Atalanta – Juventus 0-1 (0-1)
ATALANTA (3-4-1-2): Pardel 6,5; Tornaghi 6,5, Guerini (cap.) 6, Regonesi 5,5 (12′ st Tavanti 6); Ghezzi 5,5 (1′ st Capac 6,5), Manzoni 6,5, Colombo 6,5, Armstrong 6 (41′ st Orlando sv); Bonanomi 6 (21′ st Riccio 6,5); Castiello 6 (12′ st Camara 6), Fiogbe 6,5. A disp.: Torriani, Obric, Simonetto, Mensah, Ragnoli Galli, Jonsson. All.: Giovanni Bosi 6.
JUVENTUS (3-4-2-1): Vinarcik 7; Savio 7, A. Montero 6,5, Gil 6,5; Turco 6,5, Owosu 6,5 (21′ st Ngana 5,5), Florea 6, Pagnucco (cap.) 6,5 (25′ st Firman 5); Crapisto 6,5 (33′ st Boufandar 6), Anghelè 7 (25′ st Grosso 6); Mancini 6,5 (33′ st Pugno 6,5). A disp.: Radu, Martinez Crous, Biggi, Giorgi, Scienza, Finocchiaro. All.: Paolo Montero 6,5.
Arbitro: Galipò di Firenze 6 (Tomasi di Schio, Pandolfo di Castelfranco Veneto).
RETE: 30′ pt Anghelè (J).
Note: primo pomeriggio soleggiato, spettatori 150. Ammoniti Owusu, Regonesi, Savio per gioco scorretto, Boufandar e Colombo per reciproche scorrettezze, Firman per comportamento non regolamentare, Bosi (all. A.) per proteste al 44′ pt. Espulso Firman per rissa a partita conclusa. Occasioni da gol 10-9, tiri totali 17-8, parati 3-3, respinti/deviati 7-0. Corner 8-4, recupero 1′ e 5′.

Alzano Lombardo – Ko a Cagliari, ko anche a domicilio al cospetto della Juventus che conserva con una vittoria dopo due mesi una tenue speranza di acciuffare i playoff. La Primavera dell’Atalanta stecca, arrendendosi al vantaggio esterno del diagonalista Anghelè suggerito da Savio e aiutato dal palo interno. Una capitolazione alla mezzora, ma senza resa, viste le occasioni sprecate in serie specie nella più pimpante ripresa. Si resta quarti a quota 52, senza poter controsorpassare la Lazio; ora, da qui al gong della stagione regolare, tre trasferte su quattro: nel nido dell’Aquila, appunto, diretta concorrente,  e dal Bologna per sfondare il muro di maggio, quindi il Verona al “Carillo Pesenti Pigna” e l’Inter.

Al quinto Fiogbe e Tornaghi sbattono contro il muro sull’angolo numero uno di Manzoni dalla destra, mentre il beninese sgancia in seguito un pretenzioso destro un metro dietro il vertice sinistro che a cronometro raddoppiato significa solo terzo tiro di casa. Al quarto d’ora lo zero a zero è salvato dalla doppia respinta di Pardel sul sinistro a incrociare aperto a Owusu da Mancini dal lato corto a sinistra e quindi sul tap-in ravvicinatissimo di Turco, prima che l’omonimo dell’ex difensore della Dea ora alla Roma svetti senza misura sull’onda del primo tiro dalla bandierina ospite. Sofferenze a intermittenza, tra un tentativo di costruzione e l’altro, vedi asse Crapisto-Florea spezzato dal recupero manzoniano, il trequartista che scopre di avere anche la seconda fase. Mezzora scollinata e ancora zero al quoto in avanti, dove Colombo pensa di cavarsela con la berta dalla grandissima ben sopra la traversa a più di cinque dalla pausa.

La ripresa, cominciata con la punizione autoprocurata di Bonanomi poco sopra l’incrocio dopo la carica proprio del rompighiaccio (2′), prosegue con la mischia furibonda al decimo scatenata dall’angolo sinistro da Bonanomi che porta Mancini e Savio a immolarsi sulla riga di porta per dire no alla svettata di Tornaghi e all’ultima ribattuta di Capac aprendo il piattone mancino, dopo l’intervento anche di Guerini in gioco aereo e Castiello a due riprese. Tra 12′ e il quarto d’ora, due rintocchi bianconeri con Montero junior che alza il suggerimento di prima del suo marcatore dal secondo corner dei suoi e dello stesso Anghelè che da fuori saggia i riflessi del polacco tra i legni, ma è Manzoni a mangiarsi il pareggio calciando a lato di controbalzo in accompagnamento al contropiede scaricato e rimorchiato da Capac.
Lo stesso rumeno alza la mira stile Candas nel primo tempo: dietro, diagonale di Tornaghi per chiudere in fallo di fondo Turco nel duetto con Mancini. 1-1 ancora sfiorato dalla Baby Dea, quando Riccio sale in cielo davanti al secolo palo, assecondato dalla sponda di Fiogbe sul pallone a rientrare dalla destra di Colombo (27′) ma non da Vinarcik che la leva letteralmente dall’angolo basso alla propria sinistra.
Se il sinistro dalla lunetta di Crapisto non spaventa nessuno, le controsterzate di Capac all’ala sinistra provocano sempre brividi (32′) pur senza mirino abbassato a sufficienza e tra la new entry Pugno e il suo estremo difensore sono due altri salvataggi sulla linea, all’ottantesimo, sulla girata di Fiogbe spondata da Tornaghi e sulla svettata del difensore di turno. Ngana sbaglia il bis alzando il vassoietto di Pugno, Candas medesimo non riesce a piegare le mani a Vinarcik sul pallone da destra spondato da Camara.

 

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