“Non reciteremo la parte delle comparse”. Il claret & blue day, mancato la settimana precedente per la tenace resistenza dei cittadini della Virescit, ha illuminato Gazzaniga col settebello della Nembrese del presidente onorario Pietro Birolini, contitolare del ruolo con quello effettivo Giuseppe Amico: “Abbiamo rispettato i programmi tenendoci i ragazzi che l’anno scorso erano in Seconda – ha affermato il vertice storico dei basso-seriani, tra i protagonisti del nuovo corso societario -. Il finale di campionato ci sta servendo per preparare la finale del Trofeo, speriamo di portare a casa anche quello”. Il Curno, avversario nel “Preda” il prossimo 11 maggio a Calusco d’Adda, è bell’e avvisato.

I blaugrana, anche se preferiscono essere identificati all’inglese avendo adottato con l’anno nuovo i colori sociali del West Ham, hanno sbaragliato la concorrenza dall’alto della cogestione dei due allenatori praticamente pari grado, Giancarlo Botti e Alessandro Adobati. A salto di categoria centrato, s’è espresso il primo per dare voce alle good vibrations dell’ambiente, forte di un quoziente reti irreale di 92 a 14: “Siamo riusciti a non perder neanche una partita, abbiamo fatto tantissimi gol e ne abbiamo subiti pochi, abbiamo costruito questa vittoria con l’impegno e la mentalità. Dopo tutto dalla scorsa stagione avevamo perso 14 elementi: ripartire dalla Terza poteva essere frustrante, eppure tutti si sono messi al servizio di chi segna”.

Leggi Yassine Elouaaid, classe 2001, 27 reti, una dozzina in più del grassobbiese Nicolò Ignoti Parenti,  ma anche il difensore-goleador Massimo Terzi ha detto la sua sfiorando la doppia cifra. Una società presente a tutto tondo, col settore giovanile a organico pieno tra Scuola Calcio e Juniores, accentuando l’impegno per il sociale attraverso l’accordo con l’Atalanta dei dirigenti Davide Zenoni (mister della Over 40, direttore sportivo e consigliere insieme al fratello Emanuele), Gianmario Lesmo e Gabriele Birolini per il progetto Atalanta For Special, tesserati della Nembrese 1913 che tiene alta sul pennone la bandiera dell’inclusività e del pallone per tutti. Perché il calcio non è solo questione di tecnica.

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