Con l’attività di famiglia rallentata per via del lockdown si dedica all’online e conquista il Web, diventando a colpi di follower una star dei social. Accade ad Almè, dove dal 1961 è attiva “Da Carelli”, specializzata nella vendita di salumi e formaggi nei mercati comunali di mezza provincia. Complice il periodo di stop forzato legato alla pandemia Andrea Carelli, terza generazione al timone dell’azienda, ha nell’ultimo anno dato una nuova direzione al lavoro implementandolo grazie alle vendite online. “Il nostro core business è sempre stato quello dei mercati, ma coltivavo l’idea di rinnovare l’azienda con un tocco in più di modernità – racconta Andrea, che dal 2008 lavora al fianco del padre Luigi -. A marzo dello scorso anno siamo stati fermi per un mese e mezzo, allora ho deciso di accelerare questo processo aprendo i profili social aziendali per sponsorizzare le consegne a domicilio”. Ma Andrea va oltre: grazie alla sua simpatia e al modo accattivante di presentare i prodotti, “Da Carelli” conquista rapidamente follower su follower (oggi ne conta oltre 15 mila) e le vendite sul sito – inaugurato in autunno e dove conquista sempre più spazio l’offerta di carne selezionata – si impennano. Oggi quindi l’attività è sdoppiata: da una parte prosegue il lavoro nei mercati – dove le file sono non solo aumentate, ma anche ringiovanite, visto il nuovo target di clientela conquistato da Andrea -, dall’altra nel laboratorio di Almè si lavora a pieno ritmo per preparare le spedizioni refrigerate di prodotti che raggiungono mezza Italia. E che conquistano anche grandi esperti come Valerio Braschi, vincitore della sesta edizione di Masterchef Italia, che sempre sui social si è più volte sperticato in lodi importanti per la carne “del Carelli”. Una pioggia di consensi che porterà presto a nuove collaborazioni, anche “vip”: “Sono molto amico del bartender Bruno Vanzan e di Roberto Valbuzzi (protagonisti di “Cortesie per gli ospiti”, ndr), sto già lavorando a nuove idee per coinvolgerli – anticipa Andrea Carelli -. Il mio obiettivo è quello di creare una cultura nella carne nuova: in Italia siamo abituati a volerla magra, rossa, invece io cerco di far capire che c’è anche altro, e che soprattutto in certi casi non bisogna solo andare alla ricerca del prezzo”. Quali sono i tagli più ricercati? “Ne abbiamo davvero di diversi tipi, per esempio possiamo offrire ben sette tipi di bresaola – precisa Carelli -. Poi ci sono alcune eccellenze: dalla Picanha di Wagyu a quella di Fassona, tanto per fare qualche esempio, mentre ultimamente mi sta dando molte soddisfazioni il diaframma, un taglio particolare in grado di stupire tutti i clienti che la assaggiano per il suo sapore e la sua resa sulla griglia”.

Fabio Spaterna