Ci sono luoghi dove il calcio non è solo uno sport. È una mano che si tende, una voce che incoraggia, una maglia che unisce. Il Gruppo Sportivo Iris Oratorio Caravaggio è uno di quei posti speciali, dove ogni allenamento diventa un’occasione per crescere, sorridere, imparare. Quest’anno l’Iris ha trovato una nuova casa: l’oratorio di Caravaggio, rinnovato, accogliente, pronto ad accogliere i piccoli calciatori nei loro primi passi sul campo. I più grandi, invece, si allenano e giocano al campo Luigi Defendi di Vidalengo, una struttura che è rinata grazie all’impegno di molti e che oggi è il cuore pulsante di un sogno condiviso. L’Iris non insegna solo a passare il pallone, ma anche a guardare negli occhi il compagno e capirne i bisogni. A rispettare l’avversario, ad ascoltare l’allenatore, a non mollare davanti alle difficoltà. Perché il calcio qui è una scuola di vita, dove il risultato più importante non è la vittoria, ma il rispetto. Ogni allenamento è reso possibile da volontari che mettono tempo, cuore e mani al servizio dei ragazzi. Nessuno è escluso: tutti possono dare una mano, e ognuno può sentirsi parte di qualcosa di più grande. Grazie all’affiliazione con la Cremonese e al progetto Gioventù Grigiorossa, gli allenatori ricevono formazione tecnica continua. Ma la parte più preziosa resta l’anima educativa dell’Iris: quella che insegna a essere persone prima che giocatori. Con la nuova collaborazione con Risorsa Sociale Geradadda, l’Iris è oggi anche un presidio attivo per affrontare il disagio giovanile. Il campo da gioco diventa così un luogo di ascolto, crescita e riscatto, dove ogni ragazzo trova uno spazio per essere sé stesso. Negli ultimi anni i tesserati sono aumentati, e con loro l’energia, la gioia e la partecipazione. L’Iris organizza feste, eventi, incontri che coinvolgono famiglie, amici e tutta la comunità. Perché qui lo sport unisce, avvicina, crea legami. L’Iris Oratorio Caravaggio è la prova che si può crescere con la fede nei valori giusti, nello spirito di squadra, nell’accoglienza. Ragazzi italiani e stranieri, genitori, allenatori, tutti insieme per costruire qualcosa che va oltre il calcio: una rete vera, che non trattiene ma fa volare.