Bergamo – Giulio Panza è stato cresciuto con la madre che faceva la sarta con la Singer a pedale, nel lontano 1987 è stato tra i primi aderenti della Lega Lombarda di Bergamo. Vive a Caprino Bergamasco e attualmente è iscritto alla sezione di Almenno San Bartolomeo. Questi due aspetti della vita di Giulio Panza, che è anche molto altro, sono centrali per la nostra storia.
Giulio cresce con il pallino della sartoria, gli piacciono soprattutto le camicie, quelle su misura, quelle fatte di tessuti doc, e l’incontro con il più grande produttore di cotone per camicie del territorio e perché no, anche del mondo, dove si producono tessuti di altissima qualità esportati appunto in tutto il globo, lo fa innamorare ancora di più di quello che fin da piccolo rappresenta una passione ed un punto di riferimento, grazie alla mamma, ma non solo. “Quando entro nel campionario di quest’azienda , mi pare di essere nel mio parco giochi… Le cromie e le trame dei tessuti mi affascinano”.
Accade poi, nel corso della sua vita politica, l’incontro con Matteo Salvini, conosciuto quando Giulio era responsabile del Comitato/Presidio che lottava affinché il Collegio Convitto di Celana non si trasformasse in un centro profughi: battaglia vinta, perché come dice lui: “Se ti impegni e ti batti nelle cose, alla fine i risultati li porti a casa”.
Matteo gli piace subito, a pelle, perché non è uno non se la tira, è una persona normale, con il quale confrontarti, un uomo a cui piace stare tra la gente, simpatico, genuino. Lo incontra nuovamente dopo la partita di Europa League Milan – Arsenal, “era acciaccato dopo la sconfitta” e i due parlano poco di Lega ma soprattutto di calcio: Salvini milanista, Panza atalantino.
Giulio si accorge che Salvini, proprio perché è una persona super normale, veste anche normalmente, compra le camicie in negozio, con tutto quello che comporta. “Voglio fare un regalo speciale a Salvini: una camicia su misura” pensa e promette al capo della Lega, tanto che alla festa di Pontida porta a Matteo i tessuti di cotone “del Giza”, tra i migliori al mondo; poco dopo, ad Alzano Lombardo al termine di Atalanta-Cagliari si presenta con la camiciaia Tiziana per prendere le misure. “Gli ho promesso di fargli ricamare le inziali rossonere, e da atalantino doc non è certo una cosa semplice”.
“Mentre prendeva le misure, Tiziana che è una vera artista era emozionata, Matteo incuriosito che seguiva con attenzione i movimenti di lei, io che dire, divertito come tutti i presenti”.
Il momento della consegna, del regalo, arriva a Paderno Dugnano, a tarda sera, quando Salvini è stanco morto dopo il summit di Vienna con gli altri ministri dell’Interno, e dopo un precedente incontro pubblico a Paullo.
“Era stanchissimo dopo una giornata intensa e piena di incontri, quando però abbiamo aperto la scatola con la “sua prima camicia su misura” gli si sono illuminati gli occhi, era felicissimo, ed ero contento anche io, perché è stato un regalo nato come semplice piacere personale. Senza assolutamente secondi fini, gliel’ho regalata per simpatia e perché sono affezionato alle cose belle, ai tessuti. Osservo Di Maio che veste molto bene, con capi di alta sartoria, camice di alto livello, Salvini invece a queste cose non fa caso e allora ho pensato al un tessuto importante, il più importante e quando ho scoperto che era senza camiciaia e senza camicie su misura…tutto è stato molto semplice”.
Matteo è contento, Giulio anche, ma sarà stato sicuramente ancora più contento quando si accorge che Salvini indossa la sua camicia da Barbara D’Urso: “Me ne sono accorto subito perché le mie camicie hanno un tratto distintivo, ovvero hanno il filo del bottone con l’asola rossa (per la cronaca il secondo a scendere, ndr). Anzi per essere preciso l’asola in tinta con la prima iniziale”.
La camicia è bellissima, di cotone bianco, l’etichetta recita “La camicia sartoriale di Tiziana”, mentre il brand del tessuto è altisonante, “British”, dal tocco raffinato: un esempio unico di qualità, stile ed eleganza. Rimanendo in tema, è giusto far sapere che i più importanti stilisti, statisti, politici, attori, cantanti, imprenditori e perché no le Case Reali di tutto il mondo, vestono cotone made i Bergamo.
Giulio, come detto, è molto altro: è un creativo, un organizzatore, un comunicativo, è una persona che crede molto in quello che fa, è un appassionato di calcio. Fino a poco tempo fa era anche un dirigente del Caprino, società che milita nel campionato di Eccellenza, dove era attivo con una sua idea di calcio: un calcio che è strumento sociale ed educativo, che insegni qualcosa ai ragazzi, che li tolga dalla strada e che li faccia divertire, al di là del risultato.
Dal momento della consegna ad ora è stato anche anche eletto nel Consiglio Direttivo del Centro di Coordinamento Atalanta Club, tanto per non rimanere inattivo…così per dire ovviamente!!!
Questo regalo e questa storia ci dimostrano come spesso tutte le passioni siano conciliabili tra loro, Giulio Panza è un amante dell’alta sartoria, del calcio e della politica: è riuscito ad unire tutte e tre le cose rendendo felice una persona importante per lui e per molti: Matteo Salvini, che condivide con Giulio la passione per la politica e per il calcio, e chissà, da adesso, anche per le camicie su misura.
“Matteo Salvini il milanista…camicia su misura o no… è un grande leader , è il nostro capitano “ovviamente ne ho anche un altro…Andrea Masiello” e la prossima camicia avrà tre piccole stelle….appunto quelle di capitano. Comunque, caro Matteo, Milan- Atalanta 2-2 ahahah!!!”.
Daniele Mayer