5a giornata serie A – Torino, Allianz Stadium – sabato 27 settembre (ore 18)
Juventus – Atalanta 1-1 (0-1)
JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio 6; Gatti 5,5 (19’ st Joao Mario 7), Bremer (cap.) 6,5 (31’ st Cabal 7), Kelly 6,5; Kalulu 7, Koopmeiners, K. Thuram 6 (12’ st McKennie 6,5), Cambiaso 6,5; Adzic 5 (13’ st Vlahovic 5,5), Yildiz 6,5; Openda 6 (19’ st Zhegrova 6,5). A disp.: 1 Perin, 23 Pinsoglio; 24 Rugani, 18 Kostic, 5 Locatelli, 30 David. All.: Igor Tudor 6,5.
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi 7; Kossounou 4,5, Djimsiti 7, Ahanor 8; Bellanova 7, De Roon (cap.) 6, Pašalić 6,5, Zappacosta 6,5; Samardžić 7 (31’ st Musah 6), K. Sulemana 7 (16’ st De Ketelaere 6); Krstović 6 (37’ st Brescianini sv). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello; 40 Obrić, 47 Bernasconi, 13 Ederson, 11 Lookman, 70 Maldini. All.: Ivan Juric 7.
Arbitro: Sozza di Seregno 6,5 (Imperiale di Genova, Vecchi di Lamezia Terme; IV Marinelli di Tivoli. V.A.R. Meraviglia di Pistoia, A.V.A.R. Mariani di Aprilia).
RETI: 46’ pt K. Sulemana (A), 33’ st Cabal (J).
Note: pomeriggio uggioso e autunnale, spettatori 40.893 senza tifosi ospiti per decisione del CASMS. Ammoniti De Roon e Zappacosta per gioco scorretto. Espulso De Roon (gioco scorretto) per somma di ammonizioni al 35’ st. Tiri totali 23-12, nello specchio 9-2, parati 9-1, respinti/deviati 9-3, legni 1-0. Corner 14-5, recupero 3’ e 5’.Torino – Ancora Kamaldeen Sulemana, già gol e assist col Toro, gabbando Adzic da alfa a omega per fargliela passare sotto le gambe, ma Kossounou decide di fare il regalo sbucciando a favore di Cabal (controllo e sinistro in allungo impietoso sul primo palo davanti all’area piccola) un altrimenti innocuo crossetto di Joao Mario e addio sogni di gloria per un’ottima Atalanta sul campo della Juventus. In attesa della rivincita col Club Brugge martedì in Champions League a Bergamo, il bicchiere mezzo pieno è l’imbattibilità mantenuta alla prima vera prova del nove in campionato, a dispetto anche della zavorra del rosso a De Roon a un quarto d’ora dal gong, ma in fin dei conti per come s’era messa sono due punti persi. Schiacciati in fase difensiva per buona parte del primo tempo salvo ripartenze e manovrine senza esito benché abbastanza ficcanti, i bergamaschi, inizialmente salvati da un legno e dal loro estremo difensore, passano prima della pausa sul filo di lana di un pressing alto a livelli devastanti per la stucchevole costruzione dal basso altrui. A metà campo invertiti, l’ottavo risultato utile consecutivo all’Allianz Stadium non si conferma come la terza vittoria dal 2019 a oggi (2021, Zapata, e 2025, 9 marzo, poker, le precedenti nella miniserie) per il bis ciccato da Krstovic e per l’amnesia del nazionale della Costa d’Avorio.Scollinata la strizza del palo pieno di Kalulu, staccato sulla palla a rientrare di Yildiz sull’onda lunga del primo corner regalato dal controllo imperfetto di Kossounou. Zappacosta sovrastato dopo un minuto e dieci, Pasalic borseggiato al quarto scarso dall’ex Koopmeiners la cui corsa col destro s’infrange addosso all’estirada di Djimsiti per un altro tiro dalla bandierina. Oltre la manita cronometrica, l’alzata davanti alla lunetta di Krstovic sull’apertura della catena di sinistra col sorano a dargli la sfera è il primissimo squillo nerazzurro in maglia arancio. Tra nono e decimo, Cambiaso deve alzarla in angolo al destro di Ahanor, bravo a borseggiare Adzic sulla trequarti offensiva atalantina e inserirsi nel triangolo col centravanti compagno di squadra. Alla sporca dozzina, invece, torna in auge RoboKoop per il fantasista turco di casa, stoppato da Bellanova, mentre il montenegrino dei bergamaschi si tiene in canna un altro paio d’occasioni, allungandosi l’attrezzo lungo la