Calusco d’Adda (Bg) – Avvicinarsi alla storia delle aziende del nostro territorio è come aprire un libro affascinante, fatto di inizi umili, di impegno, di sacrifici, di intuizioni, sfide e, in ultimo, innovazione.
È una storia comune, ma con mille sfaccettature, mille orditi che si intrecciano nella vita di tante famiglie che hanno voluto “mettersi in gioco” fino a diventare eccellenze ed esempi virtuosi. In questo “tessuto industriale” si inserisce a pieno titolo la BOLIS CARLO Srl che proprio in questi giorni ha festeggiato i suoi primi 70 anni. Nella prestigiosa location del Gate 4 presso il Kilometro Rosso di Bergamo, la famiglia Bolis ha voluto incontrare i propri amici, fornitori e clienti per celebrare insieme un traguardo che non è solo storia.
Magistralmente accolti da Cristina, Giorgio e Stefano, figli del fondatore Carlo, si è potuto constatare come l’efficienza e l’organizzazione sono parte del DNA di questa famiglia.
L’azienda nacque ad Erve (Lc) nel 1953 quando papà Carlo, reduce dalla prigionia operosa in Germania (occupato presso le ferrovie tedesche) decise di mettere a frutto le proprie conoscenze tecniche applicandosi nel settore “accessori per tapparelle”. Seduti attorno ad un tavolo di legno – parole della figlia Cristina – i cinque componenti della famiglia hanno vissuto e costruito quello che adesso è da considerarsi un vero e proprio punto di riferimento per il settore a livello internazionale. Non tutti sanno che Carlo realizzò anche la “chiavetta” per aprire le scatole della carne Simmenthal prima di dedicarsi anima e corpo ai ganci per tapparella ed ai rulli ottagonali in ferro, vera e propria invenzione di questa azienda. Dei ricordi della famiglia Bolis ha parlato anche in un breve intervento il Sindaco di Erve, Giancarlo Valsecchi, amico di famiglia, che ha ricordato con emozione quanto questa attività ha nobilitato nel tempo la sua comunità.
La sede operativa, per esigenze logistiche, si trasferì poi a Calolziocorte (1993), Cisano Bergamasco (2000) e Calusco d’Adda. Dal 2010 si diede avvio al processo di esternalizzazione di alcune lavorazioni mentre nel 2016 – con particolare fierezza Stefano Bolis ha sottolineato questo passaggio – prendono avvio i progetti collegiali e di squadra che vedono coinvolti tutti i dipendenti in un processo di condivisione ed ascolto in tutti i momenti produttivi aziendali.
L’azienda è ora entrata a far parte del prestigioso Consorzio Intellimech che annovera le principali aziende bergamasche, un’entità in grado di aumentare l’efficienza produttiva nel necessario processo di consolidamento del 4.0 nel settore della meccatronica.
Scorrendo il catalogo troviamo avvolgitori, placche, cassette, pulegge, rulli per tapparelle e tende da sole, telai, motori ed accessori, e tutto quanto ruota intorno a questa speciale produzione.
Oggi l’azienda può contare su un gruppo di lavoro affiatato, composto anche da molti giovani e da una continuità aziendale assicurata dalla “terza generazione”, inserita in un gruppo coeso e dalla forte passione. Non a caso il motto che troviamo nel sito aziendale recita “Professionalità, tecnica, cuore”.
Alla presidente Cristina Bolis abbiamo chiesto alcune considerazioni su questo 70°.
Cristina, quanta emozione e fierezza nel raccontare il lavoro di papà ed il vostro.
“Papà è stato un grande esempio, un gigante! Ci ha insegnato la dedizione al lavoro e l’amore per la famiglia, tutto vissuto non come un dovere e quindi con gioia”.
Dalle parole sue e dei suoi fratelli Stefano e Giorgio abbiamo colto soprattutto la consapevolezza che il vostro è stato un cammino lungo, non privo di ostacoli, ma sempre vissuto con grande passione e determinazione.
“Cammino lungo, mai finito, ma come già detto passione e dedizione danno a tutto un senso. Abbiamo affrontato irte salite e dolci discese… e come si dice siamo ancora qui con lo stesso entusiasmo e voglia di fare”.
Uno dei fattori vincenti è stato anche il coinvolgimento dei vostri dipendenti nel progetto di ascolto e condivisione “sul campo”. Un atteggiamento che non si sempre si riscontra nelle aziende, soprattutto quando cominciano ad avere dimensioni importanti. È questo il segreto del vostro successo?
“Come abbiamo spiegato, è un percorso iniziato nel 2016 con il supporto di Bergamo Sviluppo, Azienda speciale della Camera di Commercio di Bergamo che finanzia corsi e percorsi per le imprese bergamasche. Oggi, nel 2023, facciamo ufficialmente parte del Consorzio Intellimech – KilometroRosso – centro di ricerca ed innovazione tecnologica – aggregatore di imprese e di open innovation. Penso, però, che fosse già nel nostro DNA. Papà, vero precursore dei tempi, aveva già un rapporto particolare con i dipendenti, abbiamo in azienda ragazze da oltre 30 anni, ancora assunte da lui che ci hanno seguito nei vari trasferimenti tra Erve e Calusco d’Adda, attuale sede”.
La serata al Kilometro Rosso ha messo in evidenza la vostra attenzione ai dettagli, non a caso, riportata anche in un momento di festa e di celebrazione. Avete in programma altri eventi per questo anno così importante per la vostra azienda?
“Nel mese di novembre saremo presenti, come facciamo da diversi anni, al MADE EXPO che si terrà al quartiere fieristico di Rho, Fiera importantissima di settore. Stiamo pensando ad un evento davvero importante ma che vorrei, per scaramanzia, non spoilerare”.
Il cammino della Bolis Carlo è solo iniziato, con un gruppo di lavoro che non lascia nulla al caso, pronto ad evolversi ulteriormente (l’entrata nel Consorzio Intellimech ne è una prova evidente) ma tenendo fermi i principi di papà, “scintilla operosa” dalla quale questa splendida realtà industriale ha preso avvio. Ci piace pensarlo sornione mentre si adopera con i suoi attrezzi rudimentali, per l’epoca, con lo sfondo sonoro delle fresche acque del torrente Gallavesa. Quelle acque che nel tempo hanno portato via i pensieri e le notti insonni e distribuito il successo per un’idea ora conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.
Giuseppe De Carli