Una soddisfazione dopo l’altra. Acquisita la salvezza in Promozione, con la prima squadra, il Bergamo Longuelo registra in questi giorni un altro passaggio rilevante, sulla strada verso la consacrazione di una società che non smette di far parlare di sé. Tocca alla formazione Juniores prendersi la scena, anche se, a onor del vero, questa squadra non si scopre certo oggi. Stravinto il proprio campionato, valso uno storico salto nella fascia Regionale “A”, i ragazzi di mister Beppe Santoro hanno acquisito nei giorni scorsi anche il pass per la finale di Coppa Lombardia, che si terrà il prossimo 1 maggio a Concorezzo, al cospetto del Lissone. Semifinale dal sapore di impresa quella disputata dai gialloverdi, sconfitti nella gara di andata dall’Audax Travacò, eppur capaci di dare vita a una spettacolare rimonta nel ritorno, nel segno delle reti di Zanchi e Facheris. Il Bergamo Longuelo vola dunque in finale e mette chiaramente nel mirino un “Double” da leggenda. Tutto verterà attorno ai novanta minuti di Concorezzo: sarà sfida secca, i valori tecnici saranno parzialmente oscurati da quelli agonistici e l’approccio ricoprirà un ruolo fondamentale. Il Bergamo Longuelo, dal canto suo, proverà a mettere in campo gli ingredienti di sempre, in primis l’estrema prolificità e la vocazione a un palleggio sistematico, persino ossessivo, capace di dare lungo l’intera annata risultati straordinari. Al netto dei nomi, del peso specifico ricoperto dalle singole giocate e dai singoli episodi, sarà dunque bene che il Bergamo Longuelo, squadra distintasi per non essere mai ricorsa ai fuori-quota del ’99, continui a fare il Bergamo Longuelo, nel segno della splendida armonia innescatasi tra il suo condottiero, mister Beppe Santoro, e i suoi ragazzi. A garantire per tutti, del resto, c’è un affiatamento davvero notevole, sia per quanto concerne lo spogliatoio che per la lettura e l’interpretazione dei dettami societari. Va da sé che in corso d’opera siano stati inseriti elementi del 2002, dall’impatto immediato e dal futuro garantito. Vincere la Coppa Lombardia, in abbinata a un campionato dominato in lungo e in largo, non sarebbe altro che un memorabile suggello sull’importante lavoro offerto, in tema di valorizzazione dei giovani, da una società al passo coi tempi, capace di dare risposte concrete alle esigenze e alle sfide del calcio di oggi.

Nik