35a (16a rit.) Primavera 1 – Zingonia, Centro Sportivo Bortolotti, Campo 6 sintetico Pineta A – domenica 27 aprile (ore 11)
Atalanta Under 20 – Sampdoria Under 20 4-1 (3-0)
ATALANTA (3-4-1-2): Pardel 7; Gobbo 6,5, Comi 6,5, Maffessoli 7; Idele 7, Manzoni 7 (40′ st Gariani sv), Riccio (cap.) 7 (20′ st Steffanoni 6,5), Simonetto 7,5; Bonanomi 6,5 (32′ st Camara 6); Cakolli 8 (32′ st Capac 6), Fiogbe 7 (20′ st Artesani 6). A disp: Zanchi, Ghezzi, Baldo, Bonsignori Goggi, Arrigoni, Ramaj. All.: Giovanni Bosi 7.
SAMPDORIA (3-4-1-2): Krastev 6; Dimitrov 5, Malanca (cap.) 5, Ovalle 5,5 (27′ st Forte 6); Papasergio 6,5 (27′ st Diop 5,5), Ivkovic 6 (28′ st Valenza 6), Boiro Balde 5,5 (1′ st Rossello 6,5), Nhaga 6; Patrignani 6,5; Bacic 6 (35′ st Giolfo sv), Paratici 5,5. A disp.: Ceppi, Casalino, Sa Gomes, Paganotti, Murati, Pistone. All.: Alessandro Lupi 5,5.
Arbitro: Peletti di Crema 7 (Russo di Nichelino, Iuliano di Siena).
RETI: 7′ pt Cakolli (A), 33′ pt rig. Simonetto (A), 35′ pt Riccio (A), 18′ st Fiogbe (A), 48′ st Patrignani (S).
Note: mattinata coperta, spettatori 70. Ammonito Nhaga per gioco scorretto. Tiri totali 20-11, nello specchio 9-4, parati 5-3, respinti/deviati 5-2. Corner 7-3, recupero 1′ e 3′.

Zingonia – Gli altri si svegliano al triplice fischio, ma è un palliativo inservibile. La prima gioia personale di Dion Cakolli, la decima nel solo campionato del rigorista scelto Federico Simonetto, fresco match winner in casa dell’Inter seconda, stessa cifra di Riccio su palla dentro di Manzoni in mezzo alle gambe dell’ultimo ostacolo. Tre capitoli piuttosto ravvicinati di un plot da salvezza aritmetica in 35 minuti per la Primavera dell’Atalanta, che a Zingonia (quota 46 punti) si sbarazza della Sampdoria condannandola alla retrocessione diretta da penultima quando alla fine della regular season mancano all’appello la trasferta già fissata dalla Cremonese (lunedì 5 maggio, ore 16), il Cagliari e l’ultimo viaggio a Roma dalla capolista giallorossa. Completano lo score nella seconda metà Fiogbe (quarta in campionato, decima con la Youth League), già a segno nel 4-3 a Bogliasco lo scorso 15 settembre, che sfrutta la conduzione del primo marcatore per chiudere dalla sinistra dell’area sul primo palo.

Scollinato il pericolo di Nhaga al tris d’orologio su filtrante d’Ovalle per la sparata alta dalla sinistra dell’area, l’ex Winthertur scambia con Fiogbe dopo l’innesco in avanti di Simonetto e di sinistro infila la porta davanti all’area piccola senza nemmeno il bisogno d’incrociare. Al 12′ a Riccio mancano potenza e direzione sugli sviluppi della rimessa di Idele prolungata a campanile da Bonanomi, mentre tra la nuova chance di bis e l’assistman beninese assistito dall’interno sinistro figlio d’arte s’interpone Papasergio. La mezza bicicletta di Bacic oltre il ventesimo, chiamata dallo stesso laterale basso a destra doriano, s’impenna inevitabilmente, ma il secondo tentativo da centrata in fotocopia è una girata secca e precisa toltagli dalla porta solo dal riflesso felino di Pardel all’inizio della seconda metà del primo tempo. Due corsette più tardi (26′) il pendolino mancino di casa ci prova di seconda a piede invertito in coda al secondo angolo a favore; alla mezzora, ancora l’apripista apre il sinistro ricevendo il lancio lungo del collega a destra a tutta fascia, lesto a spezzare l’asse Nhaga-Ovalle.

Quindi, il tocco di Balde da tergo sul piede di Bonanomi, riuscito comunque a tirare a rimorchio di Candas imbeccato da Simonetto: vantaggio non concretizzato e spiazzante del baby atalantino di maggior rendimento di una stagione poco fortunata e ancor meno continua. Il motto del non c’è due senza tre si concretizza grazie all’intesa tra il duo in mediana, sempre proiettato all’offensiva, entro il paio cronometrico. Coi genovesi a trascinarsi all’intervallo nel tentativo di limitare i danni, non ne fanno lo schema che proietta al tiro murato il secondo uomo-assist di giornata e l’alzata di sinistro dell’autore del penalty. Il guizzo di Patrignani con la porta troppo bassa in avvio di ripresa è nondimeno la spia della reazione ospite, rintuzzata però dal doppio volo dell’estremo polacco dei nerazzurri per opporsi al sinistro di Nhaga su apertura di Bacic e alla stoccata più da posizione centrale, ma sempre da fuori, di Ivkovic, quest’ultimo salvato in corner, due tiri mancini tra 3′ e 4′. Muretto a secco e Krastev, invece, i nemici del capitano in scia a Fiogbe e alla successiva rimessa da sinistra (6′).

Un’uscita errata dei liguri porta all’uno-due tra le punte, ma sarebbe cinquina se Krastev non risolvesse a suo pro un rimpallo di Dimitrev sul concludente Simonetto (22′) e Comi non alzasse di fronte la traiettoria bonanomiana dalla bandierina. Di là, Nhaga anticipa l’attrezzo di cuoio nello stacco chiamatogli nel classico gioco tra quinti (26′), Rossello non la prende dalla distanza (30′). Il subentrato Camara se ne mangia un paio, il secondo causa mira altina, tra 34′ e 42′ assistito quest’ultima volta dalla serpentina con scarico orizzontale di Capac. Il francese la serve sul piattino alla ruleta del rumeno che però al primo di recupero apre il piatto destro all’eccesso. Al fotofinish arriva il gol della bandiera di Patrignani riprendendo con una seccata l’ultimo schema da fermo.