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di Matteo Bonfanti
Incazzature coi colleghi a parte, adoro Gasperini, un sognatore che sta tentando di far capire agli atalantini che il gioco del calcio può anche essere meraviglioso. Qui c’è un’altra idea del pallone, è quella dei giornalisti vicini all’attuale proprietà, quelli che dettavano la formazione prima a Colantuono, poi a Reja, i cronisti-tifosi che si esaltano quando vedono lo spirito bergamasco, tanta noia, avversari da malmenare e palla costantemente in tribuna, con capitan Bellini sempre in campo. Sarà dura per Gasp che ce li ha già tutti contro e “che oggi rischia indipendentemente dal risultato”.
Il motivo? Berisha e Petagna dal primo (e nella vittoria interna col Napoli i migliori dei ventidue, assoluti artefici dell’1-0), Sportiello e Paloschi in panchina. Con la conseguente perdita economica per il club perché gli ultimi due si svalutano. Valevano insieme un tesoretto intorno ai 15 milioni, ora si vendono in coppia (forse) a 3. E per i nostri giornalisti sportivi è un casino perché l’Atalanta non deve vincere, ma guadagnare.