“In ventiquattro anni siamo stati sempre fedeli alla nostra filosofia. Ci sono cinque corazzate lombarde in A1 e noi come reclutamento ci affidiamo agli unicorni in mezzo al bosco. Ma se i migliori otto atleti vanno in Ncaa, i nostri top player hanno più possibilità di scalare le categorie. Siamo ancora orgogliosamente controcorrente”
. È un Paolo Andreini a difesa della mission sociale, nella nuova sede operativa di Levate nelle zona industriale di via Caravaggi 12, ad aprire la stagione delle novità della Bluorobica: “Abbiamo una nuova casa, la Palestra Flores alla Celadina, che ci solleva dalla preoccupazione di dover trovare una nuova casa dopo gli annunciati lavori all’Italcementi. Un impianto consono alle nostre esigenze – continua il presidente -. Più raccolto, ma adatto alla nostra nicchia. E abbiamo un allenatore importante per completare la formazione dei nostri atleti, Cesare Ciocca, che torna di fatto sul luogo del delitto perché era partito proprio dai vivai. Abbiamo già ricevuto richieste da categorie superiori, ma noi proseguiamo nel percorso del reclutamento, usando Scuola Basket Treviglio e Lussana come massa critica sul territorio, e del coinvolgimento del territorio stesso. C’è tempo per verificare cosa non ha funzionato e cosa si può fare meglio”.
“Una sfida che mi affascina e un po’ mi preoccupa, tornare a occuparmi di giovani dopo un quarto di secolo. Ho ricevuto un’offerta dalla B Nazionale ma con Andreini ero in parola fin dalla sua telefonata dal 20 maggio. Ritorno qui nel ricordo di Carlo Ballini, con cui fondammo la SBT, e Raffaele Martini, che porto sempre nel mio cuore”, la premessa di Cece.
Il coach bassaiolo difende le sue scelte: “L’obiettivo è allineare ragazzi che abbiano voglia di dare, che buttino via il telefonino e tornino a esprimere emozioni in palestra. È stata una scelta di vita e di pallacanestro, per riavvicinarmi alla mia famiglia e dimenticare Mestre, dove mi era stato promesso che sarei stato al centro del progetto e invece sono stato esonerato dopo tre partite di campionato anche subendo insulti, quasi una deriva da calcio – spiega Ciocca -. Il mantra Bluorobica è creare giocatori. E sono loro i primi a dover capire che prima di chiedere devono necessariamente dare. Nella costruzione del roster staremo attenti soprattutto a queste caratteristiche”.
Novità anche sul piano societario, con la promozione di Maicol Panzini a direttore generale, “occupandosi a trecentosessanta gradi di area sportiva, medica, logistica, comunicazione e marketing”, come precisa Andreini. “Ringrazio Paolo e Marco Albanesi per la fiducia, l’amministrazione comunale e anche Volley Bergamo 1991 per la nuova casa. Il mio compito principale è di fare crescere la società anche fuori dal campo, con l’aiuto di SWS Agency – dichiara Panzini -. C’è stato un investimento notevole nella foresteria, dove siamo passati dagli otto ai dodici ragazzi ospitati da tutti i continenti. Albanesi si occuperà anche di reclutamento di Under 13 e 14. Io ringrazio lo staff di Marcella Messina, assessore allo sport del Comune di Bergamo, nelle persone di Simona Gava e Maura Panarese per la disponibilità della Palestra Flores”.
Parola al direttore tecnico Marco Albanesi, reduce dalla salvezza in B Interregionale ai playout dopo i playoff disputati alla prima partecipazione Bluorobica a campionati senior: “Con Cece ci siamo sempre ammirati e stimati reciprocamente, compio volentieri il passo indietro per lasciargli la panchina perché ha esperienza da coach ai livelli alti cui ogni giocatore cresciuto da noi deve e può aspirare. Siamo e restiamo un settore giovanile, Ciocca rappresenta e sintetizza al meglio le nostre due anime bergamasca e trevigliese. Ora la macchina ha il suo pilota, al settore tecnico la responsabilità di alimentarla. Siamo un sistema consolidato coi giovani al centro, bisogna farli maturare”.
Non manca l’augurio dell’assessore allo sport: “La pallacanestro è fondamentale per la diffusione tra i giovani della cultura sportiva, ho tentato di indirizzarvi mio figlio che poi però ha deciso di darsi al calcio – sorride Messina -. A livello di impiantistica, col nuovo palasport in dirittura d’arrivo nel 2027, l’obiettivo era tenere le squadre degli sport verticali in città. Stringendoci un po’, ci stiamo riuscendo”. Infine, Matteo Castellazzi, key account manager Intred: “La decisione di sponsorizzare Bluorobica va nella direzione della valorizzazione della cultura sportiva e anche della lotta al bullismo che è la mission sociale dell’azienda”.
S.F.


lunedì 30 Giugno 2025


