Atalanta – Juventus 1-3 (0-0)
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini 6; Toloi 7, Palomino 6, Djimsiti 6; Hateboer 6, De Roon 6,5, Freuler 6,5 (40′ st Traore sv), Gosens 7,5 (27′ st Castagne 5,5); Pasalic 6; Barrow 6,5 (12′ st Muriel 6), Gomez 7. A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 4 Kjaer, 5 Masiello, 41 Ibañez, 13 Arana, 20 Da Riva, 90 Colley, 17 Piccoli. All.: Gasperini 7.
JUVENTUS (4-3-1-2): Szczesny 6,5; Cuadrado 7, Bonucci 6,5, De Ligt 7, De Sciglio 6; Khedira 6 (25′ st Emre Can 6), Pjanic 6, Bentancur 6 (13′ st Douglas Costa 6); Bernardeschi sv (26′ pt Ramsey 6); Dybala 7, Higuain 8. A disp.: 31 Pinsoglio, 77 Buffon, 24 Rugani, 28 Demiral, 13 Danilo, 14 Matuidi. All.: Sarri 7.
Arbitro: Rocchi di Firenze 6 (Peretti di Verona e Cecconi di Empoli, IV Doveri di Roma 1. Var Aureliano di Bologna, Avar Carbone di Napoli).
RETI: 11′ st Gosens (A), 29′ e 37′ st Higuain (J), 47′ st Dybala (J).
Note: pomeriggio uggioso, spettatori 20.899 di cui 4.293 paganti (incasso 224.639 euro) e 16.606 abbonati (quota 348.646,71 euro). Barrow sbaglia un rigore (traversa) al 17′ pt. Ammoniti Higuain, Palomino, Freuler, Gosens, Cuadrado, Toloi per gioco scorretto, Dybala e Gollini per proteste. Var: 3. Occasioni 12-8, nello specchio 8-5, legni 1-0. Corner 7-3, recupero 3′ e 6′.

Bergamo – Rigore sbagliato da Barrow, vantaggio di Gosens su assist del centravanti e alla fine Higuain-Dybala mettono la freccia per conservare la vetta. Il sunto di un Atalanta-Juventus da cinismo puro dei padroni del calcio tricolore, coi nerazzurri a pensare ora alla Dinamo Zagabria.
Parte bene la Dea con l’ascensore di Djimsiti (4′, alto) su angolo del Papu; tre minuti e Higuain carica Gollini uscito dall’area. Barrow inforca la bicicletta (8′) su palla da mancina dell’argentino, mentre la riposta di Dybala da piazzato (tackle di Palomino sul Pipita, 11′) si spegne a lato. Al 14′ il diagonale di Toloi appoggiato da Hateboer sul cambio campo di Freuler è centrale; due corsette cronometriche e Khedira allarga il gomito sulla scodellata del numero 10 oltre il vertice sinistro, ma Barrow calcia il penalty sulla sbarra orizzontale assistendo poi all’alzata di fronte di Pasalic. Un poker temporale e Higuain dal limite non angola non approfittando del liscio all’indietro dell’oriundo del Mato Grosso; più pericolosi Pasalic, che svetta al 23′ su traversone di Gosens chiamando Sczesny alla super parata nell’angolino (offside di Hateboer), e il pendolo olandese, che a ruota raccoglie la palla da sinistra del Papu allungata dal portiere polacco tirando addosso a De Sciglio che salva in scivolata.
A 16′ dalla pausa ci riprova Toloi da 25 metri , al 1′ di recupero Musa sbuccia da posizione defilata e al 2′ schema da punizione Gomez-Gosens-Toloi-Djimsiti con doppio tacco pretenzioso. Al rientro in campo calano i ritmi, la capolista si scopre un po’ e alla prima occasione concessa libera dalla strozza la gioia di Gosens, autore del taglio perfetto sul secondo palo per accarezzare in porta in elevazione l’ammollo stavolta perfetto di Barrow dal lato destro dell’area. Due minuti prima, estirada molle del Pipita su incursione dal centrosinistra di Ramsey. Al gambiano subentra Muriel, a Bentancur Douglas Costa che giostra largo tra le linee appaiato a Dybala. De Ligt stoppa il Ronaldito, quindi al ventesimo Gomez crossa da sinistra e Szczesny blocca. Al 22′ Dybala ne semina quattro ma non Toloi, in seguito folata di Muriel dal fondo per Freuler, smorzato in corner da Cuadrado. Di qua c’è Castagne per Gosens, Madama la acciuffa di rimpallo al 29′: Dybala sbatte sul belga, Palomino rinvia involontariamente sulla schiena di Pasalic che serve inavvertitamente Higuain, bravo a girarsi col sinistro e a incocciare nella deviazione di coscia di Toloi che spiazza il suo estremo difensore.
Al 33′ intervento imperfetto su Muriel del portiere ospite, quattro minuti ed è sorpasso, sempre con l’argentino, che insacca il radente su iniziativa di Dybala appoggiata da Cuadrado. Proteste per un mani precedente proprio del colombiano, in caduta, senza contare quello di Can (34′) per fermare il cross di Freuler, ma il Var dice no. A sbagliare, al 42′, ancora di sinistro, è l’eroe del sabato, sempre su iniziativa del numero 10. Che chiude la pratica su apertura del doppiettista sterzando su Berat e piazzandola sul palo del Gollo.
S.F.