Primavera 1, 5a giornata – Zingonia, Centro Sportivo Bortolotti (campo 2) – domenica 21 settembre (10.45)
Atalanta Under 20 – Inter Under 20 (0-0)
ATALANTA (3-4-2-1): Anelli 6,5; Parmiggiani 6, Maffessoli 7, Ramaj (cap.) 7; Arrigoni 6 (32′ st S. Mouisse 6), Steffanoni 7, Mencaraglia 6,5 (25′ st Galafassi 6), Leandri 6,5; Artesani 7 (32′ st Mungari sv), Bono 6,5 (25′ st Gerard Ruiz 6,5); Cakolli 5,5 (42′ st Baldo sv). A disp.: Sonzogni, Rinaldi, Bilać, Michieletto, Aliprandi, G. Percassi. All.: Giovanni Bosi 6,5.
INTER (4-3-3): Farronato 6,5; Della Mora 6,5,  Bovio 6, Mackiewicz 6 (1′ st Breda 7), Marello 7; Zarate 6 (19′ st Zanchetta 6), Cerpelletti (cap.) 6,5 (42′ st Moressa sv), Vukoje 6; Romano 6,5, Iddrissou 5,5 (29′ st Kukulis 6), Pinotti 5,5 (19′ st El Mahboubi 6,5). A disp.: Taho, Gomez, Ballo, La Torre, Williamson. All.: Benito Carbone.
Arbitro: Rossini di Torino 7 (Daghetta di Lecco, Cadirola di Torino). 
Note: ammonito Maffessoli per gioco scorretto. Tiri totali 12-7, nello specchio 2-1, parati 2-1, respinti/deviati 2-2, legni 1-0. Corner 7-6. Recupero 0′ e 5′.

Zingonia – Con l’Inter la Primavera dell’Atalanta centra il tre pareggio su cinque giornate di campionato, ma è un risultato bugiardo. La squadra di Bosi, reduce dalla manita sporca in rimonta sul gobbone a Parigi in Youth League, inforca gli occhiali tra le mura amiche nonostante molte più chances favorevoli frenando un po’ la marcia (9 punti, in precedenza 3-3 in casa del Frosinone) in attesa di presentarsi a Bologna venerdì prossimo alle 16.30. Col Bruges si gioca a fine mese alle 14, 4 ore e tre quarti prima della prima squadra. 

Al 2′ svetta Ramaj sul pallone a rientrare di Artesani va talmente fuori specchio da non spaventare nessuno. Niente a che vedere con l’errore di mira di Cakolli oltre il nono lanciato in contropiede, quando Pinotti cicca l’apertura da fermo per Della Mora e lo svizzero, contrastato a mezzo metro dal solo Marello, non sfrutta l’allungo in corridoio di Steffanoni virato di fascia per marcare a zona l’avversario diretto. Un piattone troppo aperto sul primo palo a porta indifesa dall’altra parte. Scollinato il quarto d’ora, ecco il primo tiro che richiede una parata, di Bono, dal limite ma senza angolazione, in scia alla riaggressione in gioco aereo di Leandri rifinita da controllo e filtrante corto dell’interno destro di casa. Anelli deve guardarsi dall’asse Romano-Iddrissou, facilitato dal sinistro dentro troppo teso e veloce dell’ala destra interista (19′), innescatore del successivo pericolo, invero il primo di una certa consistenza, inducendo il suo terzino destro a chiamare l’ascensore in taglio a centro area di Vukoje che privo di opposizione alza la fronte in eccesso, verso la mezzora. Un minutino ancora e Arrigoni, lanciato dal movimento dell’accentrato Artesani, pesca il taglio di Bono che praticamente dal fondo a destra coglie la base del palo alla sinistra di Farronato. 

Se la mezzala montenegrina è a fotocopia sull’intuizione stavolta del suo centravanti tattico a undici abbondanti dall’intervallo, quest’ultimo si gira e spara alle stelle sprecando per la fretta dalla lunetta l’invito del compagno di reparto a destra, ad andarci più vicino è ancora la Baby Dea al 36′ con Mackiewicz a murare Artesani, portatosi al centro sul la di Cakolli, prima del tap-in di rasoiata sinistra a un A4 dal bersaglio grosso. Seconda pezza del portiere ospite al 39′, quando ci prova Ramaj in coda a un contropiede con palla persa e poi recuperata da Steffanoni. Farronato si distende, Maffessoli pure per far scudo col corpo in angolo contro Vukoje imbeccato da Marello. Di là, senza respiro, Arrigoni mastica il cross sporco del braccetto italoalbanese. 

Nella ripresa, molto più bloccata a dispetto del forcing iniziale atalantino, taccuino immacolato fino a metà al netto dell’extra time, quando Artesani, che funge praticamente da regista offensivo, dalla trequarti difensiva sventaglia per la corsa di Cakolli, stretto nella morsa dei due centrali difensivi altrui con Breda a recuperare. Quindi, la svettata imperfetta del quinto a destra crossato ancora da Ramaj. Attenzione, pericolo: Vukoje, superato il settantesimo, imbecca El Mahboubi che obbliga il bresciano Anelli alla difesa spettacolare del legno di competenza. Breda saltando e Kukulis non pungono sul quinto angolo di Romano (31′), a una decina scarsa dal novantesimo invece è nuovamente il capitano locale a mancare la mira sorvolando di sinistro dietro input di Gerard Ruiz. Al 43′ l’ultimo sussulto della new entry Baldo che la fa proseguire dentro per Mungari, dal rimpallo perdente con la diagonale di Marello: niente battuta dalla bandierina. A una corsetta e mezza da fine recupero, Bovio sale in cielo per incrociare l’angolo da sinistra marelliano: niente nemmeno per lui. Esseffe