Atalanta – Juventus 2-2 (1-2)
ATALANTA (3-4-3): Berisha 6,5; Masiello 6, Caldara 6,5, Palomino 6,5; Hateboer 6, Cristante 7 (43’ st de Roon sv), Freuler 6,5, Spinazzola 6; Kurtic 5,5 (11’ st Petagna 6), Cornelius 5,5 (32’ pt Ilicic 6), Gomez 7. A disp.: 31 Rossi, 91 Gollini, 28 Mancini, 95 Bastoni, 8 Gosens, 21 Castagne, 32 Haas, 7 Orsolini, 20 Vido. All.: Gasperini 6,5.
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon 5,5; Lichtsteiner 6,5 (21’ st Barzagli 6), Benatia 6,5, Chiellini 6, Asamoah 7; Bentancur 6, Matuidi 7; Bernardeschi 7 (24’ st Cuadrado 6), Dybala 5,5, Mandzukic 6,5 (33’ st Douglas Costa sv); Higuain 6,5. A disp.: 16 Pinsoglio, 23 Szczesny, 24 Rugani, 12 Alex Sandro, 27 Sturaro, 38 Caligara. All.: Allegri 6,5.
Arbitro: Damato di Barletta 5,5 (Valeriani-Marrazzo, IV Nasca; VAR Orsato e Ghersini).
RETI: 21’ pt Bernardeschi (J), 24’ pt Higuain (J), 31’ pt Caldara (A), 22’ st Cristante (A).
Note: Berisha para un rigore a Dybala al 39’ st. Serata coperta, terreno in condizioni passabili. Spettatori 19.962 di cui 5.833 paganti (incasso 177.934 euro) e  14.129 abbonati (quota 172.735,75 euro). Ammoniti Lichtsteiner, Gomez, Palomino e Petagna per gioco scorretto. Var: 2. Corner 0-3, recupero 1’ e 6’.

Bergamo – Una straordinaria Atalanta rimonta due gol alla Juventus facendole perdere la testa nonostante la sofferenza nel primo tempo e l’ennesimo pasticcio nel segno del Var che nel finale ha regalato un rigore inesistente all’ormai ex capolista. È stato davvero un big match pieno di colpi di scena tra le due reduci dalle vittoriose campagne europee alle soglie della seconda sosta della serie A per le nazionali: la formazione di casa, che conquista il primo punto contro le grandi (ne ha già incontrate tre, perdendo immeritatamente con Roma e Napoli), rimane però nella seconda metà della graduatoria a quota nove. Stesso score dell’anno scorso dopo sette giornate, anche se all’epoca i ko ammontavano al doppio (quattro contro due) e non c’era l’Europa Legue di mezzo.

A un discreto forcing bianconero in avvio, culminato nel solo tentativo molle a rientrare di Bernardeschi dal vertice di competenza al 3’, fa seguito una sterile supremazia territoriale dei più forti che tuttavia produce un paio di pietanze appetibili intorno al quarto d’ora. Palomino chiude bene Higuain in angolo, sugli sviluppi un cross di Lichtsteiner innesca la sponda di Mandzukic per il Pipita che tira debolmente da posizione favorevolissima. Ma la Juve è un diesel armato di pazienza. In capo a sei giri di lancetta, il patatrac di Berisha per il vantaggio ospite: Matuidi servito da Asamoah gli tira praticamente in bocca, sulla goffa respinta del portiere bergamasco c’è il tap-in dell’accentrato Bernardeschi. Un altro tris di cronometro e i nerazzurri devono inchinarsi al centravanti argentino, che riceve il filtrante dall’autore del rompighiaccio e scaraventa di sinistro sotto la traversa dopo aver eluso la diagonale di Spinazzola. Mentre tutto sembra perduto, l’acuto atalantino scollinando poco oltre la mezzora, quando Gomez va giù ai 25 metri su carica di Bernardeschi e calcia una punizione centrale e tesa che Buffon respinge sui piedi di Caldara, lesto a infilare il tap-in di destro. Il Gasp opta per il cambio tattico: dentro il falso nueve Ilicic, fuori l’abulico e macchinoso Cornelius. E a dodici dalla pausa Kurtic getta alle ortiche il possibile due a due schiacciando alto di testa il traversone di Ilicic.

In avvio di ripresa Spinazzola effettua l’ammollo per il ritardatario Hateboer e la punizione di Dybala al 7’ accarezza la torre di Benatia nel nulla. Al decimo Bentancur serve Higuain, controllo buono ma destro alto. Settanta secondi e Dybala dal vertice destro pesca la svettata di Manduzkic per il 3-1 all’altezza del secondo palo, ma il ricorso al Var annulla il gol del croato per un fallo precedente di Lichtsteiner su Gomez. I locali passano in un amen dal 3-5-2 al modulo del cuore del mister con Petagna al centro dell’attacco. La mossa paga, perché nell’affollamento in area conseguente il Papu sgancia la sfera pennellata per il colpo di testa di Cristante che si insacca imparabilmente nel sette alla destra di Buffon. L’Atalanta si rende pericolosa con Freuler (27’), che spara alle stelle dopo uno sfondamento di Petagna, e lo stesso mulo che sfiora appena al 33’ sul cross basso di Hateboer. La Dea tiene alla grande finché Damato non s’inventa un mani di Petagna sulla punizione di Dybala confortato dal Var. Peccato che l’attaccante triestino l’avesse presa tra collo e spalla saltando senza muovere il braccio. Berisha riscatta l’errore in avvio facendo giustizia della macchinetta infernale e intuisce il penalty di Dybala allungandosi alla sua sinistra.

S.F.