Fabrizio Carcano

La maledizione delle Cenerentole. Che stregano la Dea.
All’indomani della sconfitta casalinga contro la Spal riemerge un vecchio spettro cabalistico.
Quello delle ultime della classe, i peggiori avversari per l’Atalanta di Gasperini che distrugge le grandi e si esalta sui campi importanti ma fatica con le piccole.
Nello splendido quadriennio gasperiniano i nerazzurri hanno sempre sofferto con le squadre in lotta per la retrocessione o comunque in lotta per la salvezza.
Qualche esempio? Il Benevento a zero punti dopo undici partite venne domato con un risicato 1-0 nel finale, il Chievo in caduta libera lo scorso anno venne a Bergamo a pareggiare, l’Empoli ha sempre venduto cara la pelle, cedendo nel tempo di recupero (un gol di D’Alessandro a tempo scaduto, lo ricordate?) o beffando la Dea al novantesimo.
E ancora chi ricorda la sconfitta 1-3 con l’Udinese di Zapata o le tre sconfitte casalinghe consecutive con il Cagliari?
Ecco sono queste le partite più difficili per l’Atalanta.
E un paio di volte l’anno capita di incrociare queste Cenerentole e di avere problemi.
Ma la forza della Dea è quella di ripartire sempre più forte e convinta dopo questi scivoloni…