la”Nel nuovo logo c’è la fenice, simbolo della tenacia nel continuare la tradizione”. Chi meglio di Andrea Pernice, dell’omonima agenzia di comunicazione che cura anche il marketing, avrebbe potuto spiegare il senso del neonato Volley Bergamo 1991? Il mitico uccello che doma il fuoco e rinasce dalle proprie ceneri è lì, nella cornice a cuore blu del simbolo societario comprensivo del pallone rosso al centro. Giocatrici a parte, a quanto pare confermate in buon numero (Sara Loda, Khalia Lanier, Stephanie Enright e Francesca Marcon; nuovo l’allenatore, Pasqualino Giangrossi, e anche la palleggiatrice sorella d’arte Isabella Di Iulio da Perugia), ci sono più trait d’union a livello di club con l’ex FoppaPedretti, il vecchio Volley Bergamo che non ha ancora ufficialmente chiuso i battenti: “8 Scudetti, 7 Champions League, 6 Coppa Italia, 1 CEV Cup e 6 Supercoppa Italiana in trent’anni di storia sportiva non potevano finire nel dimenticatoio: nel ringraziare la famiglia che ha dato tutto alla pallavolo bergamasca, in primis Luciano Bonetti, abbiamo lavorato per un sogno che s’è realizzato – rimarca l’amministratore unico Andrea Veneziani, dirigente storico del sodalizio di cui la neonata compagine, annunciata l’8 giugno scorso e presentatasi oggi alla Sala Galmozzi, è erede avendone rilevato il diritto sportivo alla disputa del campionato di serie A1 -. Una volta esauriti i loro impegni con la vecchia società, che ha deciso di non proseguire, il direttore generale Giovanni Panzetti, cui vanno i miei ringraziamenti per tutti i successi vissuti insieme, e l’addetta stampa Giorgia Marchesi entreranno a far parte della nuova squadra, il primo come consulente”. Di inedito c’è pure la maglia nel ruolo di libero, gialla come il logo del Gruppo Vitali, sostenitore dell’iniziativa.

La rinascita della disciplina più vincente e vittoriosa del territorio ha una struttura e degli attori in parte inediti. Come i vicepresidenti. “Abbiamo raccolto il testimone da una realtà dai risultati ineguagliabili e non è stato un percorso privo di ostacoli, ma con partner, sponsor e soci abbiamo potuto condividere un progetto all’insegna della sostenibilità finanziaria. Tra questi ultimi abbiamo coinvolto anche il tifo, la Nobiltà Rossoblù, nella persona di Claudio Corti”, la premessa dell’avvocato Stefano Rovetta, consigliere comunale di Bergamo in quota Lega che si occupa degli aspetti legali dell’avventura. “Più che i promotori, siamo i catalizzatori di un’iniziativa mossa dalla città e che alla città appartiene: a differenza di quasi tutte le altre piazze della massima serie, che si reggono sulle spalle di un unico imprenditore affezionato, qui siamo riusciti nell’impresa di coagulare gli interessi e gli sforzi di una cordata – precisa Paolo Bolis, ingegnere, l’altro secondo scranno del sodalizio -. Intendiamo anche rafforzare la collaborazione per il settore giovanile col Celadina e con la Scuola Volley di Enzo Bolla, che cura dal minivolley all’Under 18. E’ il serbatoio che ci garantirà il ricambio generazionale, da cui ci aspettiamo le future Sara Loda, che è rimasta in attesa degli eventi e conserva la fascia da capitana. Quanto ai soci, che insieme agli sponsor, anche se non c’è ancora quello di maglia, coprono le spese comprese gli stipendi delle atlete, ci sono quote disponibili e prossimamente l’assemblea straordinaria varerà un aumento di capitale per favorire l’immissione di nuove forze”. Nel consiglio siedono anche Milvo Ferrandi e Luigi Sana, soci come gli altri dell’organigramma più Giancarlo Albini, Gianluca Begnini, Gianantonio Bonacina, Alessandro Cianciaruso, Claudio Corti, Luca Foresti, Mauro Gogna, Lucia Moioli, Sem Moioli, Antonio Poma, Sergio Poma, Paolo Remondini, Massimo Suardi (Suardi Asfalti), CLF Italia – Claudio Zanese, Curnis Gioielli – Cesare e Carlo Curnis, J Capital Milano – Giorgio Jannone, Opstart – Giovanpaolo Arioldi e Studio Berta, Nembrini, Colombini e associati – Giorgio Berta.

Alla presidenza, in linea di continuità con l’impegno nella vecchia Foppa e nella recente Zanetti, la rappresentante di Habilita: “Da giocatrice per vent’anni nell’Excelsior, da mamma e da allenatrice a livello elementare e medio sono lieta di poter mettere al centro l’obiettivo di costituire, o meglio mantenere sotto nuove vesti, la realtà di riferimento per le ragazze che vogliono avviarsi a questo sport – afferma Chiara Rusconi, il vertice societario -. La collaborazione con Stefano, Paolo e Andrea nasce dalla passione, non soltanto dalla sponsorizzazione di famiglia alla società da cui ereditiamo di fatto i diritti per la stagione alle porte”. Presenti anche le Istituzioni. “Non era scontata la buona riuscita della caccia a soci, partner e sponsor per garantirsi i mezzi per la continuità di una storia che ha dato lustro a tutta Bergamo. Rovetta e Bolis hanno fatto un lavoro straordinario: questa è una scommessa da vincere per tutti”, il parere del sindaco Giorgio Gori. “La linea guida è la condivisione da parte dell’amministrazione comunale di un progetto sportivo di base – osserva l’assessore allo sport Loredana PoliRiconfermiamo quindi volentieri le scelte di politica sportiva che ci hanno sempre portato a mettere a disposizione le palestre comunali per i vivai”. I numeri, 181.500 euro di capitale sociale versato “come budget di sicurezza” (Bolis dixit), 23 soci e per adesso 4 dirigenti ufficiali, parlano di una società “povera”: “Con gli stipendi di due giocatrici di categoria noi ci ripaghiamo l’intera struttura. Ci sono società che spendono quattro volte la nostra. – chiosa Veneziani -. Il solco da cui ripartire è l’esperienza dei decenni pieni di trofei. Ringrazio anche la Fipav per il sostegno, il neo presidente bergamasco Luigi Rozzoni e il consigliere lombardo Gabriele Alessandrini. Mi sento come la compagnia dell’anello di Tolkien: questo sogno sembrava impossibile solo qualche mese fa”. Due le sedi: quella legale, presso lo Studio Scalvedi, Nosari & Associati in via Monte Grappa 7, e quella operativa al Lazzaretto in piazzale Goisis 6, vicino alla Bergamo Basket 2014.


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