ripartenza De Roon-Samardzic-Kamaldeen per poi spararla alle stelle dalla lunga con controllo e spostamento sul sinistro dopo una bella sterzata del tuttosinistro serbo alla sua destra (14’). La prima parata, però, tocca a Carnesecchi, al 16’, per togliere dall’angolino il rimorchio lungo di Adzic, servito dall’asse Cambiaso-Yildiz. Nemmeno il ventesimo ed è allarme rosso di nuovo per gli Juric-boys sulla botta di Thuram deviata da Pasalic con la coscia destra: il riminese tra i legni è spiazzato, ma c’è solo il sesto angolo juventino.Se verso metà frazione il gioco atalantino tra quinti si risolve nella palla lunghetta recuperata dall’ex Southampton per taglio e sinistro di Samardzic sopra la traversa, al 28’ Djimsiti gira fuori salendo in cielo a lato del primo palo sulla seconda traiettoria proprio di Laki dalla bandierina destra, conquistata dalla caparbietà in pressing dell’unico centravanti in rosa intromettendosi nel disimpegno all’indietro di Gatti per Bremer. Oltre la mezzora si rivedono gli uomini di Tudor con Adzic che spara fuori ricevendo dal suo pendolino sinistro in coda al nono corner juventino. Il bello e il brutto poco più tardi, quando Bellanova recupera il dieci nemico su crossetto di Kalulu e De Roon è costretto al fallo da giallo dopo la palla persa da Kossounou a favore del fratello d’arte Kephren. Adzic la tenta la terza volta, stavolta da fermo e a giro, obbligando al tuffetto il portiere ospite a mezz’altezza verso il palo lontano. Passato il minuto 38 il muro innavvertitamente di Krstovic impedisce a De Roon di trasformare nel vantaggio di seconda dai 25 metri l’angolo conquistato da Sulemana, chiuso dall’ex dei tre certificati della mutua due estati fa, mentre Ahanor si fa la bua al fianco dopo essersi visto spingere da Openda.Se quella di Yildiz al culmine di un giropalla lunghetto è una telefonata dal mezzo spigolo dettata dal partner di reparto chi di lì a poco perderà il boccino, Dino (Deenoh?) decide di aprire lo score. Fulmina Adzic e Di Gregorio fintando di destro per incrociare di sinistro come coi granata alle soglie dell’intervallo. Ma è ancora Honest, rendimento pazzesco, a mangiare nel piatto del connazionale di Nikola. Al rientro in campo il tunnel non riesce dopo la ripartenza De Roon-Krstovic dal lato destro al centro verso sinistra, ma è di Krstovic l’erroraccio da due a zero mancato sulla grande azione di Super Mario che lo lancia da sinistra per un mancino chiuso malissimo (7’). Al decimo, lo stesso devia dritto per dritto il tracciante di Bellanova su contrasto del centrale di competenza. Due minutini e Adzic, in giornata-no, allunga all’eccesso per Openda su pressione di Koopmeiners ai danni di un vatreno che in fase difendente spreca qualcosa di troppo. Al 17’ è di Pasalic la seconda conclusione bergamasca in porta deviando il traversone di Samardzic con Di Gregorio a sbracciare sopra la traversa, prima del tiro in curva servito da Kossounou e della stoppata di Cambiaso sulla svettata di Bellanova, ispirato dal fondo dalla new entry De Ketelaere (19’). Seconda metà del secondo tempo inaugurata dalla zuccata di Bremer da presa alta su decimo corner (23’), durante l’aumento delle frequenze della Juve, che dal nulla causa errore dell’ivoriano trova pari e superiorità numerica perché De Roon dà una manata a McKennie a duello perso. Sofferenza pura, adesso, e al 43’ e rotti Carnesecchi ne prende due a Koopmeiners, sulla punizione decentrata a destra per fallo da ammonizione di Zappacosta su Zhegrova, e McKennie che gli tira in bocca e nemmeno forte su angolo da mancina del volto noto spondato da Kalulu. Il romagnolo coi guanti deve sollevare busto e arti superiori sulla traiettoria infida di Zhegrova deviata da Pasalic al terzo di recupero e finisce qui.
SF
sabato 27 Settembre 2025

