Mille e dodici giorni dopo riecco Marco Sportiello tra i pali nerazzurri. L’ultima volta era stata in una fredda serata di dicembre, in un turno infrasettimanale: era il 20 dicembre 2016 e l’Atalanta batteva l’Empoli 2-1 in rimonta, con una rete al 90’ di D’Alessandro.
Quasi tre anni fa. Poi la parentesi di un anno e mezzo a Firenze e la successiva a Frosinone.
Fino al ritorno in maglia nerazzurra, debuttando nella serata trionfale di Reggio Emilia.
“Per me non era una partita come tutte le altre, anche se qualche partita in Serie A l’ho fatta. L’ho vissuta un po’ come il mio esordio, con molta emozione. Per fortuna è andata bene”, ha spiegato a fine gara il 27enne portiere brianzolo.
Già concentrato come tutti i suoi compagni sulla sfida di martedì a San Siro contro lo Shakthar.
“Siamo carichi. Vogliamo riprenderci quello che abbiamo perso due settimane fa a Zagabria, non ci meritavamo un esordio del genere. La squadra lavora ogni giorno con un’intensità incredibile, e ha grandi giocatori che alzano il livello tecnico”.