Napoli – Atalanta 1-0 (1-0)
NAPOLI (3-4-2-1): Idasiak 8; Barba 6,5, Hysaj 6,5, Costanzo (cap.) 6; Di Dona 6,5, Saco 6,5 (39′ st Gioielli sv), Spavone 6,5, Giannini 6,5; D’Agostino 7 (35′ st Toure sv), Cioffi (26′ st Mercurio 6); Ambrosino 7 (35′ st Pesce sv). A disp.: Boffelli, Gioielli, De Pasquale, Flora, Marranzino, Mane Balla, Pontillo, Spedalieri, Marchisano. All.: Nicolò Frustalupi 6,5.
ATALANTA (3-4-1-2): Dajcar 6; Del Lungo 6, Berto 6, Regonesi 5,5 (1′ st Ceresoli 6,5); G. Renault 7, Panada (cap.) 6 (27′ st Mediero 5,5), Chiwisa 6 (1′ st Zuccon 6), Bernasconi 5,5 (21′ st Lozza 6,5); Sidibe 6; De Nipoti 6,5, Fisic 5 (1′ st Omar 6). A disp.: Sassi, Hecko, Guerini, Giovane. All.: Massimo Brambilla 6.
Arbitro: Villa di Rimini 6,5 (Nana Tchato di Aprilia, D’Ascanio di Roma 2).
RETE: 28′ pt D’Agostino (N).
Note: pomeriggio sereno, terreno in ottime condizioni. Ammonito Mediero per gioco scorretto. Tiri totali 6-13, nello specchio 3-7, respinti/deviati 1-1, parati 2-6. Corner 3-6, recupero 0′ e 5′.

Cercola (Napoli) – Le manone del polacco tra i legni in maglia Napoli: l’ostacolo insormontabile per la Primavera dell’Atalanta dice di no una volta per tutte al subentrato Omar Shakur al 1′ dei 5′ di recupero, con lo svedese di sangue etiope forse troppo decentrato sulla destra sul la del compagno di linea nell’ennesima. La fotografia di un confronto sfigatissimo al Comunale Arena, coi Brambilla-boys fermi a quota 8 dopo aver perso male a Manchester in Youth League. Il venerdì 29 arriva a Zingonia la Roma di papà De Rossi, il 6 novembre si va dalla Fiorentina.
Prima del fragoroso vantaggio di D’Agostino in asse con Ambrosino, scarico per siluro sotto l’incrocio sulla scia dell’incursione di Cioffi a due tiri di schioppo dalla mezzora, nerazzurrini pericolosi con la punizione di Renault dietro il vertice sinistro alzata sopra il montante da Idasiak e la spizzata stenterella del metro e 95 Fisic accarezzata proprio dal francese di Desio. Tutto fra 18′ e 20′, dopo una certa supremazia territoriale a ritmi però bassini. Ai Ciucci basta un amen per sprintare e passare. Se la catena di sinistra dei bergamaschi guadagna zolle da cui sfornare insidie, è da destra che si potrebbe pungere di più, benché De Nipoti a una sporca decina dalla pausa debba optare per l’utilizzo di Costanzo a mo’ di materasso per girarsi senza trovare lo specchio.
Nella ripresa Di Dona (9′) sgancia una loffia dritto per dritto dal limite, poi a parte due palle dentro e il piazzato levato dal sette dal portiere altrui scollinata la mezzora sempre a opere del solito noto, virato a sinistra dopo i primi cambi, succede ancora altro. Anche se l’estremo nemico, privo di affanni (29′) sull’allunghino di Sidibe servito da destra da Lozza, è strepitoso nel calare la saracinesca sul destro del biondo attaccante veneto, un pochino meno nel battezzare dentro il calcio franco palesemente out a giro del buon Guillaume, migliore dei suoi anche su azione. Finisce come in premessa: due manone in eccesso tra la Baby Dea e 1 punto che forse sarebbe stato pure stretto.
S.F.