Il covid non ferma il grande cuore della Gandinese, che sta lavorando quotidianamente per allargare il suo vivaio ai nati nelle annate 2009 e 2010. Intanto ecco il nuovo responsabile del settore giovanile ed è un volto arcinoto del calcio bergamasco, Matteo Bonomi. L’ex geniale fantasista di mille corazzate di Serie D, ora in campo proprio per i rossoneri di Gandino, in Seconda categoria, già da due anni è al lavoro anche come allenatore dei Giovanissimi, affiancato da Omar Moretti e da Enrico Botta. Ora sarà il coordinatore del vivaio, sempre in collaborazione con gli altri elementi chiave del progetto delle giovanili della Gandinese, ossia Giuseppe Ricuperati, Massimo Canali e Oriano Signori.
 “L’idea è di allestire la formazione Esordienti, così da avere tutte e tre le formazioni chiave di ogni vivaio, visto che abbiamo già sia i Giovanissimi che gli Allievi – racconta Matteo, uno dei giocatori più forti ad avere calpestato i campi della nostra provincia -. Come nuovo responsabile seguirò la linea tracciata in questi anni da Beppe e Massimo, due persone splendide, che con i ragazzi e con i loro genitori ci sanno un sacco fare. Alla guida degli Allievi hanno vinto la battaglia più bella, alcuni nostri ragazzi sono stati chiamati da un grande club della nostra zona, noi glielo abbiamo comunicato e loro hanno voluto restare con noi perché a Gandino ci si diverte, senza la minima pressione riguardo ai risultati, ma con un’immensa voglia di fare gruppo, diventando amici, la cosa più importante per ogni dirigente della Gandinese. Centrali sono la crescita tecnica, la dedizione e l’impegno, ma anche la felicità di stare insieme”.
Allenamenti nella struttura sportiva che è un gioiello del paese, il Gandinese Stadium, obiettivi che sono quelli che muovono tutta la dirigenza e gli staff tecnici della società: ossia imparare a giocare a pallone, ma sempre nel massimo divertimento. “La nostra idea è quella, un vivaio che sia anche una risorsa dal punto di vista sociale per il nostro paese e per quelli vicini, una grande famiglia che regali sempre il sorriso ai propri tesserati perché il calcio deve essere soprattutto divertimento – racconta ancora Matteo, ex professionista con la maglia della Pro Vercelli -. Il nostro spirito è anche quello di dare una mano alle famiglie nel processo di crescita dei loro figli. Le nostre porte sono aperte a tutti. Ci piacerebbe allargare anche i due gruppi che già abbiamo in casa, quelli delle annate 2005, 2006, 2007 e 2008. Stiamo anche coinvolgendo alcuni grandi nomi del panorama calcistico della valle, chiedendogli di scendere in campo come allenatori in un vivaio che vorremmo far diventare ogni anno più grande”.
Che dire? Se il buongiorno si vede dal mattino, a Gandino stanno organizzando un anno pieno di sole. “Mi piacerebbe che il mio ruolo fosse anche una sorta di collegamento continuo tra allenatori e ragazzi e tra mister e genitori, tramite riunioni mensili per capire cosa va e cosa non va – spiega ancora Matteo -. Quello di cui sono sicuro è che sarò sempre al campo e mai dietro a una scrivania”.
Entusiasmo, ma anche grande cura nei dettagli, marchio di fabbrica sia della vecchia Gandinese, quella targata Tonino Bosio, che di quella odierna fondata nel 2015 dall’onnipresente  ds Giorgio Robecchi insieme a Luca Picinali e a Francesco Castelli. Quest’ultimo, in occasione del rifacimento del campo, a fine 2018, ha passato la carica di presidente  a Carmelo Canali. E proprio con le belle parole del pres, per tutti Melo, chiudiamo il nostro articolo: “Non ci muovono interessi economici, ma solo la passione per questo bellissimo sport, che è uno dei modi più belli per stare insieme divertendosi e imparando delle regole importanti, che valgono anche nella vita”.
Matteo Bonfanti
Nelle foto due immagini di Matteo Bonomi, piede fatato del calcio bergamasco