La riconferma di Fabio Spampatti sulla panchina della Pradalunghese, fresca di salto in Eccellenza, apre ufficialmente il toto-allenatori, indiziato per ricoprire un ruolo cruciale nella lunga e scoppiettante estate del mercato. Un passo più formale che altro, quello compiuto dalla società del presidente Fiammarelli, chiamata nel contempo a varare robuste sinergie verso la definizione della Juvenes Pradalunghese che verrà. Allo stesso tempo, però, prende forma un monito che chiama in causa l’intera scena dilettantistica, dinanzi alle mutazioni e alle esigenze che vanno parandosi nel calcio di casa nostra. È dato oggettivo allora che, dinanzi al flop che ha contraddistinto determinate realtà guidate dai cosiddetti allenatori di grido, faccia da contraltare la performance del cosiddetto nuovo che avanza: tecnici giovani, magari agli esordi sulla scena delle prime squadre, lesti a centrare l’obiettivo attingendo alla sintonia con il gruppo e alla forza garantita da idee fresche e innovative. L’exploit di “Spampa Gol”, una volta bomber osannato e pluridecorato, è da inquadrare nell’impatto di un tecnico alle prime armi eppur vecchia maniera, abile a non mollare mai la presa dinanzi alle criticità via via presentatesi dinanzi allo squadrone biancorosso. Le questioni più prettamente di campo, certo, con l’insidia, apparsa ai più sorprendente, operata da San Pellegrino e Colognese. Ma anche i fattori extra-campo, con l’incognita legata alla pandemia da Covid-19 e il conseguente corollario di rinvii e partite a singhiozzo. Non ultimo, le defezioni piovute talvolta a raffica: una su tutte, il grave infortunio occorso ad Alessio Tiraboschi, innestato in rosa soltanto pochi giorni prima e dunque mai veramente a disposizione. Per mister Spampatti, dunque, una riconferma scontata, ma anche sostanziosa, atta a tributare il doveroso omaggio nei confronti di un tecnico che, come compete ai volponi più avvezzi alla scena, ha saputo porre la dovuta attenzione alla fase difensiva, gettando le basi per una corazzata che trova la miglior virtù nel dato riguardante i gol incassati in stagione. Le 17 reti subìte valgono, infatti, non soltanto lo status di miglior difesa del girone C, ma anche il secondo posto, in Lombardia, nella platonica graduatoria comprensiva di squadre di Promozione ed Eccellenza. Solo la Solbiatese ha saputo fare meglio di una Pradalunghese compatta e dalle idee, quelle suffragate dal suo mirabile condottiero, estremamente chiare.
Nik