Alla vigilia del Como dello squalificato Cesc Fabregas, sostituito in panca da Dani Guindos e senza l’altro appiedato Rodriguez, Sergi Roberto e Diao, Ivan Juric si ritrova un’Atalanta dai nove ai dieci elementi in meno. “Proviamo Isak Hien, vediamo come va. C’è anche l’opzione della difesa a quattro. Credo di riuscire a gestire bene la situazione, magari anche mettendo giocatori non nella loro posizione abituale, ma senza far giocare titolare Relja Obric: ha ancora bisogno di tempo e di lavoro, quando si getta un giovane nella mischia, bisogna essere sicuri. Può entrare a partita in corso”

 

Il tecnico croato è alle prese con il turno dietro la lavagna di De Roon e le defezioni certe di Bakker, Bellanova, De Ketelaere, Kolasinac, Kossounou, Scalvini, Scamacca e Zalewski: “Non avevo mai affrontato una simile emergenza infortuni, a volte è veramente il caso, succedono. Ma è anche vero che il numero delle partite e i carichi di lavoro incidono. Mi hanno scompaginato i piani quelli di Zalewski e Scalvini: ho provato a gestirli ma è andato tutto storto”.

Dopo la sosta, a parte Bakker, in teoria dovrebbero rientrare tutti: “Di Scamacca e Kolasinac non so, valuteremo. Per Sead ci vuole ancora un po’, si allena con la Primavera. Non so se torneranno subito dopo la pausa”, cioè con la Lazio il 19 ottobre in casa. “Vi sembro molto calmo davanti a tutte queste assenze? Bah, mi definirei umorale. Le mie reazioni non sono mai scontate, sulle stesse situazioni posso reagire in modo diverso. Magari tra sei mesi mi arrabbierei”.

“Il Como ha idee chiare su come giocare, ha la possibilità economica di prendere i giocatori adatti, sarà una partita mega difficile che ha avuto il tempo di preparare bene. E’ una squadra difficile da affrontare per chiunque, è in un ottimo momento”, aggiunge Juric.

“Siamo molto contenti delle risposte dei giocatori che giocavano di meno, anche De Roon come terzo dietro. Marten è importante a livello della gestione della partita, ma a centrocampo siamo in buon numero e con ottimi giocatori. Sarebbe bello concludere questo piccolo ciclo con una grande vittoria.

Da Ederson e Lookman ho ottenuto martedì quello che mi aspettavo, con più minuti e condizione torneranno al cento per cento. Domani possono giocare dall’inizio come subentrare.

Bernasconi ha cominciato il ritiro con noi e durante gli allenamento ci siamo accorti che è veloce, intenso, capace. Certo, giocare in C o in Champions League è molto diverso, ma finora mi ha soddisfatto.

Lo schema da calcio d’angolo per la vittoria in rimonta col Bruges non era preparato, c’erano altri giocatori nel posto giusto, c’era la giusta intensità mentale. Non avevo preparato lo scambio Samardzic-Bernasconi con cross del primo per la sponda di Musah… Sono stati bravi, l’hanno trovato loro lo schema.

Era importante vincere col Bruges, un primo bilancio  per il campionato si può fare domani dopo il Como. Sulemana entra bene sia di spirito che di tecnica e qualità, sta migliorando e segnare di più dipenderà molto da lui.

I tifosi mi hanno accolto molto bene, non era scontato. Da parte mia c’è gratitudine. Martedì col Bruges l’ambiente era bellissimo, abbiamo giocato bene e con intensità. Sono contento”.

Si.Fo.