Una bellissima storia di sport, di sogni, di opportunità, tutto questo racchiuso nel fantastico percorso che ha portato il Boca Boltiere, società dell’oratorio della bassa, alla finale di Junior Tim Cup, il prestigioso torneo organizzato dalla Lega Serie A, che a partire dal 2013, riserva a più di 6mila oratori e 83mila ragazzi, la possibilità di sfidarsi e guadagnarsi l’accesso alla finale di Roma.
La squadra guidata da Cristian Previtali e dal suo secondo Alessio Pirola ha scalzato tutte le concorrenti fino ad arrivare a giocarsi l’ambitissimo posto in finale allo Stadio Olimpico di Roma prima della finale di Coppa Italia tra Inter e Fiorentina.
Mister Previtali ci spiega come è stato trovarsi sul prato dello Stadio Olimpico: “Entrare nello stadio è stata una forte emozione, le tribune e le curve iniziavano già a riempirsi di tifosi, quindi anche per i ragazzi è stato impagabile”.
Il torneo era strutturato partendo da un mini girone da tre provinciale, il Boca si è ritrovato a sfidare lo Sporting OVZ di Verdellino e l’USO Sforzatica: “Noi siamo una squadra a 11 a differenza delle altre che avevamo nel girone, quindi inizialmente ho deciso di far giocare un po’ tutti. Il girone l’abbiamo passato agilmente a pieni punti”. Il primo passa verso la gloria, prendersi il primo posto del girone. Alla finale provinciale si è presentato l’Oratorio Chignolo: “Abbiamo superato bene anche quest’ostacolo e siamo andati avanti allo spareggio regionale”.
Arriva quindi il momento della finale regionale, alla provincia di Bergamo tocca quella di Cremona, il 16 aprile al campo sportivo dell’oratorio di Celadina si presenta la Ti.Cu.Vi.Ge., l’Unità pastorale di Ticengo, Cumignano, Villa Campagna e Genivolta. La partita ha un epilogo da film: il Boca è sotto di tre gol a 5 minuti dalla fine, ma i ragazzi di Boltiere tirano fuori quella grinta e quella voglia di non mollare mai che contraddistingue il popolo bergamasco e, a pochi secondi dal fischio finale, pareggiano. Ai rigori non c’è storia, i cremonesi devono arrendersi, quelli del Boca sono dei cecchini e al quinto rigore strappano il pass per le final eight a Roma. L’emozione è incontenibile, sono tutti orgogliosi dei loro ragazzi che stanno vivendo un sogno e che non vogliono essere svegliati.
Arriva il 23 maggio, si parte tutti insieme per la capitale, i ragazzi non si vogliono più fermare, vogliono prendersi questa finale. La formula della final eight è semplice: due gironi da quattro squadre, le prime due vanno all’Olimpico. Il Boca capita nel girone con Bologna, Lecce e Genova. La prima partita è con gli emiliani: “E’ stata una partita senza storia, siamo stati avanti tutto il tempo, poi loro all’ultimo hanno guadagnato una punizione dal limite e hanno pareggiato. A fine partita i ragazzi erano sfiduciati, pensavano di aver rovinato un percorso che li ha portati fino a qui. Io però gli ho parlato gli ho detto che non c’era nessun problema, saremmo andati a vincere le altre due partite e ci saremmo presi la finale, infatti così è andata”. Nelle successive due partite si è rivista quella grinta e determinazione che li ha contraddistinti e portati fino a li: “Nella seconda partita e nella terza hanno tirato fuori tutto ciò che avevano dentro, prima abbiamo vinto 4-0 contro Lecce, poi nella gara più difficile e tesa del girone ci siamo presi il primo posto vincendo 2-0, contro Genova”. Il sogno di ogni ragazzo di potersi giocare quella finale è realtà.
24 maggio 2023, atto conclusivo della Junior Tim Cup, il Boca è arrivato in finale contro l’Oratorio Sant’Eustachio, il sogno di calcare il prato dell’Olimpico è realtà, nessuno li ha svegliati, ora sono lì. Sono arrivati a un passo, ma purtroppo all’ultimo gradino il Boca si è dovuto fermare. Qualcuno diceva che le finali non vanno giocate ma vanno vinte, ma cosa vuoi dire a questi ragazzi? Il percorso intrapreso è stato meraviglioso, la sconfitta per 3-1 non può macchiare un viaggio pieno di difficoltà, rimonte, momenti incredibili e momenti in cui vorresti solo mollare tutto e andartene. Questo è il calcio e questi ragazzi l’hanno provato sulla loro pelle, alla fine il risultato è stato relativo, come ci dice anche il mister, ma la storia che hanno scritto, difficilmente uscirà dalle loro menti e dalla comunità che li ha seguiti e educati fin da piccoli.
Il mister vuole dedicare ancora qualche parola a questa esperienza fantastica: “Il risultato è stato un po’ bugiardo, perché anche in finale ce la siamo giocata alla grande, ma un palo e le parate del loro portiere ci hanno impedito di vincere. La gioia rimane comunque ed è tanta, penso che quello che abbiamo fatto ci rimarrà impresso per sempre. Voglio ringraziare la società Boca Boltiere che da quando è nata, da 10 anni a questa parte, ha iniziato un progetto serio che insegna i valori dello sport e del calcio ai ragazzi, crescendo prima uomini e poi calciatori. Voglio fare i complimenti ai miei ragazzi che fino alla fine ci hanno creduto e sono arrivati fino a qui”.

Ecco i nomi dei protagonisti di questa splendida cavalcata:  Giuseppe Anzalone, Mateu Beu, Michele Benjamin Bustamante Rodriguez, Alessandro Capizzi, Andrea Caputo, Mirko Cavalleri, Sebastiano Gambirasio, Cristian Gargiulo, Michael Ina, Davide Jakelich, Michael Serpa, Christian Teli, Luca  Emanuele Teruzzi, Filippo Vitali. Allenatore: Cristian Previtali. Dirigente: Alessio Pirola.

Matteo Beni