posto di Ruggeri, ma a destra, con sequela a sinistra del milanese). La Dea rischia il 2-2 in rimonta più volte, ad esempio al 17′ quando il vice-Denis riceve da Quarena sollecitando i riflessi del gigante di Osnago. A metà secondo tempo tocca di nuovo al capitano italobrasiliano spezzare la trama dell’ottimo Zappa, acquisto di fine autunno della Real. Gherardi smanaccia alla grandissima il tiro-cross proprio del numero 2 nerazzurro in attesa dei fuochi d’artificio in dirittura d’arrivo: Rossi e Palomino impongono l’alt alla strana coppia Quarena-D’Amuri, Cattaneo in corsa di seconda non supera l’ultimo ostacolo e sul ribaltamento Chiwisa, imbeccato dal danesino, si vede respingere l’assalto al gong.