Martinengo – Dopo 16 anni di “Giornata agricola marteninghese”, l’Associazione Terra e Tradizioni, ha deciso di modificare l’appuntamento con il mondo dell’agricoltura con la nuova denominazione “AGRIFEST” spalmando su dieci giorni (dal 28 ottobre al 6 novembre) eventi e appuntamenti che siano in grado di coinvolgere il maggior numero di persone. In particolare, si è fortemente voluta la presenza delle scuole di Martinengo e Ghisalba, parte attiva della festa attraverso un concordo di disegno. Durante le ore scolastiche realizzeranno degli elaborati che saranno successivamente esposti durante la manifestazione. Le scuole che avranno partecipato verranno premiate con un contributo economico quale concorso per l’acquisto di materiale didattico. Vi sarà inoltre un concorso tra associazioni e negozi di Martinengo e paesi limitrofi per l’allestimento delle vetrine in stile “Agrifest”.
Non mancherà una fiera con la presenza di tutti gli sponsor e le associazioni del territorio oltre ad una giornata dedicata agli amici a quattro zampe. Il 31 ottobre sarà organizzata una sfilata a tema “Halloween” che confluirà nel villaggio a tema.
Cucina tradizionale e tanta musica animeranno la “dieci giorni” agricola.
Per raccontarci l’entusiasmo che sta caratterizzando i preparativi abbiamo incontrato Daniel Sporchia, uno degli organizzatori dell’Agrifest.
Daniel, visto il ricco programma, immaginiamo il grande impegno organizzativo.
“Tanto impegno da parte di tutti i membri dell’associazione, quest’anno abbiamo pensato di allargare il target della festa aggiungendo grandissimi concerti, serate – discoteca per i giovani e riempire i pomeriggi con tante attività per i bambini”.
Da cosa è nata l’idea del cambio di denominazione della festa?
“L’idea è nata semplicemente dal fatto che la festa non dura solo un paio di giorni, ma è spalmata su quasi due settimane. Quindi da “Giornata agricola martinenghese”, abbiamo scelto Agrifest perché unisce il clima di festa e di divertimento con la parola “agri”, il motivo dominate dell’intero evento”.
Bellissima l’idea di coinvolgere le scuole. Le giovani generazioni hanno bisogno di tornare alla semplicità e scoprire le tradizioni contadine che hanno contraddistinto i nostri territori. Cosa ci puoi dire al riguardo?
“Siamo molto contenti che gli Istituti abbiano aderito a questa iniziativa, ci sono oltre 1100 bambini che hanno partecipato al concorso, un numero davvero importante. Viviamo in un paese rurale, quindi facciamo del nostro meglio per cercare di tramandare le tradizioni contadine e far conoscere anche l’agricoltura più innovativa. Faccio un doveroso ringraziamento agli insegnati che hanno dato la disponibilità per realizzare questa iniziativa”.
In un momento in cui la crisi economica non predispone a visioni positive, la cultura delle tradizioni ed i prodotti a “chilometro zero” rappresentano un forte appiglio per affrontare al meglio il futuro. In questa logica si pone anche Agrifest?
“Malgrado il periodo sia difficile per tutti, moltissime aziende hanno voluto avvicinarsi a questa festa diventando nostri sponsor, a loro siamo particolarmente grati per il sostegno. Abbiamo pensato di dedicare la giornata del 1^ novembre a loro, tutti gli sponsor potranno allestire uno stand per poter promuovere al meglio la propria attività commerciale, trasformando così l’Agrifest in una “fiera”. In merito ai prodotti a km0 durante l’intera festa proporremo dei piatti tipici della tradizione bergamasca: durante la serata del 5 novembre intitolata ‘CENA DI GALA’ proporremo un menù interamente a km 0 e si esibiranno artisti che con le loro performance che, sono certo, lasceranno il pubblico a bocca aperta. Concludo ringraziando tutti i volontari che ci aiuteranno in questa manifestazione perché senza di loro questa iniziativa non sarebbe diventata un appuntamento fisso”.
A Martinengo l’impegno per coinvolgere tante persone del territorio non manca e già da oggi, programma alla mano, promette grandi emozioni.
Giuseppe De Carli