Per l’Atalanta la battaglia campale del prefestivo nella tana della Juventus si preannuncia ricca di sorprese. “Faccio giocare Ahanor che ha fatto bene anche contro il Torino, non sposto dietro De Roon. Ha fatto una partita attenta e buona, non lo togliamo per non stravolgere le cose”. Fuori una. Lookman deve ritrovare un po’ di forma, pian piano cercheremo di aumentare i minuti per riportarlo in ritmo partita”. Fuori due. Ivan Juric non fa mistero su alcune tessere del puzzle all’Allianz Stadium, a dispetto di un rientro importante: De Ketelaere c’è per questa partita, per altri faremo visite mediche e prove domenica per vedere se possono recuperare per martedì col Bruges. Mi riferisco a Hien e anche a Scalvini, perché Ederson non ha bisogno di esami e per la Champions potrebbe esserci”, spiega il tecnico nerazzurro.

Nonostante l’aumento delle disponibilità in uscita dall’infermeria, il croato in panchina non pare voler buttare tutto all’aria: Samardzic, Kamaldeen e Krstovic hanno fatto una bellissima partita col Torino. Quella di Lazar è stata una prova di tecnica, qualità, corsa e sostanza in mezzo: sono tutti e tre molto più che alternative. Era un momento delicato in cui avevamo perso due giocatori in poco tempo, Zalewski e Hien. Zappacosta s’è dimostrato pronto alla grande, come Honest e Bellanova che sono subentrati”.

Superconfermato, dunque, il genovese e genoano che proprio con la Juve conobbe l’esordio da pro il 28 settembre dell’anno scorso a Marassi, concesso da Alberto Gilardino, ora al Pisa. “E l’1-1 coi toscani ancora mi brucia, con tutte le occasioni che eravamo stati capaci di creare. Due punti più persi di quelli non me li ricordo”, sospira l’allenatore dei bergamaschi. “Dietro siamo contati, a metà campo e davanti abbiamo perso Zalewski sulle fasce dopo posso ruotare di più. Le punte vorrei che si sentissero bene e fresche dando il massimo – prosegue -. Non è una sfida da Champions League, il nostro ciclo è diverso, dobbiamo affrontare la Juve con umiltà e noi dobbiamo pensare a noi stessi senza alcun tipo di proclama. La Juventus è una grande squadra dalle ampie scelte, con un gioco simile e anche tanti concetti simili a noi, ha grande qualità e tante soluzioni. Yildiz è strepitoso, entra in tutte le azioni, ha doti spettacolari, bisogna saperlo anche raddoppiare. Tudor ha tre punte centrali, dietro l’attacco ha anche Conceicao e Zhegrova. Bisogna essere perfetti in fase di possesso e difensiva. L’amichevole di agosto era stata una partita vera”, e qui l’accenno è al 2-1 bianconero David-Vlahovic-Samardzic al Trofeo Bortolotti il 16 agosto.

“Abbiamo sia Lookman che CDK, penso più ai tre attaccanti che a Pasalic. Scamacca? Non posso dare una data, né anticipare niente. Per lui non è facile, gli ho detto di guardare avanti col sorriso sulle labbra aspettando il ritorno. Lo vedo un po’ più d’animo, l’infiammazione al ginocchio è insidiosa, magari sembra che vada tutto bene e poi…”, soggiunge Juric. Daniel Maldini ha grandi qualità, deve migliorare tanto per sfruttare le qualità che ha. Ha doti importanti, deve completarsi per sfruttare quello che Dio gli ha dato. Può fare il titolare in una delle due prossime partite, assolutamente”.

Ancora, sul centravanti finalmente sbocciato imbracciando la doppietta nel tris secco al Toro: Krstovic replicare la stagione di Retegui? Non ci pensiamo, ci aspettiamo il massimo. Ha molta voglia di lavorare, cura i dettagli e il lavoro sui movimenti, ci mette poco a pensare a ciò che deve fare ma lo mette in pratica ogni giorno e sa correggersi. Ha mentalità, fame e voglia, ho grande fiducia in lui”. Infine, in ordine sparso: Carnesecchi è un grandissimo talento con grandi margini di miglioramento, sta facendo bene e può crescere ancora tanto. Il turnover? Se non fai giocare qualcuno per preservarlo e poi quando entra s’infortuna, poi ti saltano tutti i piani”.
Simone Fornoni