Rovetta – Preziosissimo l’anno scorso, sicuro protagonista anche quest’anno. Josip Ilicic si appresta a vivere la seconda stagione con la maglia nerazzurra.
Josip, come sta andando questo ritiro di Rovetta?
“Bene, anche se ci sono momenti di difficoltà, ma noi sappiamo che ci stiamo allenando per quando arriveranno le partite”.
Com’è correre nei boschi di Castione?
“È impegnativo, ma come ho detto prima è giusto faticare per farci trovare pronti. La stagione sarà lunga e le partite saranno tante, quindi stare bene fisicamente diventa fondamentale e renderà tutto più facile”.
Tutto sommato qui il clima non è caldissimo
“No, per fortuna no. Però il sudore c’è sempre perché si lavora tanto”.
Con Gasperini si lavora tanto è vero. Cosa ne pensi dell’arrivo di Duvàn Zapata? Potrà aiutare l’Atalanta?
“Certo, un rinforzo è sempre il benvenuto. Specialmente dopo aver perso qualche giocatore importante come ci è capitato quest’anno. I nuovi arrivi hanno bisogno di tempo per inserirsi bene però sappiamo tutti chi è Duvàn e cosa ha fatto in Serie A e ci divertiremo insieme sicuramente”.
A proposito di divertimento, sono arrivati un polacco ed un colombiano, siete ormai multinazionali (sorride ndr) che lingua parlate?
“Per il momento è un po’ difficile con Reca perché capisce poco però è comprensibile, non è facile venire in un altro paese con un’altra lingua. Noi proveremo ad aiutarlo”.
Infatti se consideriamo la tua carta dì identità insieme a quella di Masiello, di Toloi e del Papu siete diventati tra virgolette un po’ i più vecchi del gruppo e dovete fare, diciamo, da chioccia per i più giovani.
“È qualche anno ormai che sono vecchio (ride ndr). Sicuramente è importante giocare bene, poi se i giovani hanno bisogno di qualche consiglio noi siamo qui disposti ad aiutarli. Anche se sono molto bravi e si sono inseriti velocemente per darci da subito una mano”.
Conta poco perché è il precampionato e avevate iniziato da soli tre giorni, ma la sensazione dell’amichevole contro la Rappresentativa Val Seriana è positiva.
“Non dobbiamo guardare a queste partite perché questi sono impegni di lavoro e in estate questi risultati non contano nulla. Cominciare già bene è però importante, soprattutto mentalmente”.
È un ritiro strano in attesa di conoscere il futuro in merito alla questione Europa League.
“Noi ci prepariamo per giocare i preliminari poi nel calcio non si sa mai. Dobbiamo sfruttare al meglio il tempo che abbiamo a disposizione perché dopo che arriverà l’ufficialità avremo davvero pochi giorni. Ci stiamo preparando già adesso come se dovessimo giocarli”.
Si è parlato di mercato un po’ di tempo fa con una possibile partenza di Ilicic verso l’Inter, voce che si è però sgonfiata nel giro di poco.
“Il mercato è ancora lungo (ride ndr). Non lo so, devo parlare ancora con la società, per adesso come vedete sono vestito nerazzurro e sono un giocatore dell’Atalanta”.
Con chi sei in camera?
“Per fortuna da solo così riposo bene ed è questa la cosa davvero importante in questi giorni”.
Cosa fai in camera?
“Mi sento con la mia famiglia e mi rilasso così con loro che mi raccontano del mare, mentre io devo correre”.
È l’estate di Cristiano Ronaldo che rilancia il calcio italiano. Cosa ne pensi?
“Penso che sia una cosa molto positiva per il calcio italiano perché mancano giocatori di questi livelli. Quando sono arrivato in Italia c’erano tanti giocatori di classe, ma ultimamente sono spariti. Quindi è una cosa molto positiva avere un giocatore di questo livello”.
L’anno scorso hai fatto 15 gol. Sei soddisfatto o ti aspettavi qualcosa di più?
“Ho sempre obiettivi alti e chiedo sempre di più da me stesso. Ora mi sto preparando per questo e mi sento molto bene. Spero di non avere qualche infortunio come l’anno scorso perché mi ha molto penalizzato. Io vado avanti cercando di fare meglio della scorsa stagione”.
Ti ha condizionato molto l’infortunio che hai avuto nella fase forse più critica della stagione?
“Sì, diciamo di sì perché per un giocatore professionista che si allena sempre tornare dopo 40 giorni di stop non è facile. Avrei sicuramente potuto aiutare di più i miei compagni però guardo sempre tutto in maniera positiva e quindi sono contento che non sia successo qualcosa di più grave”.
Anche perché non appena sei tornato hai fatto gol subito.
“Questo è capitato, ma fisicamente non ero come prima. Stare fermo così tanto non è facile. Sono partito bene quest’anno e spero di riuscire a dare il massimo”.
Come vedi il tridente con Zapata e il Papu?
“Dobbiamo fare qualche allenamento insieme per saperlo. Duvàn, come ho detto prima, è un giocatore importante per noi, ma come lo sono gli altri quindi Barrow e Andrea (Petagna ndr). Abbiamo bisogno di tanti giocatori perché sappiamo di dover giocare tante partite e non è facile. Ogni giocatore è il benvenuto e ci darà sicuramente una mano”.
Che ricordi hai della serata di Dortmund?
“È tutto passato. Io dico sempre che quello che è dietro non conta niente. Mi dispiace tanto che non siamo passati e quella è l’unica cosa che mi rimane”.
Il futuro del calcio slavo è sempre più roseo grazie anche alla finale conquistata dalla Croazia.
“Abbiamo dimostrato ancora una volta a che livelli è il calcio slavo. Io tifo tanto per la Croazia dall’inizio del mondiale e spero in una vittoria anche se ne sono sicuro perché conosco la nostra mentalità”.

Mattia Maraglio