Buongiorno,
con la presente Vorrei mettere per iscritto e informare il Presidente del Comitato Regionale della Lombardia e tutte le società sportive di un mio semplice pensiero.
Son nel calcio giocato  da oltre 35 anni e da dieci anni mi interesso e curo l’ attività di base di una società sportiva che vive di volontariato.
Nel mio  mandato di allenatore e istruttore scuola calcio ho visto negli ultimi anni un notevole aumento di partecipazione di bambini e di bambine, di iscrizioni di squadre piccoli amici e pulcini.
E questo fermento giova ai bambini/e che a 4/5 anni si lanciano in questo fantastico mondo del calcio perché vogliono emulare i loro idoli (Cristiano Ronaldo, Messi, Icardi, Dybala e Papu Gomez).
Ma se da un lato i numeri dell’ attività NON agonistica crescono di anno di anno invece i ragazzi di 13/14/15 anni (cat.  Giovanissimi e Allievi)   abbandonano il mondo del calcio perché vengono meno le aspettative o perché delusi per vari motivi.
Con il passare degli anni tantissime società stanno investendo nel settore giovanile per poter offrire un servizio adeguato e per essere al passo dei tempi.
E fin qui faccio i complimenti alle federazioni, ai comuni, alle società sportive, ai volontari.
Di contro cosa succede?
Che durante le feste scuole calcio (annate 2009/2010/2011)  sul campo ci sono osservatori di tutte le società professionistiche della regione e osservatori di società blasonate della nostra provincia.
Che durante le partite dei piccoli amici e primi calci 2008/2009  gli stessi chiedono e ricevono (purtroppo) le distinte dei bambini che forse sono di fronte alla loro prima partita ufficiale.
Che durante le partite dei pulcini (2006-2007-2008) 2009  gli stessi chiedono e ricevono (purtroppo) le distinte dei bambini.
Che durante le partite degli esordienti (2004/2005/2006) gli stessi chiedono e ricevono (purtroppo) le distinte dei ragazzi.

STIAMO PARLANDO DI ATTIVITA’ NON AGONISTICA.
E con questo meccanismo queste figure (pagate) si avvicinano al ragazzo, individuano il genitore.
E qui inizia il MALE DEL CALCIO.
Il bambino e la bambina a questa età chiedono di giocare e non di essere contesi da un mondo che non gli appartiene.
Spesso sento dire una mamma, che e’ diventata la vera “procuratrice” del proprio figlio, che e’ il bambino che sceglie di accettare la nuova avventura.
Tutti vorrebbero giocare nella Nazionale Italiana ma ci sono modi, tempi e obiettivi.
Qui in questa giungla di osservatori, procuratori, sponsor, ecc. nessuno ha cuore della giusta ed equilibrata crescita del bambino o del ragazzo.
Ai vari corsi di aggiornamento si dice che 1 giocatore su 60000 diventa professionista, e gli altri?
Utilizzati solo per fare la regola dei giovani e poi vengono snobbati.
Io non  voglio  andare oltre, ho già rubato del Vostro prezioso tempo, ma vorrei dire alla federazione gioco calcio di investire e di tutelare il NOSTRO SETTORE GIOVANILE e di limitare l’ accanimento su questi piccoli campioni che chiedono sono di divertirsi e di dare un calcio al pallone.
Alla Federazione chiedo di verificare e multare quelle società che fanno  allenare 3 volte a  settimana i bambini di 8/9/10 anni, che li fanno  giocare il sabato e la domenica. (roba da SERIE A).
Chiedete ai fisioterapisti quanti bambini hanno in cura perché hanno le ginocchia lesionate per traumi, per “usura”, per il non corretto riposo del corpo.
Alla Federazione chiedo di verificare se queste società allenano o fanno giocare tesserati di altre società sportive che non hanno MAI ricevuto nulla osta e copia visita medica e soprattutto

NON HANNO COPERTURA ASSICURATIVA.
(MA I PRESIDENTI SANNO CHE RISPONDONO LEGALMENTE E PENALMENTE  DI TUTTO CIO’?)
Alla Federazione chiedo di non multare le società sportive se sbagliano ad inviare o compilare i referti arbitrali, ma di istituire una “squadra” che possa tutelare il movimento del calcio, tutelare tutti i diritti dei  bambini/e come stabilito dalla UEFA.
Alla Federazione chiedo di allontanare dal calcio tutte le persone che traggono profitto per se stessi.
Alla Federazione chiedo che sino all’ attività  NON agonistica i ragazzi rimangano all’ oratorio, nella propria squadra del paese. ( famoso tesseramento pluriennale).
Alla Federazione chiedo di dare un futuro a questi ragazzi!   Gioie e non dolori.
grazie

Presidente
ASD ATLETIC ALMENNO S.B.
Lorenzo Manzolini