“Amo la maglia numero 10 di Ronaldinho, il mio idolo di sempre, ho stravisto per quello che giocava a Bergamo e poi è andato al Siviglia, ho preso la 7 perché mi piaceva e non so venuto all’Atalanta per fare il sostituto di qualcuno. Poi è chiaro che mi ispiro a Lookman, oggi come oggi”. Kamaldeen Sulemana si presenta a Zingonia negando di essere il successore di Ademola, vicino all’Inter ma mai abbastanza (ballano 5 milioni), anche se lo nomina parecchie volte: “Cercherò di fare il mio meglio, mi piace molto imparare anche dai miei compagni. L’attacco ha tante personalità, tra Scamacca, De Ketelaere, Touré, Samardzic e ovviamente Lookman, da cui prendere esempio”.
Kamaldeen e Juric – “Sono molto felice dell’opportunità che mi hanno dato presidente, allenatore e staff. Juric non mi dirà perché mi ha scelto, ma so che sono un giocatore molto diretto, veloce, ho caratteristiche che possono portare alla squadra qualcosa di diverso. Di Ivan mi piace la mentalità forte, gli piace insegnare e gli piacciono i giocatori desiderosi di imparare. Ho una strada lunga davanti a me ma Ivan è un buon insegnante. Quando è arrivato al Southampton ha dimostrato una grande cultura del lavoro, la stessa che ho ritrovato all’Atalanta. Mi ci riconosco, perché lavoro duramente fin da quando ero un ragazzo in Ghana”.
“Non ho ancora avuto tempo di esplorare la città, ma quello che ho visto, tra clima e cibo, mi piace moltissimo. Faccio anche due lezioni di italiano alla settimana per poterlo parlare fluentemente il prima possibile.
Mi chiamano tutti ‘Dino’ anche perché c’è un altro Sulemana in squadra. Mi piacciono i dribbling e la creazione delle opportunità, sono un ragazzo giovane che vuole migliorarsi e devo imparare a dosarli.
La mia esperienza è basta su velocità e creatività. Sarà fondamentale fare del mio meglio ogni giorno e in ogni competizione: mi piace saltare l’uomo e creare occasioni.
Sono emozionato all’idea di fare la Champions. Sulla chiamata dell’Atalanta non ho avuto dubbi: sapendo che Juric è l’allenatore, non potevo fare scelta migliore.
Sono ovviamente un attaccante, un’ala. Mi piace segnare e fare assist. Ma dipende tanto dalla tattica, il mio obiettivo è essere un punto di riferimento per quello che serve alla squadra. La serie A è uno dei migliori campionati al mondo. L’Atalanta è salita alle luci delle ribalta e ne ho viste molte partite anche negli anni scorsi.
L’Atalanta mi dà la chance di competere in un campionato molto competitivo, di punta. Una bella vetrina anche nella prospettiva della Nazionale del Ghana. Un orgoglio anche per la mia famiglia” (Kamaldeen Sulemana).
“Ringraziamo Kamaldeen Sulemana per aver aderito al progetto. E’ giovane ma con esperienze anche a livello europeo, oltretutto ha lavorato con Ivan Juric che ha avuto modo di valutare le sue caratteristiche. Una piacevolissima sorpresa, è un ragazzo molto sveglio e ha già imparato a parlare italiano. Siamo sicuri che farà bene” (Luca Percassi, amministratore delegato dell’Atalanta).


giovedì 31 Luglio 2025


