C’è un esordiente nell’Atalanta e un altro assoluto anche in Champions, nel poker sul gobbone rimediato in casa del Paris Saint-Germain. Il secondo è Honest Ahanor, ancora minorenne. L’altro è l’ex milanista Yunus Musah, in realtà in prestito: “Non abbiamo fatto del nostro meglio, dobbiamo rifarci domenica in casa del Torino. Tutti sanno quanto è bravo il Paris Saint-Germain, nel primo tempo e in parte nel secondo ci abbiamo anche provato ma c’è stato poco da fare: sono grato dell’opportunità e la prenderò come una lezione”.
Il diciassettenne ex Genoa, così come Samardzic, ha messo piede in campo perché i due sostituiti, Giorgio Scalvini (appena 10′) all’85’ e Charles De Ketelaere all’intervallo, si sono fatti male, rispettivamente alla coscia destra e alla sinistra: “Sia l’uno che l’altro hanno accusato problemi agli adduttori scivolando, dobbiamo verificarli ma non erano in grado di continuare”, l’esordio in sala conferenze di Ivan Juric al Parco dei Principi.
L’allenatore nerazzurro fa buon visto a cattivo gioco, almeno davanti a web e carta stampata: “Nel primo tempo ho visto 25 minuti di buona Atalanta tra il primo e il secondo gol preso, dopo aver perso palla sullo svantaggio. Il due a zero è stato subìto in modo troppo facile, che non mi piace. Poi è diventata veramente difficile, al di là del rigore che è stato un episodio”.
Su una delle scelte iniziali un po’ a sorpresa, poche parole: “Bernasconi ha preso il buco iniziale su Hakimi ma è un ragazzo molto veloce e sveglio, potrà sembrare strano ma dai miei giocatori ho tratto indicazioni buone anche in una serata come questa. Lorenzo mi ha dato sensazioni positive come mi aspettavo – spiega il tecnico croato -. Bisogna essere molto lucidi ad analizzare la partita, perché il PSG come s’è visto già l’anno scorso è di un livello troppo diverso da quello che si vede in giro. Sbaglieremmo a esagerare coi giudizi negativi, non possiamo condannarci per essere stati superati sullo scatto. Da varie prestazioni individuali io ho ricavato buone impressioni. Globalmente siamo lontani dai campioni in carica, ma recuperando gli elementi che sono fuori possiamo essere competitivi”. Una risposta tra le righe a distanza al CEO Luca Percassi, che nel prepartita aveva detto “nessun rimpianto per la situazione di Ademola Lookman, quando sarà pronto lo riaccoglieremo, adesso non lo è”.
“Non c’è stato un errore di atteggiamento, c’era un’enorme differenza dal punto di vista fisico. I campioni in carica d’Europa sono a un livello completamente superiore a noi in questo momento.
Maldini non è stata una mossa coraggiosa, doveva giocare in quel ruolo che è stato lo stesso di Krstovic dopo di lui. L’interpretazione non è stata positiva, ma questo è un altro discorso.
Ci mancano quattro giocatori, Kolasinac, Lookman, Scamacca ed Ederson che hanno un peso notevole. Ma ce ne sono altri, che hanno giocato stasera, secondo me competitivi a questo livello: Kossounou, De Ketelaere, Bellanova. I giovani sono ancora in fase di crescita, anche Musah, Brescianini, che col tempo possono farci tornare di nuovo competitivi.Abbiamo analizzato bene gli avversari, se fossimo stati più prudente e rinunciatari avremmo perso comunque male come succede a chi fa così contro avversari di questo rango. Le uniche squadre che al PSG hanno fatto del male sono state lo Strasburgo, il Lens, andati forti a cercare di recuperare alti la palla per le ripartenze rapide. La nostra idea era questa, abbiamo scelto di che morte morire. Col Bruges, in casa, penso che sarà una partita diversa. La scorsa stagione è stata persa nei playoff per la fase a eliminazione diretta, ma questa volta sarà una partita completamente diversa” (Ivan Juric nel dopopartita Sky; ultima battuta a Uefa.com, da cui è tratta la foto di copertina).
SF


mercoledì 17 Settembre 2025
