Milan – Atalanta 1-3 (1-1)
MILAN (4-3-3): Desplanches 6; Stanga 6, Bosisio 6,5, Nsiala 6, Bozzolan 6 (1′ st Obaretin 5,5); Robotti 5,5 (22′ st Eletu 6), Di Gesù 6, Gala 5,5 (22′ st Alesi 6); Capone 5,5, Nasti 6,5 (34′ st Rossi sv), Traore 7 (34′ st Roback sv). A disp.: Di Chiara, Pseftis, Coubis, El Hilali, Camara, Foglio, Omoregbe, Sette. All.: Federico Giunti 5,5.
ATALANTA (3-4-1-2): Dajcar 6; Del Lungo 6, Berto 6 (12′ st Panada 6), Ceresoli 6,5; Giovane 6,5 (37′ st Renault sv), Chiwisa 5,5, Zuccon 6,5, Bernasconi 6,5; Sidibe (cap.) 7,5; De Nipoti 7, Cisse 8 (37′ st Pagani sv). A disp.: Sassi, Hecko, Muhameti, Fisic, Omar, De Palma. All.: Massimo Brambilla 7.
Arbitro: Virgilio di Trapani 5,5 (Pompei Poentini di Pesaro, Voytyuk di Ancona).
RETI: 18′ pt Traorè (M), 45′ pt e 3′ st Cisse (A), 29′ st Sidibe (A).
Note: kick off slittato di 5 minuti per l’invasione russa dell’Ucraina. Primo pomeriggio soleggiato e tiepido, spettatori 200. Ammoniti Bozzolan, Bosisio, Gala, Di Gesù e Zuccon per gioco scorretto. Tiri totali 4-11, nello specchio 2-5, respinti/deviati 2-4, parati 1-4. Corner 2-9, recupero 1′ e 3′.

Milano – Sinistro-destro, tutti in buca. Mai fare i conti con un carneade. Moustapha Cisse imbraccia la doppietta dal nulla e in combutta col superleader Alassane Sidibe (in gol all’andata insieme a Scalvini) confeziona all’Atalanta Primavera il successo in rimonta nella tana del Milan che vale il trentatré in classifica per la ripresa della corsa playoff, da perfezionare Lecce alle 11 di sabato 5 marzo, il 9 nell’infrasettimanale col Napoli a pranzo e il 12 a Roma (salvo contrordine) dalla capolista.
Un mezzo thrilling, perché quando la legge della compensazione scende di categoria, eppure di fronte alla reazione, precisamente di un volto ignoto fino a sette-otto giorni fa, non basta lo stesso. A livello Primavera il mani di Udogie per il pari scippato dall’Udinese a San Siro diventa il braccio di Nasti al “Vismara” ad addomesticare il pallone di Bozzolan per il tap-in mancino di un immeritato vantaggio, poi l’esordiente contro la Samp a Bogliasco nel trofeo della coccarda inanella una perla via l’altra.
Pronti via, prima della doccia fredda di Traorè su azione palesemente irregolare c’è solo la Baby Dea, colpevole di non concretizzare. Sidibe lanciato in corridoio da Zuccon manca subito (2′) la chance del vantaggio facendosi rimpallare addosso la sfera da Desplanches in uscita a valanga ben oltre la lunetta. Il seminuovo aggredisce altissimo Stanga ed ecco la fotocopia, stavolta ben più da vicino, col sinistro sottoporta murato dal baluardo di casa. Le preghiere del trequartista ivoriano, in seguito vegliato da vicino da Di Gesù, dal decimo in su, imbecca rispettivamente l’innesto invernale in profondità, ancora frustrato dal tempismo dell’ostacolo in guantoni, e quindi De Nipoti, doppiettista nel poker sporco (a due) del quarto di Coppa Italia a Bogliasco in settimana (in semifinale c’è l’Empoli), che calcia alto rientrando dal vertice destro.
Dopo l’episodio da Var, che non c’è, che rompe il ghiaccio dello score, l’assistman in asse col compagno alla sua sinistra si fa chiudere lo specchio in solitario da Dajcar al ventesimo e rotti e soltanto scollinata la mezzora rispunta qualcosa di nerazzurro, ma la punizione guadagnata dal cividalese (fallo di Nsiala in uscita) è una telefonata decentrata a destra di Ceresoli per la presa alta del ragazzo tra i legni. Dal braccetto all’esterno sinistro Bernasconi, i Brambilla-boys si rifanno comunque alla grande col rilancio per l’addomesticata del guineano che indovina l’angolino dell’impattata a fil di secondo palo e d’intervallo con un diagonale perfetto.
La ripresa comincia con la magia del tacco di ritorno del capitano per il colpaccio di destro appena da fuori a mezz’altezza dell’ex illustre sconosciuto, esecuzione da manuale del calcio. Al quarto d’ora Bosisio la toglie a De Nipoti sul radente dall’out di Giovane, riciclato a pendolino dalla squalifica di Oliveri e dal riposo concesso a Renault, poi (21′) Desplanches blocca a terra l’altra metà dell’attacco bergamasco proiettato dalla catena di destra dove il campo è quasi finito. Da quella di sinistra, invece, navata libera per il capocannoniere (dodicesimo sigillo, nono in regular season) in bianco da trasferta che incrocia col piede debole. L’eroe di coppa arriva di destro sull’ultima palla buona del francese, ma la porta è un po’ più in qua. La terza vittoria lontana da Zingonia è in saccoccia, a due turni dall’ultima, a Vinovo.
Simone Fornoni