Ivan Juric porta a casa il primo bottino pieno in trasferta della stagione ed esulta per la macchina del gol che nella Torino granata ha risolto la pratica in appena otto minuti. “Col Pisa avevamo creato molte più occasioni segnando solo il gol del pareggio, stavolta abbiamo finalizzato. Al Lecce ne abbiamo fatti quattro, stavolta tre. Scamacca prima di infortunarsi ha dato un assaggio di quel che può fare per noi, adesso c’è Krstovic che ha fatto benissimo. Diciamo che il reparto offensivo sta funzionando e sta migliorando”, la premessa nel dopogara dell’Olimpico-Grande Torino.
L’Atalanta torna però dalla capitale subalpina con l’infermeria pienotta, considerando anche le lungodegenze di Ederson, Bakker, Kolasinac, Scamacca e Scalvini: “Gli infortuni spaventano tanto quando sono muscolari, adesso vediamo per Zalewski (flessore destro, NdR) e Hien (adduttore sinistro, NdR). Ma come abbiamo visto con De Ketelaere, magari sono di poco conto. Charles con la Juventus credo possa esserci”, aggiunge il tecnico croato. “Poi è anche il destino: per non caricarli troppo abbiamo risparmiato partite e minuti a Scalvini e Zalewski, ma non appena in campo si sono infortunati. Davvero qualcosa di incredibile”.
“Kamaldeen Sulemana è nuovo, ma sta facendo vedere il potenziale che non è riuscito a esprimere a Southampton. Quanto al rientro di Lookman, dico ancora una volta che questi ragazzi non sono circondati dalle persone giuste e sono mal consigliati: in settimana Ademola ha parlato con tutti e ha iniziato ad allenarsi forte, convinto. Ha una grande mentalità vincente: ora servirà recuperarlo dal punto di vista fisico”, spiega Juric sul separato in casa sul quale sembra tornato il sereno.
Ancora, sui singoli: “Sono contento per Zappacosta, è tornato il Davide che ammiravo l’anno scorso. Contro una squadra che aveva battuto la Roma all’Olimpico concedendole molto poco siamo stati tosti, nonostante i due infortuni in pochi minuti, abbiamo giocato bene. Sono contento per Ahanor, alla prima partita da noi in serie A ha fatto molto bene: è un ragazzo preso per il futuro, ha buonissime caratteristiche e sapevamo quanto fosse serio e lavoratore. Ha avuto un mese e mezzo di down, ora è tornato alla grande: è un 2008, non è da tutti esordire così con la nuova maglia, adesso anche in campionato”.
Secondo l’allenatore nerazzurro, è stata decisiva la scossa del cappotto in casa del Paris Saint-Germain mercoledì: “Ci ha dato forza, perché abbiamo affrontato i migliori. La domenica nel primo tempo abbiamo fatto molto bene, nel secondo tempo abbiamo gestito bene. La rosa lunga mi conforta rispetto agli acciacchi, i sostituti sono all’altezza. E l’interpretazione della partita è stata ottima”.
Dal fattore ambientale dai nuvoloni grigi, con contestazioni alla squadra ospitante e al presidente Cairo, alla chiosa sull’attacco, Juric trova un motivo per intristirsi e un altro per sorridere: “La situazione rispetto a prima è molto peggiorata. Quando c’ero io era presente un bell’ambiente: dispiace vedere questo scontento continuo. Oggi non è stato bello per tutto il mondo Toro e nemmeno per la partita in sé. L’attacco per noi è fondamentale: ci mancava Lookman dall’inizio, mancavano De Ketelaere e Scamacca. Ma Samardzic, Dino e Krstovic hanno fatto molto bene”.
Mister a parte, Lazar Samardzic, l’assist per rompere il ghiaccio e quindi il palo nell’azione del raddoppio, è un altro che ha ragione di essere soddisfatto. “Ci siamo riscattati dalla sconfitta di Parigi e l’abbiamo fatto esprimendo un buon calcio. Per me era importante giocare, penso di aver fatto una buona partita anche in copertura anche se m’è mancato il gol. Quando ci sono gli infortunati di mezzo bisogna farsi trovare pronti”, recita a menadito la mezzala serba costretta a fare il trequartista largo spesso in coppia.
“Conosciamo il valore di Ademola Lookman e siamo felici che sia tornato. Ora bisogna guardare avanti – chiosa il 2002 mancino -. Il Torino ha cominciato bene, noi con l’uno a zero ci siamo sbloccati facendone subito quanti potevamo farne, altri due per chiudere la pratica. Sotto di tre l’avversario ha alzato il rimo nel secondo tempo, mentre noi abbiamo sempre pressato a tutto campo”.
Effesse


domenica 21 Settembre 2025
