L’1-1 interno col Pisa è stato replicato a Parma a vantaggi invertiti, ma Ivan Juric riesce a farsi andar giù senza crisi di rigetto anche la prova del “Tardini” non proprio in linea con gli standard qualitativi dell’Atalanta nell’ultimo novennio. “Dopo due giornate di campionato è troppo presto per dare un giudizio. Al rientro dalla pausa ci aspetta un ciclo di sette in tre settimane che ci dirà molto di più”, la sentenza dell’allenatore nerazzurro, apparso tutt’altro che preoccupato dell’andazzo delle prime due uscite.
Il tecnico croato non manca mai all’appuntamento con l’elogio del collettivo, un ringraziamento all’impegno dello spogliatoio: “Ho a disposizione un bellissimo gruppo che sta lavorando bene in un buon clima. Certo, sarebbe stato meglio vincere queste due partite come avremmo meritato. Alla fine abbiamo preso due legni e creato tante occasioni lavorando tanto. Mi tengo questi aspetti positivi”. Mea culpa al riparo da drammi sul pari preso appena dopo aver liberato l’esultanza dalla gola: “Abbiamo subìto su una punizione da lontano che c’è scappata, su queste situazioni qualcosa può sempre scappare”.
I difetti anche stavolta sono stati più evidenti nella prima metà: “Recuperavamo molti palloni ma senza dare velocità alle ripartenze. C’è indubbiamente tanto da lavorare, e non è che durante la sosta per le Nazionali possiamo fare chissà quale lavoro tattico”. Con Krstovic al posto di Scamacca, più che Kamaldeen Sulemana per Maldini, l’attacco è sembrato più fluido: “Ha fatto una buona gara, è uno dei profili giovani e con margini di miglioramento che abbiamo preso in estate. Ha lavorato molto bene, creandosi anche due situazioni dove poter fare gol, ma non l’ha fatto”.
La sintesi di questi due risultati a mezza via definisce la Dea come cantiere aperto: “Il gruppo è formato da tanti giovani che devono integrarsi coi più esperti. Pasalic è tra gli anziani e oltre un uomo di spessore è anche un giocatore che abbina qualità e quantità: in due gare è entrato in entrambi i gol – insiste Juric -. Per me è tutto ben definito, siamo questi. Ma dobbiamo migliorare in tutto. Il rammarico è che finora c’è andata male perché non concretizziamo quanto creiamo”. Infine, sull’avversario: “Con tutto il rispetto per le difficoltà che ci ha creato giocando all’inglese con blocco basso e lanci lunghi anche da fermo, per la qualità di Bernabé e il modo di giocare molto fisico di Pellegrino, abbiamo fatto meglio e meritavamo noi. Ma non posso farci niente se abbiamo raccolto poco”.
In sala conferenze, anche Nicola Zalewski, uno che non cerca l’alibi: “Se fa caldo fa caldo per tutti, la realtà è che ci sono tanti aspetti su cui lavorare ancora. La partita si annunciava subito difficile e il Parma ne ha giocata una ottima. Ne avevamo studiato le caratteristiche, vedi Pellegrino che pulisce i palloni spalle alla porta e li lavora molto bene. Quando riesci a sbloccarla negli ultimi dieci minuti la devi portare a casa”, il pensiero del nazionale polacco.
“Non ho pensato ai risultati appena arrivato. Ho pensato a integrarmi il prima possibile in squadra, se continuiamo con questo impegno e questo lavoro siamo sulla buona strada – aggiunge l’ex Roma e Inter -. Il mio approdo a Bergamo è stato tutto un po’ veloce e inaspettato. Di questo devo ringraziare società, direttore sportivo e staff tecnico. La fase difensiva è un aspetto su cui lavoro tanto, come sottolinea il mister, perché io nasco come trequartista esterno e da laterale a tutta fascia nelle giovanili non avevo mai giocato”. Nessuna scusante, insomma: “Più meriti loro o demeriti nostri? Cinquanta e cinquanta: non abbiamo sfruttato le chances di fare gol, anche se siamo stati bravi a sbloccarla con un tiro da fuori di Mario Pasalic”.
Più del dopogara, il prepartita a cura dell’amministratore delegato Luca Percassi è stato significativo per comprendere il senso e la direzione degli ultimi scampoli di calciomercato: “Musah è un giocatore del Milan con cui stiamo parlando, il resto lo vedremo nelle prossime ore. Pensiamo che l’organico sia competitivo, se all’ultimo ci saranno opportunità per rinforzarci ulteriormente lo faremo come sempre”. E Lookman? “La linea dell’Atalanta è che la priorità è l’Atalanta. Molto chiara fin dall’inizio, la cessione a un super top club europeo. Non ci aspettiamo novità”. Effe


sabato 30 Agosto 2025
