L’ipse dixit non ha tardato. Dal campionato alla Champions League, il passo è breve ma ben disteso: “La squadra finora ha fatto molto bene ma non ha raccolto”. Ivan Juric non ha dubbi sulla qualità espressa dall’Atalanta nelle ultime settimane, malgrado il passo falso contro l’Udinese. “Ci sta sbagliare completamente prestazione per una volta, come a Udine”, ha spiegato. Il tecnico granata ha poi evidenziato: “In questi tre mesi, con Milan, Lazio e altre meritavamo molto di più, e alla prima brutta prestazione sembra tutto negativo”.

Una lettura condivisa anche da Mario Pasalic, che ha dichiarato: “A Udine non abbiamo fatto la partita che volevamo fare e abbiamo sbagliato tutti. Ma siamo qui per rifarci e riprenderci”. Il centrocampista croato ha sottolineato come molti pareggi recenti non abbiano rispecchiato il valore della prestazione: “In tanti di questi pareggi meritavamo di più, ma se non segni non vinci”.

In vista della partita di mercoledì sera a Marsiglia, Juric valuta possibili variazioni tattiche: “De Roon non è al cento per cento ma s’è allenato. Dobbiamo essere pronti anche alla difesa a quattro, dobbiamo essere preparati a qualsiasi opzione”. L’attenzione sarà massima sull’impatto fisico ed emotivo della gara: “Sappiamo come gioca Roberto De Zerbi, e a Marsiglia sarà un passo importante, una sfida che conta e in cui fare punti, anche se non ancora decisiva”.

La prestazione di alcuni giovani ha convinto lo staff tecnico: “Dobbiamo essere tutti soddisfatti di Ahanor e Bernasconi, hanno dimostrato di poterci stare e domani possono entrambi partire titolari”, ha annunciato Juric.

Il fascino e l’intensità del Velodrome di Marsiglia rappresentano una delle incognite più significative. “Non è solo il Velodrome o per com’è andata sabato scorso, se giochi tutta la partita non dormi”, ha raccontato Pasalic, togliendo strati di muffa alle memorie passate: “La prima volta a Marsiglia col Monaco nemmeno me la ricordo, risale a dieci anni fa”.

Per affrontare ambienti così, “l’esperienza conta, soprattutto su campi caldi come questo. Ce ne sono pochi, di stadi, con un’atmosfera così”, ha aggiunto il centrocampista nerazzurro. Juric ha spiegato che Kolasinac è in crescita ma che andrà gestito con attenzione: “Lo porto perché ha un carattere fantastico e se entrasse farebbe la sua parte, ma bisogna stare attenti e avere pazienza”.

Juric ha analizzato l’avversario, sottolineando i cambiamenti rispetto all’ultima sfida: “L’Olympique Marsiglia gioca bene a calcio, ha grandi talenti, velocità e tecnica. La semifinale dell’anno scorso fu tosta, ma con De Zerbi è tutt’altro, con altri giocatori e un altro modo di giocare, di attaccare e di difendere”.

Un altro elemento che potrebbe pesare è il coinvolgimento emotivo del tecnico avversario: “De Zerbi è di Brescia e questa partita la sente molto di più”. Juric ha anche ricordato un contatto personale con Pablo Longoria, ex scout atalantino nel 2010-2013 e attuale presidente dell’OM: “L’ho conosciuto in passato e ci ho anche atto qualche chiacchierata, è un grande dirigente”.

Parlando dei singoli, il mister spalatino ha sottolineato la duttilità di Mario Pasalic: “Interpreta bene i due ruoli di centrocampista centrale e trequartista. Col Milan ha annullato Modric e attaccato, a Udine ha fatto il centrocampista male, ma speriamo sia stato solo un caso”.

Lo stesso Super Mario ha ribadito l’importanza della leadership: “Bisogna parlare e rispondere sul campo, importa solo quello. Gli esperti devono trascinare il resto della squadra ed essere da esempio”. Ottimismo e determinazione traspaiono dalle sue parole: “L’Atalanta ha sempre saputo reagire bene e credo che lo faremo anche mercoledì”.

Juric ha poi aggiunto un’analisi sulle statistiche stagionali: “Le statistiche dopo le partite raccontano quanto creato, quanto concesso e la differenza con gli avversari. A Udine non m’è piaciuta per niente, ma la squadra solitamente ha giocato come volevo io, con aggressività e creando molte occasioni”.

Concludendo, ha ribadito: “Guardandola con serenità, la squadra ha fatto benissimo in tante situazioni e non è stata premiata. Il calcio è così, fai bene 12 partite e ne sbagli una e finisce lì. Non cerchiamo il riscatto, quello sarebbe da situazioni molto più gravi”. Nel pre-prepartita a Sky Sport, la puntualizzazione sul faccia a faccia col vertice societario a Zingonia per scacciare i rumors di un possibile esonero entro la settimana: “Si creano casi che non esistono, col presidente Antonio Percassi è tutto come sempre, parliamo e ci confrontiamo. La vivo molto serenamente, anche se ogni tanto mi arrabbio. Qualche malizioso giudica male il lato tecnico, devo imparare a essere più leggero e perfetto, come Allegri… Qui si lavora benissimo e ci sono sei-sette giocatori su cui costruire il futuro, la società mette tutto a disposizione”. SF