Jadran Gostol Trieste – Bergamo Basket 2014 72-58 (16-13, 34-27, 51-39)
JADRAN: Ban 13 (2/6, 3/6, 6 r., 5 ass.), Batich 3 (1/2, 1/2 tl, 6 ass.), Pregarc 3 (1/1 da 3), Milisavljevic 21 (5/10, 3/9, 2/2, 5 r.), Bianchini 9 (3/5, 3/4 tl); Demarchi 12 (1/4, 3/4, 1/2), Jakin, Persi 1 (1/2 tl), Malalan (k) (0/1 da 2), Ignjatovic (0/1, 0/1, 1 st.), De Petris 2 (0/4 da 2, 2/2 tl), Radja 8 (3/7, 2/3 tl, 9 r.. Coach: Gianluca Pozzecco.
T2 15/40, T3 10/21, TL 12/17. Rimbalzi 10-39 (Radja 9), assist 18 (Batich 6).
BB14: Simoncelli (k) (0/8 da 3, 5 ass.), Piccinni (0/1 da 2), Neri 13 (3/8, 1/3, 4/5, 6 r., 2 rec.), Bedini 10 (2/9, 1/2, 3/4, 5 r., 3 rec.), Gianoli 10 (2/3, 6/12 tl, 12 r., 2 st., 3 ass.); Gallizzi N.E., Clementi 9 (4/9, 0/4, 1/3), Bellarosa N.E., Manto 12 (1/3, 2/5, 4/6, Sackey 4 (1/3, 0/1, 2/2). Coach: Gabriele Grazzini.
T2 13/36, T3 4/23, TL 20/32. Rimbalzi 13-25 (Gianoli 12), assist 16 (Simoncelli 5).
Arbitri: Bragagnolo di Codroipo e Bastianel di San Vendemiano (cronometrista Garano di Trieste, 24 secondi Policastro di Trieste, statistiche Mezgec e Coletti di Trieste).
Note: parziali 16-13, 18-14, 17-12, 21-19. Timeout 3’56” B (11-1), 6’11” J (11-5), 16’04” J (29-19), 34’32” B (62-47). Fallo tecnico: Bedini 29’15” (49-37). Uscito per 5 falli: Bedini 35’56” (62-50).

Trieste – La Bergamo Basket 2014, senza l’apporto del suo play titolare Ezio Gallizzi, cede il passo allo Jadran Trieste e si accinge a chiudere il girone D di serie B Interregionale domenica 18 febbraio alle ore 18 al Centro Sportivo Italcementi contro Oderzo. “Una defezione nelle ultime ore che ci ha lasciato con la rotazione più corta nelle guardie – il commento di coach Gabriele Grazzini -. Riccardo Piccinni è partito in quintetto e in dieci minuti ha dato fiato a tutti gli altri. Ero assistente quando esordì in A2 contro l’Urania Milano: a breve ci lascerà per un’importante scelta di vita, il suo impegno è stato enorme”.

Il tecnico giallonero passa poi ad analizzare il match: “La partita s’è decisa nei primi minuti, non siamo stati aggressivi come volevamo. Abbiamo sbagliato tanti tiri aperti e lo Jadran ci ha chiuso vicino a canestro anche grazie a una maggiore stazza. Non siamo stati difensivamente all’altezza e gli avversari hanno fatto il 48 per cento da tre con tiri decisivi ogni volta che stavamo rimontando: siamo arrivati a pochi possessi dal prenderla in mano, ma non c’è mai stato un vero cambio d’inerzia. Possiamo fare meglio nei tiri da sotto e resistere meglio ai contatti, perché la seconda fase che ci aspetta richiederà queste caratteristiche. Paghiamo centimetri e 1-2 giocatori d’esperienza in rotazione in meno, senza nulla togliere alla freschezza e all’entusiasmo dei nostri giovani. Contro Oderzo ci teniamo a riscattare la sconfitta dell’andata (82-80, ndr), di pochi punti e pochissimi possessi”.

La cronaca. In avvio Bianchini e un Ban a due dimensioni piazzano il parzialone (9-1, 3′), con Gianoli a insaccarne la metà dalla lunetta sotto di 4, chiuso da Milisavljevic per la prima sospensione. Il canestro su azione può attendere e intanto sia Neri che Sackey lucrano al 100% da dove vale 1 per il meno 6 a metà del primo minitempo. L’arresto di Clementi (6’43”) oltre la linea dei personali riduce ulteriormente il gap inaugurando la serie dal campo, imitato da Neri, prima che Radja e Manto facciano scorrere ulteriormente lo score e Neri rintuzzi da 2 l’allunghino di Pregarc sulla seconda bomba locale.

Da fuori Trieste è in gas anche allo start del secondo quarto col lungo Milisavljevic (19-13) e le distanze restano tali anche con il botta e risposta Neri-Demarchi a 8′ dalla pausa luga. Per i gialloneri è la prima bomba, per Manto solo 1/2 ai liberi (22-17, ), per Milisavljevic un altro paniere dal dispari per poi acciuffare la doppia cifra personale sul +10 dei suoi a 5’09” da metà partita. Un giro dalla carità e c’è il massimo vantaggio, quindi Neri spezza in due la difesa servendo a Sackey un appoggio al tabellone, imitato da Simoncelli per Gianoli dopo un canestro di Radja. Bedini batte di fisico il figlio d’arte (31-23, 7’14”), di là l’altro lungo Bianchini ricuce il filo con la retina. Il medesimo fa 1/2 dalla carità come Gianoli e a fil di sirena è Manto a provare un riavvicinamento.

Il centro comasco mette subito due liberi nel terzo quarto prima di spendere il terzo fallo, raggiunto a metà frazioncina da Sackey, ma Bianchini e soprattutto Ban (43-31 dalla lunga, 5’42”) tengono Bergamo a un margine di sicurezza. A 3 e mezzo dall’ultima corsa di cronometro Clementi mette il secondo canestro del suo secondo tempo, ma lo Jadran scappa con Demarchi e il lungo più ispirato. De Petris scava il massimo solco (51-37) dopo un tecnico a Bedini, senza che Neri ammaini bandiera. L’ultimo periodo comincia con lo shootout Demarchi-Bedini, prosegue col nuovo massimo vantaggio di casa sul 56-42 e arriva al più 15 (62-47) grazie alla doppia tripla Milisavljevic-Ban a una manita cronometrica e mezzo dal gong. Manto ne estrae una seconda dal fodero dalla lunga contribuendo a tenere i cittadini sul pezzo fino alla fine insieme a Clementi, ma di là s’iscrive a referto anche il “dodicesimo” Persi per un successo meritato.