Bergamo – Oggi parliamo di una realtà slegata dallo sport in sé, ma una realtà che comunque merita di essere menzionata come esempio virtuoso di imprenditoria locale: stiamo parlando del gruppo Autotorino e del suo presidente Plinio Vanini.
In un periodo di crisi, come quella che ormai da anni attanaglia l’Italia, ci sono persone che si sono rimesse in moto, imprese che accettano la sfida del cambiamento creando occupazione e crescita: fra queste persone annoveriamo Plinio Vanini, presidente ed amministratore delegato del gruppo Autotorino.  Il Gruppo Autotorino si pone al cliente come un’azienda all’avanguardia che garantisce alla propria clientela affidabilità, sviluppo e professionalità.  La crescita che il gruppo ha avuto negli ultimi anni è la diretta conseguenza di una strategia che punta sui prodotti e sulle strutture di vendita. Da un lato la scelta di prestigiosi brand per proporre alla clientela un’offerta diversificata, dall’altra la realizzazione di nuove strutture di vendita distribuite nel centro-nord Italia che garantiscono un’assistenza qualificata. Con 11 showroom,  dislocati tra Lombardia ed Emilia Romagna, il Gruppo del Presidente Plinio Vanini è concessionario ufficiale di 12 marchi.
In occasione dell’Automotive Dealer Forum 2013 Plinio Vanini, che si è aggiudicato il premio per l’innovazione gestionale 2013, il riconoscimento di Quintegia riservato al concessionario che ha saputo maggiormente distinguersi nell’introduzione di processi innovativi nella propria azienda, ha avuto modo di parlare del mercato automobilistico italiano e nella fattispecie del suo gruppo: “Abbiamo un unico back office per tutto il gruppo, in Valtellina: le concessionarie non fanno conti né producono carta. Sono tutte concentrate sul cliente. Ogni mattina sappiamo quello che bisogna sapere: i contratti del nuovo, le proiezioni dell’usato ritirato, i ricondizionamenti previsti e quelli effettivi. I punti chiave dell’azienda. È un controllo condiviso dal management: chiunque, dovunque si trovi, entra nel sistema e vede margini, perdite, sforamenti…”. La sua, ma quella del gruppo in generale, è una mentalità moderna ed innovativa: “Vendere solo per il prezzo è una scelta che porta alla chiusura. Quando il cliente acquista un’auto comincia una relazione: da quel punto in avanti dobbiamo risolvere i suoi problemi. Se resta a piedi: auto sostitutiva, recupero, assistenza telefonica… Cose che possono sembrare banali, ma per farle bene occorre conoscere bene le persone, seguirle lungo tutto il percorso. Il cliente ha un nome, un cognome e un indirizzo, non è un numero di pratica. Risultato: il 97 per cento dei clienti tornerebbe da noi o ci consiglierebbe a un amico. È uno di quei dati che monitoriamo”.
È cambiata anche la figura del venditore stesso:” Radicalmente. Dal venditore-imbonitore siamo passati al professionista in grado di fornire soluzioni di mobilità a un cliente, sempre più informato e preparato, che sceglie il concessionario in base al rapporto prezzo/servizio”.
Il gruppo Autotorino conta, ad oggi, circa 250 dipendenti ed ha chiuso gli ultimi anni con un fatturato in crescita; il nostro augurio è che il trend positivo prosegua e che l’ esempio fornito dall’azienda valtellinese venga seguito da altri imprenditori bergamaschi.
(M.A.)