LECCE – In alto i cuori, ci pensa l’Atalanta a risollevarci dalle paure. Stravolgendo “L’amore ai tempi del colera” di Garcia Marquez, ecco l’Atalanta ai tempi del coronavirus. E il 7-2 a Lecce ci ripaga di tutte le sofferenze quotidiane. E comunque non è la prima volta, andiamo con ordine: 7-1 all’Udinese, 5-0, al Milan, 5-0 al Parma e 7-0 al Torino e aggiungiamo il 4-1 al Valencia che non è cosa da poco. Eppure la partita a “Via del Mare” per un tempo è stata equilibrata, poi nella ripresa i nerazzurri hanno dilagato, forse anche per le sfuriate di Gasperini che non l’ha presa bene per la rimonta del Lecce (Saponara, Donati) dopo l’autorete di Donati e il gol di Zapata. E a proposito di Zapata: è finita la fase così così, dopo l‘infortunio, perché è stato protagonista di una spettacolare tripletta, è vero che la difesa salentina è la peggiore del campionato ma nel frattempo i gol bisogna realizzarli. Adesso il colombiano è a quota 11, due gol in meno del connazionale Muriel che ha realizzato il sesto gol e si è portato a 13 e quando entra a partita iniziata si conferma micidiale. Ma non finisce qui perché un altro che entra e segna è Malinovskyi, autore del 7-2 e quarto gol in campionato, tutti fuori area con autentici siluri. Senza offesa per nessuno il gol da raccontare di una bellezza calcistica infinita è il gol numero 15 messo a segno da Ilicic. Lo sloveno parte da sinistra, scambia con Gomez che tira, respinge il portiere, Ilicic in mezzo a tre difensori, stop di destro, pallone sul sinistro che fulmina Il malcapitato portiere salentino. Veri gioielli. Felici e contenti, di certo, i tifosi bergamaschi accorsi a Lecce, dopo giorni di tormento per la scarsa chiarezza delle varie autorità. Almeno sono stati ripagati in grande stile. L’Atalanta si è presentata con le annunciate varianti in difesa per le assenze di Toloi e Djimsiti, Caldara al centro (poi spostato a destra nel secondo tempo) e De Roon a destra, il Lecce, secondo la filosofia di gioco di Liverani, non rinuncia a giocare e schiera Saponara e Mancosu alle spalle di Lapadula. Ed è proprio Saponara il giocatore che creerà qualche problema a difesa nerazzurra, segnando un gran gol ma ai salentini non è bastato perché il resto della squadra ha faticato anche se è riuscita a reggere per un tempo. I nerazzurri, a loro volta, sul 2-0 dopo venti minuti si sono rilassati, concedendo qualche spazio di troppo dalle parti di Gollini. Il 2-2 era un risultato bugiardo ma meritato dal Lecce. Ma il secondo tempo, anzi i primi dieci minuti sono stati devastanti perché l’Atalanta è tornata a dominare con i gol di Ilicic e Zapata, quello fallito da Pasalic e due altre occasioni. Poi il diluvio che ha permesso a Gasperini di togliere prima Gomez e poi Ilicic, sostituiti da Malinovskyi e Muriel che hanno segnato altri due gol. Che si vuole di più. Adesso sotto con la Lazio (se si giocherà) e col Valencia. Bisogna aver paura di un’Atalanta così.
Giacomo Mayer