Che non sarà un ritorno in campo allegro e spensierato, forse, lo sapevamo già. Eppure, sorprende la quantità di movimenti societari che lasciano presagire un’autentica rivoluzione, nel panorama delle categorie e dei campionati che verranno. L’ultimo scossone, in ordine cronologico, viene da Calcinate, dove è ormai dato assodato che la Calcinatese rinuncerà alla Seconda categoria, aderendo all’ipotesi del declassamento e dunque del ritorno in Terza. Nulla di così sensazionale, semmai ha prevalso la volontà di mantenere fedelmente un organico che non può prescindere da un gruppo di amici collaudato, gravato evidentemente anche dal dato anagrafico. Nessuna spasmodica ricerca dei giovani, tantomeno si assisterà a quella corsa agli accorgimenti che ogni salto di categoria contempla. La Calcinatese riparte, semplicemente, da un’identità chiara e precisa e da una rosa di nomi che rimanda a un glorioso passato: su tutti Cristian Bellina, anima e cervello del progetto, e poi Daniel Bombardieri, Franco Terzi, Diego Vavassori, i fratelli Capoferri. Solo per citarne alcuni. L’unico vero avvicendamento riguarderà proprio uno dei due fratelli, dato che Sebastian Capoferri, classe ’82, autentico totem del dilettantismo, sarà con tutta probabilità il nuovo allenatore, dopo l’uscita di scena di Luciano Sanga, che ha avuto l’ok dalla società per vagliare eventuali proposte provenienti da categorie superiori. Nulla vieta che l’ex tecnico di Casazza e Nuova Valcavallina possa fare ritorno, ma nel frattempo è Capoferri ad aver espresso la disponibilità ad assumere la guida tecnica, gettando di fatto le premesse verso un nuovo corso che sa certamente di sfida. L’ormai ex centrocampista, tra Ghisalba, Pontirolo e Calcinate nell’ultima fase della sua carriera da giocatore, cambia dunque mansioni e apre un nuovo esaltante capitolo della propria vita sportiva. Quanto all’organico, non saranno parte della nuova avventura né Ivan Manzoni, regista di centrocampo pluridecorato, né Fabio Zamblera, forse uno degli elementi più rappresentativi del dilettantismo dell’ultimo decennio, dall’alto dei trascorsi nel professionismo vissuti nella prima parte della carriera. Per entrambi, va profilandosi il ritiro dall’attività agonistica. Contatto a margine dell’ufficializzazione riguardante mister Capoferri, Cristian Bellina puntualizza alcuni aspetti della vicenda-Sanga: “Non volevamo tenerlo sulle spine in un momento di incertezza, con il rischio di fargli perdere determinate chiamate e lasciarlo infine a piedi. Gli abbiamo consigliato di tenersi libero, così da poter valutare qualsiasi tipo di proposte, ma allo stesso tempo gli è stato precisato che lui a Calcinate è sempre il benvenuto. Ad ora, con un mercato che per noi non registrerà particolare fermento, lui potrà sempre essere il nostro uomo-ombra; una sorta di responsabile tecnico che, laddove lo riterrà necessario, potrà sempre dire la sua. Per quel poco che abbiamo avuto modo di condividere sul campo, il Sanga allenatore e il Sanga uomo hanno dimostrato grande attaccamento alla realtà di Calcinate, esibendo prima di tutto professionalità e serietà. Per la rosa che andremo ad allestire, la caccia ai volponi non è mai finita. Ci mancano due centrali di centrocampo. Se qualche elemento che può vantare esperienza in categorie superiori vorrà sposare il progetto Calcinatese, noi saremo ben attenti a valutare questo tipo di candidatura”.
Nik