11a giornata (5a rit.) Play In-Out girone A serie B Interregionale – Trieste, Palasport “G. Calza” – mercoledì 16 aprile (ore 20)
Jadran Trieste – Unica Bergamo 79-67 (15-14, 34-31, 59-44)
JADRAN: Batich 7 (2/5, 1/6, 6 ass.), Demarchi 9 (2/6, 1/7, 2/2, 5 r., 9 ass.), Gobbato 22 (7/9, 1/2, 5/10, 3 rec.), Karapetrovic 8 (3/7, 2/2 tl, 7 r.), Milisavljevic 5 (1/3, 1/4, p r., 3 ass., 1 st.); Ban NE, Jakin 7 (1/2, 1/1, 2/2, 6 r.), Ignjatovic NE, Malalan (k) 2 (1/1, 0/1), De Petris, Besedic 19 (2/2, 5/6). Coach: Walter Vatovec.
T2 19/35, T3 10/27, TL 11/16 – rimbalzi 39 7+32 (Milisavljevic 9), assist 23 (Demarchi 9)
BLUOROBICA: Nespoli (k) 2 (1/3), Simoncelli 2 (1/4, 0/1, 8 ass., 3 rec.), Morelli (0/1, 0/3, 6 r.), Dembele 2 (1/2, 0/1, 5 r.), Leoni 17 (6/13, 5/5 tl, 10 r., 3 ass.); Dore 22 (3/8, 5/14, 1/2, 5 r.), Renella NE, Turel 6 (1/3, 1/5, 1/2, 1 st.), Mazzoleni 4 (2/3, 0/4, 5 r.), Odiphri (0/1), Markovic 12 (6/10, 4 r., 3 ass.). Coach: Marco Albanesi.
T2 21/48, T3 6/28, TL 7/9 – rimbalzi 45 17+28 (Leoni 10), assist 17 (Simoncelli 8)
Arbitri: Bragagnolo di Codroipo e Angeli di Corcovado.
Note: parziali 15-14, 19-17, 25-13, 20-23. Antisportivo a Dembele 21’30” (40-31)

Trieste – Il recupero da 18 a 3 punti di gap prima di andare sott’acqua di nuovo non basta, quando si hanno il fiato corto e la mano fredda. Quarta sconfitta su nove giocate, classifica sempre intruppata a quota 20 e reazione psicologica o tecnica quasi assenti, a dispetto di un Dore mai domoe un Leoni ottimo, al ko al fotofinish di sabato scorso a Bergamo con San Bonifacio. Niente cambio di marcia soprattutto in difesa coi lunghi locali a prenderci da fuori e rituale discontinuità nelle due metà campo impediscono alla Bluorobica di giocarsi le speranze residue di podio nell’orologio Play In-Out in casa dello Jadran Trieste, già capace di sorprendere i cttadini all’andata. Rimane solo la trasferta venerdì 25 dalla capolista Jesolo per definire la griglia dei playout con semifinali e finali per non retrocedere in C Gold.

Dore, top scorer bergamasco, con una bomba per ciascuno dei minitempi prima della pausa lunga prova anzitutto invano la fuga per il controsorpasso pesante (da 0-3) sul 13-5 per poi far risalire i suoi dal meno 7 (29-22) determinato dalla tripla mancina di Jakim a una manciata di minuti dalla sirena corta, ma né un Leoni dal ritorno di fiamma dopo un ottimo avvio né la guardia di Sassari riescono a tenerla in parità causa deragliamento di Gobbato al fotofinish proprio dalla lunga.

Gli altri due canestri di Batich e del lungo Milisavljevic al rientro sul parquet, entrambo sbloccatisi dalla virgola, accoppiati all’1+2 ancora dell’esterno di casa e un appoggio del pivot, significano massimo svantaggio per gli arancioblù oltre doppia cifra, perché dopo un tris cronometrico siamo 45-31. Dore, Mazzoleni su scarico di Markovic e lo stesso serbo cercano di salvare l’onore, ma un altro dispari dell’altro centro di casa Besedic nella seconda metà del terzo periodo dice 53-35 e un’altra conclusione dalla distanza del più prolifico e intraprendente della rotazione di Albanesi può solo riaccendere una flebile fiammella di speranza sotto 55-40 a 3′ dall’ultimo cambio cronometrico.

A rimetterla a tiro di frustata di polso, il paio da nothing but net di Dore (quinta della erata>) e Turel per il meno 5 (65-60) a sei scarsi dai titoli di coda. Il baby urgnanese ci mette i liberi del meno 3. Markovic sbaglia da zero metri al tabellone eper poi sfondare sul 67-62 a tre e mezzo ancora da giocare e la seconda e la terza indovinate dal divano da Besedic la decidono. A 1’34” il gioco leoniano da 2+1 (75-65) è vano al pari dell’ultimo terzo tempo per limare appena lo svantaggio.