Bologna – Atalanta 3-2 (2-2)
BOLOGNA (4-2-3-1): Bagnolini 8; Nezirevic 6,5, Diop 6, Amey (cap.) 6, Baroncioni 6,5; Hodzic 6 (40′ st Lai sv), Rosetti 6; Menegazzo 7, Byar 7, Ravaglioli 6,5 (31′ st Mangiameli 6,5); Ebone 7,5 (44′ st Tonin sv). A disp.: 12 Pessina, 23 Gasperini; 7 Kongslev, 18 Idaro, 24 Zonta, 55 Nesi, 65 Tordiglione, 73 De Luca. All.: Luca Vigiani 7.
ATALANTA (3-4-1-2): Pardel 6; Guerini (cap.) 6 (42′ st Orlando sv), Tavanti 6,5, Tornaghi 5,5 (30′ st Obric 5,5); Ghezzi 6,5, Manzoni 6, Riccio 7 (24′ st Cassa 6,5), Armstrong 6; Bonanomi 7 (23′ st Mensah 5,5); Fiogbe 6,5, Vavassori 6. A disp.: 35 Torriani, 39 Zanchi; 3 Simonetto, 26 Jonsson, 28 Martinelli, 30 Capac. All.: Giovanni Bosi 6.
Arbitro: Totaro di Lecce (Dell’Arciprete di Vasto, Romaniello di Napoli).
RETI: 14′ pt Ravaglioli (B), 36′ pt Ebone (B), 42′ pt Tavanti (A), 43′ pt Riccio (A), 41′ st Ebone (B).
Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 150. Ammoniti Menegazzo, Bosi (all. A), Guerini, Mensah e Ravaglioli. Occasioni da gol 6-8, tiri totali 6-10, parati 1-4, respinti/deviati 1-1. Corner 4-4, recupero 0′ e 4′.

Bologna – Due minuti scarsi per riacciuffarla dopo la quasi stesa Ravaglioli-Ebone, ma la Primavera dell’Atalanta alza la testa solo temporaneamente e soprattutto illusoriamente con la primizia di Tavanti per pareggiare poi subito dopo, entro l’intervallo, col tap-in di Riccio. Nel finale, però, Ebone converte l’unica occasione per i suoi timbrando di fatto la salvezza per il Bologna a Casteldebole. Reduci dal successo firmato Vlahovic a Formello con la Lazio, cui restano appaiati a quota 55, ora i nerazzurrini devono difendere il terzo posto (Roma a 61 a due giornate dal termine e irraggiungibile per via degli scontri diretti): niente Final Four, ci sarà un turno playoff, oggi come oggi col Torino sesto (la quinta è il Sassuolo). Alla Baby Dea rimangono le ultime due di regular season col Verona (sabato 11 maggio, ore 15) in casa e l’Inter capolista.
Senza Vlahovic, tornato con gol settimana scorsa e rientrato nell’Under 23 in vista dei playoff di C col Trento di dopodomani, inizio lento ma con due episodi chiave nel giro di un amen: al 5′ Byar imbecca il destro a giro del futuro marcatore dal limite, largo non di troppo sul secondo palo, due minuti prima della collisione tra Diop e Fiogbe che gli prende la linea di fondo vendendone steso per tutti tranne che per l’arbitro, lesto a indicare palla piena. Peccato ci fosse la gamba del beninese davanti. A quasi due lancette del quarto d’ora, il rilancio di Hodzic su una rimessa laterale con lancio basso di Tavanti subito carpito, la difesa della palla di Ebone per la corsa a incrociando gli altri due centrali difensivi lasciati sul posto e l’asssit per il diagonale a pelo d’erba dalla destra dell’area, davanti a quella piccola. Al 17′ Bagnolini deve sventare in tuffo la mischia provocata dalla punizione a rientrare di Bonanomi; al ventesimo, sponda di Riccio per il rinvio corto di Amey addosso a Manzoni, che davanti a sé trova Nezirovic, bravo a vanificare un mischione a difesa schierata innescato dal pallone di Guerini dall’out destro.
Si combina poco e il contrappasso è la doccia fredda di Ebone sul tracciante basso di Menegazzo tra vertice destro e lato corto, rischiando pure il tris con la bordata centrale ma improvvisa di Nezirovic da fuori per tentare di risolvere il flipper innescato da Baroncioni con lo scarico della punta centrale per il primo marcatore stoppato dal dimezzatore di lì a poco: Pardel, pur in controtempo, sventa di pugno. Poco più tardi Vavassori viene steso dal tiratore bolognese e Bonanomi pennella lo schema per l’incornata del perno nerazzurro, quindi la fuga della catena di destra con Fiogbe in scia a Ghezzi per il rimorchio pro italobrasiliano: il guantato di casa può solo respingerne l’esterno destro, non la seccata del figlio d’arte, a segno a Formello settimana scorsa e alla terza stagionale, appena sotto la traversa.
La ripresa sembra iniziare ancora a ritmi balneari, smentiti e accelerati però allorché Bagnolini dice di no alla schiacciata del firmatario del 2 pari, pescato all’altezza del secondo palo dalla palombella del suo trequartista. Decimo scollinato, successica occasione al 31′ quando Vavassori devia male di mezza tempia il traversone del pendolino destro di Grassobbio e la terza, forse la più evidente, con la corsa forsennata di Cassa fermata dal piede sinistro di Bagnolini, roba da metterla di potenza da due passi a nove sinfonie dal novantesimo. Invece arriva la beffa sull’asse Byar-Mangiameli per la doppietta aperta sul mancino del terminale unico rossoblù. Vavassori a rimorchio di Cassa si fa ipnotizzare dal baluardo di casa e finisce tutto sulla frustata in elevazione del più lungo in campo. Impalpabile esordio del mediano ghanese Anthony Mensah.