Via un danese, Rasmus Hojlund (al Manchester United), se ne fa un altro. Ma più che di nazionalità, ovviamente, è di reparto la logica sottesa all’interesse degli scout dell’Atalanta per Gustav Isaksen, nato a Hjerk il 19 aprile di 22 anni fa, avversario in maglia Midtjylland (in cui gioca tuttora) nel girone di Champions League per 8 minuti più recupero nell’1-1 di Bergamo senza pubblico (per il Covid-19) il primo dicembre di tre anni fa. Nazionale della Danimarca, finora soltanto fino all’Under 21, per inciso.

Il 2001 danese, all around (1,81 di statura e molto agile) in grado di ricoprire tutte le posizioni offensive anche se tendenzialmente sarebbe un’ala, è reduce da un’annata monstre da 45 partite su tre fronti con ben 22 gol, di cui un paio alla Lazio nel girone (F) di Europa League, e una decina di assist. Ha sempre e solo giocato per il suo attuale club, esplodendo però solo di recente (139 match e 33 gol più 18 assist in tutto): ha già disputato 2 turni di Superligaen e 1 di qualificazione all’Europa League contro i lussemburghesi del Progrès Niederkhorn.