Chievo – Atalanta 2-6 (2-1)
CHIEVO (4-3-3): Malaguti; Pavlev, Kaleba, Farrim (38′ st Anymah), Enyan; Tuzzo (22′ st Pina Nunes), Zuelli (38′ st Corti), Bertagnoli (cap., 38′ st Soragna); Juwara, Rovaglia, D’Amico (31′ st Metlika). A disp.: Boseggia, Raffa, Salvaterra, Rossi. All.: Paolo Mandelli.
ATALANTA (4-2-3-1): Carnesecchi; Zortea, Heidenreich (39′ st Kraja), Guth, Girgi; Delprato (cap.), Colpani (37′ st Da Riva); Peli (31′ st Traore), Kulusevski, Cambiaghi (31′ st Gyabuaa); Colley (37′ st Cortinovis). A disp.: Gelmi, Brogni, Milani, Bergonzi, Ghislandi, Pina Gomes, Louka. All.: Massimo Brambilla.
Arbitro: Marcenaro di Genova (Camilli di Foligno, De Angelis di Roma 2).
RETI: 16′ pt Colpani (A), 20′ pt D’Amico (C), 21′ pt Rovaglia (C), 7′ st Cambiaghi (A), 10′ e 20′ st Kulusevski (A), 28′ st Cambiaghi (A), 30′ st Peli (A).
Note: ammoniti Juwara, Heidenreich, Zortea, Tuzzo e Kaleba. Recupero 1′ e 2′.

Caselle di Sommacampagna (Verona) – Una controrimonta coi fiocchi. Grazie a Dejan Kulusevski, prestato al piano di sotto dalla prima squadra del Gasp, capace di ribaltarla in modo decisivo (8 in campionato, 10 in tutto) nella ripresa prima della chiusura a due del set. La Primavera dell’Atalanta si riserva parecchie emozioni sul campo del Chievo, ma alla fine ha largamente alla meglio e in classifica, a nove giorni dal prossimo match casalingo contro il Napoli (cinque alla fine della regular season), blinda il primo posto lasciando l’Inter a meno 7 (57 a 50). Un match tutt’altro che in discesa per i nerazzurrini, che sfiorato il vantaggio dal 9′ al 13′ con Peli (parato a terra), Zortea, lo stesso asso svedese del 2000 (di testa) su ammollo del trentino e Cambiaghi (palo interno), rompono il ghiaccio grazie all’assolo di Colpani (doppiettista nel 3-1 dell’andata, decimo in Elite) per poi subire il rovescio in due minuti scarsi con D’Amico, abile a insaccare sulla respinta di Carnesecchi aggirandolo, e Rovaglia in asse con Bertagnoli. La Baby Dea preme, eppure è Juwara (42′) a sprecare la chance, calciando sull’esterno anziché servire lo smarcatissimo capitano. Malaguti fa il suo, senza poter evitare il monologo ospite al rientro dal tunnel. Cambiaghi (settima e ottava stagionale oggi), l’altro scorer a campi invertiti, pareggia subito privo di opposizione davanti all’estremo di casa, quindi ci pensa Kulu a giro e una decina di corsette cronometriche più tardi incornando alla perfezione l’angolo del vice-capitano. Sfida virtualmente chiusa e squadre lunghe, premessa ideale ad altri due acuti: ancora il brianzolo e, a ruota, la terza dribblando il portiere del ghisalbese Peli. In più, l’ottima notizia del ritorno del centrale ceco David Heidenreich, a lungo fermo per problemi al ginocchio: la sua ultima partita risaliva al 9 novembre scorso col Milan a Zingonia.

S.F.