Atalanta – Bologna 0-0
ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi (cap.), Palomino, Djimsiti; Maehle (41′ st Zappacosta), Pasalic (29′ st Miranchuk), Freuler, Gosens; Malinovskyi (20′ st Pessina); Ilicic (41′ st Lammers), Muriel (29′ st Piccoli). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 28 Demiral, 42 Scalvini, 66 Lovato, 13 Pezzella, 24 Delprato. All.: Gasperini.
BOLOGNA (4-3-3): Skorupski 6,5; De Silvestri (cap.) 6,5, Medel 7, Bonifazi 6,5, Hickey 6,5 (36′ st Soumaoro sv); Svanberg 6, Kinglsey 5,5 (15′ st Vignato 6), Dominguez 6,5; Orsolini 5 (26′ st Skov Olsen 6), Arnautovic 5,5, Sansone 6 (36′ st Tomiyasu sv). A disp.: 22 Bardi, 2 Binks, 6 Amey, 15 Mbaye, 74 Cangiano, 99 Barrow, 19 Santander, 20 Van Hooijdonk. All.: Mihajlovic 6,5.
Arbitro: Orsato di Schio 6 (Vecchi di Lamezia Terme, Margani di Latina, IV Santoro di Messina; V.A.R. Chiffi di Padova, A.V.A.R. Passeri di Gubbio).
Note: spettatori 7.912 per un incasso di 136.979 euro. Ammoniti Medel, Sansone, Dominguez e Svanberg per gioco scorretto, Gosens e Arnautovic per comportamento non regolamentare, Palomino per fallo di mano. Tiri totali 21-3, nello specchio 3-1, respinti/deviati 5-1, parati 3-1. Var: 1. Corner 5-5, recupero 2′ e 6′.

Bergamo – La differenza sostanziale rispetto a sabato scorso alla prima di campionato? Roberto Piccoli che stavolta non arriva in tempo per la zampata in acrobazia, appostato sul secondo palo sull’ultimo corner di Miranchuk spondato da Djimsiti. 98 minuti di calcio ripetitivo ma senz’altro migliore di quello della vittoria nel recupero a Torino, ma contro una difesa colabrodo come quella del Bologna, 7 incassate tra Ternana (Coppa Italia) e Salernitana, l’Atalanta priva di Zapata continua a stentare in zona gol, sbagliandone comunque tanti, molti più che la settimana passata, vedi dato a tabellino alla voce note.
Col rientro dalla squalifica di Toloi e Freuler i sacrificati di turno, a sorpresa, sono Demiral (incollato fino alla fine al sedile) e Pessina, partendo con due punte fisse, ma nessuna delle due alla fine ha inciso, nemmeno nella seconda frazione letteralmente dominata sul piano delle azioni e del possesso. Scampato al 3′ appena scoccato il pericolo dell’ex Orsolini, che calcia alle stelle di destro dopo il liscio di testa di Arnautovic sull’ammollo di Sansone da sinistra sugli sviluppi di una rimessa, Malinovskyi si mangia il vantaggio tenendola bassa ma aprendo un po’ troppo il piattone su scarico di Muriel dal vertice sinistro in capo a un paio di corsette cronometriche. Scollinata la decina, il trequartista appoggia a Ilicic col medesimo esito di prima, senza sfruttare l’apertura del Mar Rosso in area seguito al corto rinvio felsineo sulla percussione a due tra il colombiano e Gosens. Il nazionale austriaco in mezzo al tridente rossoblù è il primo a vedere lo specchio, al quarto d’ora, anche se Musso non ha problemi nel bloccare la sua girata debole e centrale di piena fronte, all’ingresso dell’area, accarezzata dal traversone di Hickey. Idem la risposta a giro di Muriel convergendo da mancina, che nondimeno obbliga Skorupski al tuffetto due minutini più tardi, e la pivottata su De Silvestri con sinistro di Gosens sull’ennesimo ricamo del Ronaldito. Il mediano basso di Miha la combina grossa (23′) regalandola a Freuler, il cui filtrante viene però sprecato da San Giuseppe che trova il santino in Curva Morosini. Fatto sta che sui passaggi dentro in verticale il nemico è in affanno e alla mezzora ci sarebbe da erigere un monumento al portiere polacco, che dice di no a Robin, servito ancora dall’uomo dell’Est tra le linee, e a Hickey che fa la diagonale alla Bellini su Ilicic altrimenti libero di piazzarla.
A una manita dall’intervallo (2′ di recupero per uno scontro testa-mento tra Palomino, costretto al turbante, e lo scozzese) la combinazione Kingslsey-Arnautovic sforna il cross del piceno che attraversa lo specchio senza esito. Nella ripresa si fa subito vedere lo slalomeggiante Lucho che sulla spinta del suo esterno sinistro calcia a lato del primo palo (5′), poi Ilicic non cala il 13 sulla punizione a due proprio con lui. Kingsley tenta di spazzare maldestramente (15′) il passaggio da destra di Maehle sulla scia dello sloveno senza che Gosens in corsa riesca a centrare la porta sganciando dritto per dritto sui tabelloni. La combinazione fulminea Freuler-Ilicic-Maehle (29′) culmina nella botta alta, al novantesimo Svanberg la passa incautamente all’indietro e Skorupski deve uscire di piede sull’ariete di Sorisole, che a differenza di Lammers (Genoa) dovrebbe rimanere dov’è. Al terzo di extra time Pessina si gira col mancino dal vertice destro sul la di Miranchuk, ma la porta è più in qua e più in basso. Si va alla sosta con 4 punti e qualche rimpianto, ma al “Grande Torino” era andata anche troppo bene. Chissà se il nuovo Koopmeiners, col tiro proibito che si ritrova, potrà aiutare a risolverla nelle giornate stracche come questa bigiognola seconda di serie A per una squadra in cantiere coi suoi protagonisti in infermeria (Duvan) o lievemente sotto giri. S.F.