Azzano San Paolo“Un torneo sentito, partecipato, con voglia di rimettersi in gioco ed entusiasmo palpabili. Intitolarlo alla Rinascita ha significato creare i presupposti per il suo successo, in nome di chi non c’è più ma anche per gettare le basi di una crescita continua del nostro movimento”. Parola di presidente della Uisp di Bergamo, Francesca Vedrietti. L’ovvia soddisfazione per l’organizzazione esemplare di una kermesse compressa, col titolo Over 35 del pallone arrivato all’ottava settimana di competizione, a pelo d’erba artificiale ha lasciato il posto alla commemorazione dei due numi tutelari delle contendenti, gli spiriti guida che dall’alto hanno gettato una luce di sereno in una nottata uggiosa quanto infuocata dalla contesa senza esclusione di colpi. “Ciao Nicky, la dedica campeggiante sulle maglie di chi ha iscritto il proprio nome sull’albo d’oro dopo un anno e mezzo di stop per il maledetto virus. Sì, perché la Carbosint ha trionfato per Nicola Brambati, una delle vittime dei tempi bui che si spera siano ormai alle spalle, così come la Onis, “Pippo nel cuore” stampigliato sul petto, favorita alla vigilia, ha lottato in nome di Filippo Spinosa: “Che dovessero essere le due finaliste l’ha voluto il destino”, il commento del membro del comitato provinciale Fabio Spaterna. Per i i boys in orange è stato il bello della prima volta dopo tanti vani assalti al titolo. In mezzo alla pioggerella stile fumo di Londra del venerdì sera azzanese, ecco il lampo di Michele Maffeis, un lob perfetto a scendere sotto la traversa, al 6′ della ripresa.

Il tesseramento in extremis del superbomber del calcio nostrano, Michele Ravasio, tenuto a bada dal duo-muraglia Zorzi-Pargoletti capace di recuperi prodigiosi, ha garantito grazie ai raddoppi di marcatura qualche autostrada di troppo aperta ai cursori nel primo tempo lungo la navata difensiva dei vincitori, bravi a resistere all’assedio al fortino nella prima mezzora. Zanotti alza sopra il montante la punizione mancina dall’out destro di Monzani (4′), rintuzzando poi a guantoni serrati il tentativo del capitano Albani Rocchetti a cronometro bissato, da posizione troppo defilata per pungere. La conclusione in porta per chi non sa ancora che metterà il naso avanti si lascia aspettare parecchio, leggi Pauzzi di seconda a tiro del ventesimo, mentre un ottovolante di lancette più tardi Cerea, il capitano originale secondo distinta, autore di aperture illuminanti quanto fraintese dai partner di linea che cederà le insegne del comando al veterano Oscar Plebani, uno capace di esultare nascondendo le lacrime per prorompere in quel “Nicola è qui con noi e sempre ci sarà, il cammino l’abbiamo iniziato con lui” alle premiazioni, con la moglie Antonella Migliorati a porgergli il trofeo e la targa commemorativa, ritirata dal player-manager Pierangelo Carminati per gli amici di Pippo.

Al rientro dal tunnel, subito l’occasionissima del punto di svolta. Se Grigorescu è bravissimo a calare la saracinesca sul tiro dal limite della punta di diamante altrui, Artina, il secondo del dai e vai, alza la mira in spaccata da due passi. Il vantaggio fende la partita da spartiacque, innalzandone il tono agonistico fino ai due rossi comminati dall’arbitro Cortesi ad Albani Rocchetti (15′), colpevole di avergli abbassato la mano dopo un giallo insieme a Pauzzi per reciproche scorrettezze e al lama Cocchiararo (altro mastino maiuscolo) a una sporca dozzina dal gong per una scorrettezza da nervi tesi a Carminati: “Sul piano tecnico, atletico e psicologico una ripartenza così compressa nel tempo non sarebbe stata facile per nessuno – l’osservazione di Maurizio Casapollo, coordinatore del settore arbitrale Uisp Lombardia -. Per un anno e mezzo s’è arbitrato dal divano in salotto, webinar di aggiornamento a parte. La fame di giocare s’è vista tutta: finalmente siamo tornati a divertirci con la palla tra i piedi”. Una scorpacciata magari senza posate, ma a volte l’appetito combinato al dolore fa brutti scherzi. Intanto trema la traversa della Carbosint (9′) sul sinistro di Boattino, deviata dalla mano dell’uomo tra i pali e forse da qualcuno più in su e ci sono i colpi di coda nerazzurri su cui s’abbatte la scure dell’imprecisione, vedi il bolide dell’avanzante Scognamiglio (21′), lo spreco di Isacchi (27′) sullo scarico dell’eterno ragazzo di Bergamo Alta e l’esterno collo in corsa di Insinna su la di Daniele Salvi (28′), fino al doppio tentativo di Cerea di metterla in cassaforte allo scadere, punizione respinta e tap-in alle stelle. Da quelle Nicky e Pippo hanno guardato giù: “E’ stato davvero il Torneo della Rinascita, sentito, vissuto e partecipato – chiosa la Presidentessa bergamasca -. Dal cambio della guardia dello scorso autunno abbiamo affrontato mesi di rodaggio all’interno di un organismo complesso come il nostro. Ma quando si torna all’undici contro undici diventa tutto più facile. Grazie anche all’encomiabile lavoro di Fabio, che in poco tempo ha organizzato 7 giornate di campionato e le fasi finali. Insieme alla comunità torniamo a vivere e respirare anche noi dell’Unione Italiana Sport per Tutti”. Per il bomber della manifestazione Giuseppe Currò, ben 11 nel sacco a ‘sto giro, ha ritirato la scarpa d’argento mister Ezio Cingarlini per i Vecchi Amici Comun Nuovo.

Onis – Carbosint Gesteam 0-1 (0-0)
ONIS (4-4-2): Felix Grigorescu; Giuseppe Viganò, Alberto Scognamiglio, Mirco Monzani, Daniele Salvi; Tommaso Albani Rocchetti (cap.), Michele Isacchi, Giorgio Bruletti, Diego Locatelli; Michele Ravasio, Giuseppe Insinna. Cambi: Enrico Belotti, Alessandro Imberti, Pierangelo Carminati (allenatore), Ivan Roattino.
CARBOSINT (4-4-2): Angiolino Zanotti; Luca Ciglioni, Sergio Zorzi, Giuseppe Pargoletti, Fabrizio Cocchiararo; Paolo Bonati, Luigi Plebani, Roberto Pauzzi, Raffaele Artina; Giovanni Magri, Fabiano Cerea (cap.). Cambi: Massimiliano Vescovi, Dario Curnis, Michele Maffeis, Luigi Pezzotta, Oscar Plebani, Roberto Belotti, Alberto Serughetti. Staff: Sandro Pietta (dirigente), Dario Chiodini e Michele Finazzi.
Arbitro: Cortesi (Vavassori e Scotti).
RETE: 6′ st Maffeis (C).
Note: ammoniti Albani Rocchetti e Pauzzi per reciproche scorrettezze, Pargoletti per gioco scorretto. Espulsi Albani Rocchetti al 15′ st e Cocchiararo al 25′ st per comportamento non regolamentare. Tiri totali 10-8, nello specchio 4-2, respinti/deviati 3-2, parati 4-2, legni 1-0. Corner 4-1, recupero 1′ e 7′.