A Sky Sport, l’esagerazione: “S’è vista la miglior Atalanta della stagione”. In sala conferenze, il passettino indietro: “A larghi tratti, specie nel primo tempo, abbiamo schiacciato il Como. Tantissimi tiri respinti, in più abbiamo regalato un’occasione all’inizio e poi il pareggio, senza concedere altro – ragiona Ivan Juric -. Non aver vinto, come contro il Pisa alla prima e forse a Parma alla seconda, resta un grandissimo rammarico. 4-5 punti in più avrebbero fatto la differenza. Poi non si recuperano più”.

Nel primo tempo a parte la sofferenza iniziale abbiamo sfoderato tante occasioni e una bella prestazione che fa seguito all’emozione della vittoria di martedì in Champions. M’è piaciuto come abbiamo creato superiorità anche partendo dalla costruzione dal basso. Siamo contenti di Ahanor che è un 2008 e Bernasconi che arriva dall’Under 23. In genere il bilancio di questa prima parte di stagione, prima della seconda sosta per le Nazionali, è negativo soltanto per gli infortuni. Si lavora bene e andiamo forte, stiamo bene fisicamente e speriamo di recuperare giocatori, perché il prossimo ciclo è ancora più difficile. In questo periodo abbiamo allargato la rosa, giocatori di cui non s’era sicuri al cento per cento che ci stessero hanno dimostrato di poterci stare.

Ci mancano punti, 3-4, 4-5, questo cambia tanto perché sono difficili da recuperare. Lookman ha fatto la prima punta perché volevo comunque confermare Kamaldeen Sulemana, sta crescendo, hanno tirato entrambi e hanno respinto loro i tiri sulla linea di porta. Ademola da quando è con noi è straordinario. Si sta applicando molto, tutto parte dal suo atteggiamento, ci dà dentro ed è sempre più convinto. 

Potevamo fare meglio sulle palle inattive, ho cambiato Samardzic che è un grande battitore da fermo. Col Bruges c’eravamo riusciti e stavolta no. Ma i ragazzi davanti hanno fatto molto bene con qualità e idee. Magari c’è stato qualche controllo di troppo, qualche scelta sbagliata, ma senza centravanti mi è piaciuto Lookman a cui mancano continuità e lucidità sotto porta. 

Abbiamo dominato, pressato alto e messo in difficoltà una squadra che sa giocare come poche, organizzata e di grande qualità. Non abbiamo fatto respirare il Como. La squadra ha sbagliato qualche stop e qualche rifinitura, ma cresce insieme a Ederson e Lookman che stanno tornando in forma.

Il gruppo è fantastico, sul pezzo. Brescianini e Musah hanno dato un grande contributo, Maldini è entrato bene, Krstovic ha risposto bene ma era cotto perché non abituato a tutte queste partite. La squadra è in crescita e ha ottenuto bei risultati, la cosa negativa sono gli infortuni. Dobbiamo ripensare al nostro lavoro cercando di fare in modo che ne accadano di meno. La sosta capita al momento giusto per recuperare molti giocatori, anche se qualche Nazionale va via. 

Per me è stata la miglior partita della mia gestione, soprattutto considerando la fatica accumulata dopo la Champions e le tante assenze. I ragazzi hanno fatto una gara di grande intensità” (Ivan Juric).

“Volevamo vincere contro una squadra molto intensa che sa giocare molto bene a calcio. Abbiamo fatto una buona partita, ma il Como, che secondo me è fortissimo, è riuscito a pareggiare grazie a un gol incredibile. Personalmente sono contento del rientro dopo due partite, fisicamente stavo e mi sento bene. Sono contento delle mie risposte dopo l’infortunio di Torino, ho la possibilità di dimostrare sempre le mie qualità.

Morata è diverso da Douvika, perché ti viene tanto incontro ma poi cambia e gira, cerca spesso la profondità. Nonostante le caratteristiche diverse, però, non è che il mio modo di marcare sia poi cambiato molto. Juric chiede di salire anche ai difensori, poi dipende dalle situazioni in campo: l’allenatore non può prevederle tutte. Il calcio del mister mi piace tanto, mi ci sento importante” (Isak Hien).

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