Atalanta – Parma 3-0 (0-0)
ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Palomino, Mancini; Hateboer, de Roon, Freuler (38’ st Pasalic), Gosens; Gomez (38’ st E. Rigoni); Ilicic, Barrow (20’ st Zapata). A disp.: 31 Rossi, 95 Gollini, 13 Bettella, 19 Djimsiti, 21 Castagne, 53 Ali Adnan, 4 Valzania, 22 Pessina. All.: Gasperini.
PARMA (4-3-3): Sepe; Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo, Gobbi; L. Rigoni, Stulac (36’ st Scozzarella), Barillà (30’ st Ciciretti); Siligardi (23’ st Di Gaudio), Ceravolo, Gervinho. A disp.: 1 Frattali, 56 Bagheria, 95 Bastoni, 23 Gazzola, 8 Deiola, 77 Biabiany, 93 Sprocati. All.: D’Aversa.
Arbitro: Abisso di Palermo (Di Vuolo-Santoro, IV Illuzzi; Var Mariani e Vivenzi).
RETI: 10’ st aut. Gagliolo (A), 27’ st Palomino (A), 35’ st Mancini (A).
Note: pomeriggio freddo e piovoso, campo in condizioni precarie. Spettatori 18.152 di cui 2.587 paganti (incasso 35.764 euro) e 15.565 abbonati (rateo 194.249,60 euro). Ammoniti Barillà e Gagliolo per gioco scorretto. Var: 1. Corner 6-6, recupero 0’ e 5’.

Bergamo – Crisi finita e tris sulle ali di un Ilicic sontuoso, anche se col Parma non è stato tutto rose e fuori e per sbloccarla è servito un rimpallo da autogollonzo. L’Atalanta abbandona i quartieri pericolosi della classifica apprestandosi ad andare a Bologna con un pieno di fiducia. Un bravo anche a Berisha, che ha abbassato la saracinesca quando serviva senza farsi irretire dalle ragnatele dei lunghi mesi trascorsi in panchina.
Tra 6’ e 8’ i primi scossoni, senza che Sepe si scomponga: Ilicic piomba sul batti e ribatti al limite e de Roon sgancia il secondo sinistro rasoterra della serie su passaggio all’indietro di Gosens quasi dal fondo, il portiere ducale blocca in presa grazie allo sforzo minimo in tuffo. Sei corsette di cronometro e Gervinho provoca abbastanza scompiglio da liberare Luca Rigoni dai 25 metri: mira altissima. Ben più alto il rischio a tiro del ventesimo, con Hateboer a rimediare a volo d’angelo in fallo di fondo il cross di Bruno Alves sullo spiovente dalla bandierina sinistra di Stulac e il cabezazo di Ceravolo (ex di turno con Bastoni e Scozzarella, Grassi ko) fuori misura su ammollo dalla destra di Siligardi. Al 21’ de Roon appoggia per Toloi che telefona centralmente la scucchiaiata, ma anche di là si fa sul serio, tanto che sulla palla bassa dall’out di Rigoni ci vuole il grande riflesso di piede di Berisha sul tacco in area piccola del centravanti visto a Zingonia tra 2009 e 2011, un attimo prima della stoccata a lato di poco di Barillà. Si riparte a testa bassa, solo che Ilicic deve fare tutto da sé, slalom e botta secca (26’) alzata in angolo dal portiere ospite. Al 32’ Gosens fa secco Iacoponi, Sepe gli respinge la palla tesissima ed è attento anche sul tap-in di testa di Barrow, fin lì poco presente.
La ripresa si apre cogli emiliani sugli scudi: Ceravolo (5’) funge da suggeritore per Siligardi che taglia a sinistra impegnando il portiere di casa, poi Palomino salva su Gervinho. Al decimo il vantaggio nerazzurro, inaspettato per le modalità inconsuete e un po’ fortunose: Ilicic ha una sfuriata dai diciotto metri, l’estremo parare addosso al corpo di Gagliolo che non frena la corsa facendo carambolare la palla nel sacco. Al quarto d’ora è ancora Siligardi a saggiare i riflessi di Berisha tirando a incrociare, tre minutini e Sepe ha il suo da fare in due tempi sul destro dello sloveno altrui. Che ci ritenta pure di destro, prima che Palomino chiuda i conti con la Var a metterci perfino troppo a decidere per il non fuorigioco: angolo da sinistra di Gomez, sponda aerea di Mancini e l’argentino insacca a porta sguarnita. Al 35’ proprio il valdarnese arrotonda lo score al tris correggendo in spaccata sotto la traversa il calcio d’angolo dalla destra di… indovinato, Ilicic. Che a 2 dal novantesimo delizia la platea colpendo l’incrocio col suo diabolico shot dopo uno stop imperiale.

Si.Fo

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